Capitolo 10: Comincia il Torneo

182 13 12
                                    

Questo capitolo contiene scene poco innocenti, se non volete leggerle non iniziate nemmeno il capitolo. Grazie


Era il giorno della Cerimonia di apertura del torneo. Sarebbe iniziato il torneo che avrebbe decretato la squadra migliore del paese. La Raimon era affianco alla Royal Academy, come rappresentanti della zona est.

-Tsk perchè dobbiamo stare affianco alla Raimon?- disse Columbia scocciato

-Noi e la Raimon rappresentiamo la zona est del paese, è abbastanza normale.- gli rispose Rex freddo

-è strano che abbiano preso entrambe le squadre, tu che ne pensi?- chiese Princeton guardando Alice, erano i primi della fila

-Lo hanno deciso loro, non mi sembra strano. Dieci anni fa è successa una cosa simile Preston.-

-Sarà, ma a me non convince più di tanto.- disse Draco

-A te non convince mai nulla Draco.- disse Columbia

Alice e Riccardo si scambiarono un'occhiata ed entrambi sorrisero, ciò che sarebbe accaduto in campo non avrebbe condizionato i rapporti tra loro. Stavano aspettando il discorso del Grande Imperatore che avrebbe dato il via al Torneo.

Mark era in campo insieme ad altri allenatori. Jude lo vide e si avvicinò.

-Mark, è bello vedere che sei sereno.-

-Ciao Jude, sereno io? Non è poi così strano.-

-Sono felice di vedere che i nostri ragazzi vanno d'accordo.- disse Jude

-Già, non vogliono che la rivalità in campo possa rovinare i rapporti tra di loro.- disse Mark

-Mi dispiace per l'accaduto dell'ultima volta.-

-Non è niente e non devi sentirti in colpa, mia sorella è venuta a portarci le tue scuse.-

-Si, lo so...- Jude tornò a guardare il campo. Poco dopo cominciò il discorso del Grande Imperatore, era su un terrazzo ma la sua figura era proiettata sopra di lui...sembrava un gigante. Mark, vedendolo, sentì una stretta al cuore.  Nathan era molto cambiato...non era più quel ragazzo timido, dolce, gentile...era diverso...presuntuoso, arrogante. Dopo quella volta a casa sua capì qualcosa, era confuso e non pensava fosse vero. Pensava di amarlo ancora. Quella volta avrebbe potuto dimenarsi, andarsene e molto altro. Ma lui rimase là, a lasciar fare a Nathan ciò che voleva con lui. Nathan invece? Cosa provava? Lo stesso? Il contrario? Lo amava o lo considerava un giocattolino anti-noia? Essere sfruttato gli avrebbe permesso di riavvicinarsi a Nathan...ma non sarebbe stato come prima. Sarebbe stato il classico giocattolo che ti serve nel momento del bisogno e Mark non voleva tutto ciò, lui voleva stare con lui. Scosse la testa e tornò a concentrarsi. Dopo la cerimonia andò in bagno a lavarsi le mani e il viso, si lavò via le lacrime che aveva versato ripensando a Nathan. Qualcuno entrò in bagno e lo chiuse a chiave, Mark non ci badò pensando fosse solo frutto della sua immaginazione. Poi sentì dei passi avvicinarsi a lui, non fece tempo a voltarsi che si ritrovò una mano sulla bocca e l'altra sul ventre.

-Ci rivediamo, caro il mio Mark.- disse il Grande Imperatore

-N..Nath...an...?- aveva la mano davanti la bocca

-Si, sono io...ti sono mancato vero? Ho notato come mi guardavi durante la cerimonia di apertura, soprattutto durante il mio discorso.- disse mentre gli accarezzava il ventre. Mark rimase immobile, cosa voleva da lui? Perchè lo aveva seguito in bagno?

-Lo so che ti sono mancato, perchè anche tu sei mancato a me.- infilò la mano nei pantaloni di Mark che si irrigidì.

-Ssht...stai calmo...lo sai che non ti faccio niente...- disse muovendola come l'ultima volta, Mark si irrigidì ma cominciò ad ansimare. Nathan cominciò a mordicchiargli l'orecchio e a strusciarsi.

-Na...Nath....cosa...- disse Mark ansimano con la mano di Nathan davanti alla bocca, Nathan ridacchiò

-Volevo solo sapere come stavi, caro Mark. Se prometti di non urlare o gridare ti libero la bocca.- Mark annuì e Nathan tolse la mano dalla sua bocca e la infilò sotto la maglia di Mark. Mark ansimava e cercava di rimanere concentrato, doveva fare qualcosa ma non riusciva a muoversi. Era travolto da sensazioni piacevoli e calde, non voleva che smettessero. Si piegò appoggiando le mani sul lavandino e gemendo, mentre Nathan continuava a muovere la mano nei suoi pantaloni.

-Vedo che ti piace ciò che faccio...- disse Nathan ridacchiando. Si piegò sopra Mark per baciargli il collo e mordicchiargli l'orecchio.

-T...ti prego...b..basta...smettila...- gemette Mark

-Proprio ora che siamo sul più bello? Scordatelo Evans.- lo fece tornare dritto tenendolo con un braccio e lasciò l'altra mano nei suoi pantaloni.

-So che una parte di te vuole che io smetta, ma so anche che un'altra parte vuole che continui. è così?-

-S..si...tu c...come...-

-Lo so e basta, perchè ti conosco.- continuò a muovere la mano e a baciargli il collo, Mark crollò e si arrese alla volontà del Grande Imperatore lasciandolo fare. Con una mano accarezzava i ciuffi azzurri di Nathan sulla sua felpa e l'altra la portò dov'era quella del Grande Imperatore.

-Bravo...così mi piaci...vedo che finalmente hai capito.- ridacchiò Nathan

Dopo un po' Nathan smise e tolse la mano dai pantaloni di Mark, che si accasciò sul pavimento tentando di riprendere fiato.

-Noto con piacere che ti sei divertito...- disse lavandosi le mani per poi asciugarle. Si avvicinò a Mark e gli prese il mento.

-Questa non sarà l'ultima volta, caro il mio Mark.- lo baciò, Mark notò un bagliore violaceo nei suoi occhi. Cosa poteva essere? Nathan uscì dal bagno e Mark rimase da solo, dopo aver ripreso fiato si sistemò, si rinfrescò e uscì.

-Mark, eccoti...- sua sorella gli corse incontro

-Sorellina? Che succede?-

-Ti ho cercato ovunque, e anche...ma stai bene?-

-Si, perchè me lo chiedi?-

-Perchè sei pallido, ti senti bene?- provò a sentirgli la temperatura, ma Mark la fermò

-Sto bene sorellina, non preoccuparti. Non dovresti avere una partita tipo...adesso?-

-Manca ancora un po', non ti trovavo e stavo iniziando a preoccuparmi. Fratellone, ti vedo strano...è tutto ok?-

-Si sorellina, va tutto bene. Tu vai alla partita, io farò il tifo per te...-

-Va bene..- disse lei sospirando. Abbracciò il fratello e corse alla partita. Mark tornò dai suoi ragazzi per assistere alla partita della Royal, volevano vedere con chi avrebbero avuto a che fare. Il torneo era ufficialmente iniziato.

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora