Capitolo 19: Malessere

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Silvia prese in mano il biglietto trovato da Celia, lo aprì e vide un messaggio scritto. La scrittura era incomprensibile.

-Cosa c'è scritto?- chiese Celia

-Non....non capisco. Accidenti, Mark scrive quasi peggio di suo nonno.-

-E ti sembra una novità? Sono dello stesso sangue.- intervenne Nelly

-E adesso? Come lo decifriamo?- chiese Silvia preoccupata

-Di certo non posso usare il computer...- disse Celia scoraggiata

Nelly assunse un'aria pensierosa, syava cercando di capire il perchè Mark avesse nascosto quel biglietto nell'orsetto di sua sorella. Preoccupata com'era guardò la piccola nel campo da calcio, i ragazzi cercavano di distrarla e di tenerle il morale alto. Joe era in porta, non si schiodava mai dalla sua posizione. Era ben piazzato, teneva le braccia conserte aspettando un tiro. Jude e Axel facevano squadra contro Xavier e la sorellina di Mark. Pur essendo solo una bambina era in grado di fare dei tiri abbastanza forti. Tentando di dribblare Jude cadde a terra, ma si rialzò subito.

-Ti sei fatta male?- le chiese Jude accovacciandosi

-No...se voglio diventare forte non devo arrendermi...- disse con il fiatone

Jude rimase sorpreso dalla forza di volontà di quella bambina, anche se in fondo se l'aspettava.

"è proprio la sorella di Mark".

-Eh va bene, prova a superarmi se ci riesci.- non voleva fare sul serio, non era come Dark. Era giusto che giocasse con ragazzi più grandi e si allenasse per diventare forte. Ma non voleva massacrarla fino allo sfinimento, anche perchè si sarebbe rialzata ogni volta. La bambina lo superò con poca difficoltà, e lì Jude sorrise.

-Axel tocca a te.-

Axel si piazzò davanti a lei, ma la palla finì ai piedi di Xavier con un passaggio.

-Ma come...- era un passaggio piuttosto lungo per una bambina così piccola, ma Xavier era abituato. Poi la piccola, per superarlo gli passò tra le gambe e uscì dall'altra parte.

-Furbetta, così non vale.- disse Axel ridendo

-E perchè? Noi possiamo scavalcarla e siamo più pesanti, nemmeno quello è leale.- ribattè Xavier ridendo. Passò di nuovo la palla alla bambina che si preparò a tirare in porta a Joe. Joe sorrise con un ghigno. Si aspettava un tiro un basso alla sua sinistra, un punto difficile da parare e lo sapeva bene. Dopotutto, era sorella di un portiere. Quando tirò, Joe si lanciò a sinistra nella direzione della palla. La palla gli passò sopra la testa, lui la toccò con le dita della mano e andò in rete. Joe si rialzò e vide Xavier e la bambina che si davano il cinque sorridendo.

-Dì la verità Joe, l'hai fatto apposta.- disse Jude avvicinandosi a lui

-Certo che no, perchè avrei dovuto farlo?- disse Joe

-Perchè tu le vuoi bene quasi come se fosse tua sorella, e vederla star male non ti piace.-

Era vero ma Joe era troppo orgoglioso per ammetterlo.

-Mi dispiace rovinarvi la festa, ma abbiamo una cosa da dirvi.- disse Celia entrando in campo insieme a Silvia e Nelly

-Cosa succede?- chiese Axel

-Abbiamo trovato questo biglietto nel peluches di Alice, ma non riusciamo a leggerlo.- disse Silvia

-Fa vedere....- disse Axel

-Abbiamo bisogno di qualcuno che riesca a leggerlo.- disse Jude

-Intendi chiamare David Evans?- chiese Nelly

Mark e Nathan (Enkaze)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora