Capitolo 6: Idea

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La squadra si stava preparando per gli allenamenti, gli unici rimasti in spogliatoio erano Jude, Kevin e Axel.
- Axel, come sta andando con la tua nuova tecnica.-
Chiese Jude
- Bene, è da migliorare.- rispose
- Di che si tratta?-
Chiese Kevin
- È un tornado di fuoco compiuto da due giocatori, infatti si chiama Tornado di Fuoco Doppia Direzione.-
- Mi sembra ottimo.-
Uscirono dallo spogliatoio e andarono ad allenarsi con gli altri.
Finito l'allenamento, Axel, per far in modo che la copertura per Mark e Nathan fosse credibile, rimase nel campo per provare la sua nuova supertecnica.
- Kevin, che dici, vuoi provare?-
- Ma certo, proviamo.-
- Dai ragazzi, sono pronto!- disse Mark in porta.
Nathan, intanto, era seduto a bordo campo ad aspettare Mark.
Provarono, ma senza riuscirci.
Kevin si scoraggiò
- Accidenti, è impossibile.-
- No, ma non è nemmeno facile.-
- Hai ragione, domani ci riusciremo.-
- Questo è lo spirito giusto.-
Kevin andò via.
Axel rimase con Nathan e Mark
- Grazie axel.-
- Di nulla, una tecnica così sarebbe utile veramente.  Penso che continuerò ad allenarmi con Kevin. -
-  Seriamente? Ma è fantastico.-
- E quando l'avrai ultimata?- chiese Nathan preoccupato
- Ora non pensarci.- gli disse Axel
Axel si avviò verso l'ospedale dove era ricoverata sua sorella Julia, Mark e Nathan andarono verso casa.
Nathan tenne lo sguardo basso, era pensieroso.
- Hey, che hai?- gli chiese Mark
- Pensavo alle parole di Axel, che questa farsa non durerà a lungo. Mark, dobbiamo dirlo alla squadra.-
- Si, hai ragione. Dobbiamo pensare a come fare.-
Era sera, il sole stava calando e piano piano la luna saliva. C'era un vento leggero che faceva ondeggiare i capelli azzurri di Nathan.
- Vieni da me?- chiese Mark
- Ehm, ma scusa. E tua madre?-
- Stai tranquillo, la avverto che ti fermi da noi.-
- ehm, ok.-
Dopo cena, Mark, portò Nathan in camera sua. Si sedettero sul letto, Mark si sdraiò, era sfinito.
- Sei stanco?- chiese Nathan
- Morto. -
Nathan sorrise, guardò Mark che era rimasto con una maglietta bianca e i pantaloni della tuta della Raimon, c'è lui. Si abbassò e gli rubò un bacio.
Poi si sdraiò accanto a lui, e Mark gli cinse le spalle con il braccio. Nathan appoggiò la testa sul petto duro di Mark e gli prese l'altra mano.
- Stai pensando a come fare?-
- Ora no, voglio stare solo con te e non pensare ad altro.- gli rispose Mark.
In realtà ci stava pensando eccome.
Iniziarono a baciarsi, Nathan portò la sua mano sul viso di Mark accarezzandolo. Mark prese Nathan per i fianchi portandolo a sé e lui strinse le sue braccia attorno al suo collo. A un certo punto un telefono iniziò a squillare, era quello di Mark.
- Rispondi - gli disse Nathan alzandosi.
Mark si alzò, prese il telefono e rispose.
- Pronto?-
- Hey Mark, come stai?- era Nelly
- Ah ehm....ciao Nelly. Bene...te?-
Nathan sgranò gli occhi e non nascose la faccia divertita.
-  Volevo parlarti di una faccenda.-
- Ma certo, parla pure.-
- Sei solo?-
Diresse lo sguardo verso Nathan.
- Si. -
- Bene, ha a che fare con Nathan...-
Iniziò a preoccuparsi
- Silvia mi ha detto come stanno le cose tra voi.-
- Ah sì?- Si preoccupò di più
Guardò Nathan.
- Mark, che succede?- sussurrò Nathan
- Sa di noi.- gli rispose Mark a bassa voce e  gesticolando
Nathan fece una faccia che sembrava dicesse " Cosa?!"
- Si Mark, sono contenta che abbiate fatto pace. Cercate di non litigare più, l'umore della squadra si basa anche sul rapporto tra capitano e giocatori.-
Sospirò.
- Va bene Nelly, hai ragione.
- A domani Mark, buonanotte.-
- Notte Nelly. -
Spense la chiamata e si sedette sulla sedia, sospirando di sollievo.
- Non sa di noi.-
- Meno male.- sospirò Nathan.
- Però dovremmo dirglielo.-
Nathan guardò Mark
- Ma cosa dici.-
- Nathan, Nelly è la manager della squadra...-
- Appunto per quello non deve saperlo.-
- Tutto la ascoltano e le danno ragione. E poi mi fido di lei.-
- E come mai?- disse Nathan senza nascondere un cenno di gelosia.
- Non ricordi? Mi ha aiutato con la faccenda di mio nonno. Ci ha aiutati con Dark...non essere così geloso.-
-  Non sono geloso.-
- Ah no?- disse Mark facendo un sorrisetto .
Nathan si alzò, si diresse verso Mark e gli posò le mani sulle spalle.
- Non sono geloso.-
- Non ci credo.-
- Non ho motivo di esserlo.-
Nathan lo baciò, ma quando stava per staccarsi Mark lo prese per i fianchi e lo fece sedere su di sé.
- Forse dovremmo andare a dormire.-
- E che fretta c'è?-
La mattina dopo Mark prese una decisione, decise di dire tutto a Nelly. Era l'unico modo per parlarne con la squadra
Nathan tornò a casa e Mark chiamò Nelly, le chiese se potevano incontrarsi.
Si diedero appuntamento nel parco dove Mark si allenava sempre con un copertone.
- Eccoti qui. Ti ho cercato ovunque.- disse Nelly
- Ciao Nelly.-
- Cos'è quella faccia seria? È successo qualcosa?-
Mark aveva il cuore in gola, come l'avrebbe presa Nelly? Gli avrebbe creduto? L'avrebbe giudicato? Preso in giro?
- In realtà si...-
- Dai Mark, dimmelo. Sai che puoi fidarti di me.-
- Devo...confessarti una cosa...-
...



Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora