Quando mi svegliai la prima cosa che feci fu ascoltare la canzone di Vincenzo, che era uscita a mezzanotte. Subito gli scrissi un messaggio, ma era troppo presto e non mi rispose. Mi vestii e chiamai Paolo, un ragazzo che faceva il mio stesso corso e che avrebbe avuto il mio stesso esame, visto che mi avrebbe dato un passaggio in sede.
"Buongiorno." dissi, salendo in macchina.
"Ciao, sei pronta?" mi chiese, per poi porgermi un caffè caldo preso da Starbucks.
"Grazie, comunque sì, ho studiato tutto." ammisi, per poi allacciarmi la cintura di sicurezza. "Tu?"
"Sono pronto anche io." annuì, mentre guidava. "Come sono andate le vacanze?"
"Bene, ho passato il Natale a casa a Roma e Capodanno a Napoli. Mi sono divertita." mormorai, per poi sbadigliare. "Tu?"
"A Firenze tutto il tempo, poi ho fatto un weekend a Pisa con un paio di amici." disse, per poi abbassare la radio. "Non sapevo avessi parenti a Napoli."
"Non ne ho infatti, io e Sara siamo andate giù perché siamo state invitate da un paio di ragazzi che conosciamo."
"I fidanzati?"
"Due che stiamo frequentando." dissi, mentre lui si metteva a ridere. "Perché ridi?"
"Perché ti volevo chiedere di uscire." ammise, facendo ridere anche me. "Che tempismo."
Ah oddio.
"Eh, sì." ridacchiai. "Mi dispiace."
"No, figurati. Avrei dovuto chiedertelo prima." mormorò, per poi scrollare le spalle.
Dopo aver fatto l'esame, io e Paolo uscimmo per fumarci una sigaretta, visto che aspettavamo anche gli esiti di altri ragazzi del nostro corso. Proprio in quel momento, vidi Vincenzo appoggiato ad una macchina che mi aspettava.
Come mai è qui?
"Io devo andare ora, ci vediamo domani." dissi, per poi lasciare un bacio sulla guancia a Paolo ed andare dal ragazzo. "Ciao! Non pensavo venissi." esclamai, una volta davanti a lui.
"Sara mi ha detto che avevi un esame, sono venuto a farti una sorpresa." mormorò, per poi buttare la cicca per terra. "Ma già eri occupata, vedo."
Già inizia?!
"Cosa?"
"Chi è quello?" borbottò, incrociando le braccia al petto.
"Un mio compagno di corso, aveva l'esame insieme a me e mi ha dato un passaggio stamattina. Ah tra l'altro è andato bene, ma è l'ultima cosa che ti interessa, a quanto pare." mormorai, mentre lui mi lanciava un'occhiataccia.
"Di cosa parlavate?" chiese, mentre prendeva un pacchetto di gomme dalla tasca, per poi prenderne una.
"Non rispondo ad interrogatori, mi spiace." dissi, mentre lui sbuffava.
"Mi fai stare tranquillo, mh?" mormorò, ed io annuii.
"Non fare il geloso Vincè, non lo tollero." borbottai e lui annuì con convinzione. "Cioè, non essere possessivo."
"Se mi fai stare tranquillo non ho motivi per comportarmi così." disse, per poi posare la mani sui miei fianchi. "Mo che non devi studià niente passa da me per pranzo."
"Boh, devi convincermi." mormorai, facendolo ridacchiare.
"Ti basta questo?" chiese, per poi posare le mani attorno al mio collo e sporgersi verso di me e baciarmi con passione.
"Non lo so, non sono convinta del tutto." sussurrai, per poi ricambiare il bacio.
"Ma smettila." ridacchiò, portando le mani sui miei fianchi. "Ci vieni."

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Odiare | Paky
Fiksi Penggemar"Usi la parola odio a sproposito. Non puoi odiare tutto ciò che ti circonda, è impossibile." "Ne sei sicura?" INIZIATA: 15 MARZO 2020 TERMINATA: 27 APRILE 2020