Capitolo 21: Il ritorno

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Silvia si sedette sul letto affianco alla bambina, le posò un panno umido sulla fronte. La piccola si era addormentata dopo l'arrivo di Silvia. I genitori erano al lavoro e lei si era offerta di tenerla d'occhio, seppe che stava male dopo che la madre di Mark parlò con Nathan. Non riusciva a credere che Mark avesse lasciato sua sorella da sola. Quando la vide per la prima volta pensò che a Mark pesasse doversi portare dietro quella bambina.

Erano al club di calcio in attesa che arrivasse il loro capitano.

-Mark è in ritardo...- disse Nathan

-Ma dove sarà finito? Dobbiamo allenarci o non avremo alcuna speranza contro la Royal Academy.- disse Kevin

-Non avreste comunque alcuna speranza, pur essendo una partita amichevole la Royal Academy sarà ugualmente spietata.- disse Nelly con aria di superiorità

-E se Mark se ne fosse andato via?- chiese Tod preoccupato

-Non dirlo nemmeno, è stato proprio lui ad accettare di giocare la partita.- gli rispose Kevin

-Eccomi ragazzi, scusate il ritardo.- Mark arrivò al club di calcio con ancora addosso la divisa scolastica.

-Finalmente sei arrivato, ma dov'eri finito?- gli chiese Silvia

-Ecco...vedete...- I ragazzi notarono che dietro di lui c'era qualcosa, anzi qualcuno.

-Chi c'è li dietro?- chiese Steve

-Eddai esci fuori, non essere timida. Loro sono miei amici.- la piccolina non volle saperne di uscire. Si nascondeva dietro le sue gambe e a ogni spostamento si spostava anche lei. Spuntò solo una parte del suo faccino bianco insieme a una manina aggrappata alle gambe di Mark.

-E tu chi sei piccolina?- chiese Nathan sorridendo.

-Non avere paura.- le disse Silvia. La piccola spuntò ancora un pochino e si scorgevano i suoi occhietti azzurri e i capelli biondi. Rimase aggrappata alle gambe di Mark usandole come scudo.

-Ragazzi, lei è la mia sorellina Alice.-

-Scusa, da quando hai una sorella?- chiese Kevin

-Come mai non ce l'hai mai detto?- chiese Jack

-Vedete, non pensavo fosse così importante dirvelo. E poi è ancora piccola, devo portarla con me perchè i miei lavorano.- disse Mark poco entusiasta

-Che entusiasmo...comunque non ti devi preoccupare. Può rimanere qui con noi.- disse Nelly

-Ne sei sicura? Non è di intralcio?- chiese Mark

-Ma certo che no Mark.- gli rispose Slivia

-Se lo dici tu...oh?-

-Fratellone...- la piccola cercava di richiamare l'attenzione del fratello provando ad arrampicarsi sulla sua gamba. Mark la prese in braccio e lei appoggiò la testa sulla sua spalla nascondendo il viso con le mani.

-Dai non essere timida. Sei sempre la solita.- le disse Mark.

-Certo che non vi assomigliate per niente.- gli disse Steve

-Hai ragione, fisicamente siete completamente diversi. Il carattere si deve ancora formare, ma vedendo come si nasconde direi che non lo sta prendendo da te.- gli disse William

-è vero, però è comunque mia sorella. Magari tra qualche anno ci assomiglieremo di più, almeno di carattere.-

-Speriamo solo che non lo prenda da te.- disse Kevin ridacchiando

-Non vorrei mettervi fretta ragazzi, ma la partita contro la Royal Academy è tra due giorni.- disse Nelly

-Si hai ragione Nelly, dobbiamo andare ad allenarci. Silvia potresti...- disse Mark

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora