Non avrei mai pensato di poter andare così d'accordo con Vincenzo, eppure tutto andava per il meglio.
Quella sera, dopo cena, andai a Rozzano da lui.
Nonostante fosse sempre e comunque un quartiere periferico dall'aspetto ambiguo e pericoloso, non avevo più paura come le prime volte.
Ormai bene o male tutti mi conoscevano e nessuno mi guardava in modo strano come all'inizio... e per fortuna.
"Ciao ammò." mi salutò Vincenzo, per poi lasciarmi un bacio a stampo. "Che dici?"
"Dico che fa freddo." ammisi, facendolo ridere.
"Giorgia!" esclamò sua madre, che avevo conosciuto giusto qualche giorno prima. "Come stai tesoro?"
"Bene. Lei?" chiesi, mentre la abbracciavo.
"Bene, ma smettila di chiamarmi con il lei!" disse, per poi accarezzarmi una guancia. "Ho fatto una torta, se dopo vi viene fame mangiate quella, tanto la puoi mangiare pure tu. Annalisa è già a letto e si è addormentata ora. Divertitevi, ci vediamo domani mattina." mormorò, per poi lasciare un bacio sulla guancia di Vincenzo ed andare a lavoro in un bar là vicino.
"Ciao mà." salutò, per poi chiudere la porta. "Tra parentesi quella torta è fantastica, dopo dovresti mangiarla sul serio."
"Dopo la mangio, non posso rifiutare un dolce, soprattutto se l'ha fatto tua madre." dissi, per poi sfilarmi la giacca e sedermi sul divano. "Come va?"
"T'appost." mormorò, sedendosi vicino a me. "Tu?"
"Ho studiato quasi tutto il giorno. Però sto bene." annuii, per poi sfilarmi le scarpe. "Hai visto cosa indosso?"
"Impossibile non vederla." disse, per poi accennare un sorriso. "La felpa Glory, bellissima."
"Io o la felpa?" ridacchiai, mentre lui scuoteva la testa.
"Sai la risposta." mormorò, per poi sbadigliare. "La felpa."
"Scemo." risi, per poi alzarmi ed andare a prendere un bicchiere d'acqua in cucina. "Perché c'hai tutto 'sto sonno oggi?"
"Non sono andato a dormire ieri notte, stavamo in studio ed ho fatto una tirata." ammise, per poi scrollare le spalle. "Ti vuoi mettere più comoda? Tanto non dovrebbe passare nessuno."
"Sì, mo torno." dissi, mentre andavo in camera a mettere una felpa di Vincenzo ed un paio di leggings che avevo lasciato qualche giorno prima. "Ieri mattina mi è venuto il ciclo. Vabbè tanto non mi dura tanto di solito." lo informai, mentre lui ruotava gli occhi.
"Tra il ciclo e Tonino che imbocca a casa non ce la faremo mai." scherzò, per poi lasciarmi un bacio sulla fronte.
"Ti stai cimentando nell'imparare il romano?!" esclamai, mentre lui ammiccava e ridacchiava.
"Che vogliamo fare?"
"Boh, io nel frattempo mangio che sto morendo di fame." dissi, andando in cucina. "Che carina che è tua mamma che ora compra solo cose per celiaci." mormorai, mentre mi tagliavo una fetta della torta al cioccolato.
"Non le pesa, poi vuole che tu ti senta come a casa. Alla fine non cambia un cazzo, il sapore è lo stesso." ammise, per poi seguirmi ed abbracciarmi da dietro.
"Hai sentito di Sara e Luigi? Io l'ho saputo stamattina." gli chiesi, mentre divoravo letteralmente la mia fetta.
"Sì, se litigano sempre hanno fatto bene a lasciarsi, meglio così." mormorò, per poi scrollare le spalle. "Almeno stanno più sereni mo, poi stanno meglio da amici."

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Odiare | Paky
Fanfiction"Usi la parola odio a sproposito. Non puoi odiare tutto ciò che ti circonda, è impossibile." "Ne sei sicura?" INIZIATA: 15 MARZO 2020 TERMINATA: 27 APRILE 2020