Odiare | Paky

38.

"Spiegamelo tu."

"Gio non è nulla, sono solo dei messaggi, niente di più." mormorò, per poi guardarmi negli occhi.

"Solo dei messaggi?!" esclamai, continuando a leggere tutti i messaggi. "Continui a scriverti con la tua ex, la quale mi dà della puttana e mi insulta davanti a tutto il tuo gruppo. La stessa che, a tuo dire, ti usava e con la quale avevi solo attrazione fisica. E c'hai il coraggio di dirmi che sono solo dei messaggi?" dissi, incrociando le braccia al petto, per poi buttare il cellulare sul letto.

"Ammò ma è così! Le rispondo a monosillabi e mi scordo pure. Ja ammò, non penserai mica..." disse, posando le mani sulle mie braccia, mentre io mi scostavo.

"Allora perché le rispondi?"

"Per educazione." mormorò, facendomi scoppiare a ridere.

Ma per favore.

"Educazione? Allora presuppongo se non fossi venuta e lei ti avesse detto che voleva scopare le avresti detto di sì. Sempre per educazione eh." esclamai, mentre lui si appoggiava sullo stipite della porta.

"Ma non dire stronzate, non lo farei mai." sbuffò, mentre io scuotevo la testa con convinzione, per poi prendermi la testa fra le mani. "Dai su, ma davvero non mi credi?"

"Vincè ma stai a giocà?!" dissi, per poi guardarlo negli occhi. "Ora capisco perché è sempre così agitata quando ci sto io. Tu le dai modo di pensare che tornerete insieme! Pensa che state ancora impicciati." quasi urlai, collegando tutto ciò che era successo nelle ultime settimane.

Ripensandoci Alessia è solo gelosa, perché pensa di avere ancora in pugno Vincenzo. È da pazzi.

"Ma che cazzo dici? Ammò l'ho mandata a fanculo davanti a te, pensi che io sia in grado di fare il doppio gioco?" esclamò, raggiungendomi velocemente, per poi prendermi il volto tra le mani. "Oh ma nun pazzià!"

"Boh dimmi un po' te." mormorai, per poi guardarlo dritto negli occhi ed aggrottare le sopracciglia.

"Non faccio il doppio gioco, sai che non sono il tipo e non lo farei mai, non ti prendo per il culo." disse, accarezzandomi le guance.

No infatti, messaggi con la tua ex mentre stai con me.

"Che poi, io ti sembro il tipo che incassa tutto e non risponde alle provocazioni? Mi pare che ti ho rotto i coglioni già dalla prima sera, in discoteca, no?" esclamai, levandogli le mani dal mio volto, mentre lui si metteva seduto sul letto e se ne stava zitto, come un cane bastonato. "Guarda che se non rispondi è peggio e mi incazzo ancora di più. Pio e me ne torno a Milano in mezzo secondo, quindi rispondi."

"No, ti lamenti sempre e reagisci a tutte le provocazioni."

"E allora fatti du' domande e datte du' risposte se oggi ho fatto pippa e non mi sono messa a fare un casino. Sai bene che avrei tutti i motivi pe' dà di matto." dissi, dandogli una botta sul petto, mentre lui annuiva e mi guardava negli occhi. "Io non mi faccio dire puttana da nessuno, che non deve manco provà ad aprire bocca su di me e che non voglio che qualcuno dica cose non vere sul mio conto. Men che meno quella stronza invidiosa!"

"Lo so, e nessuno lo farà più, giuro." annuì, per poi mordicchiarsi un'unghia ed abbassare di nuovo lo sguardo. "E grazie per non essere scesa ai suoi livelli."

Certo, mica so 'na regazzina.

"Tu in compenso ci sei sceso, visto che sei caduto nel suo giochetto da dementi."

"Ti giuro che non c'è più nulla con Alessia. Zero proprio." mormorò, alzandosi in piedi, per poi prendermi le mani tra le sue. "Mi riempiva di messaggi e mi stava scassando il cazzo, le ho risposto solo per quello, non per altro. Non la chiamo, non ci scambiamo foto e non ci diciamo quello che ci diciamo noi."