Era un sollievo aver risolto tutto con Vincenzo, mi sentivo finalmente tranquilla e serena.
Come al solito, mentre dormivo fui svegliata dal mio cellulare che squillava ininterrottamente da ormai cinque minuti.
"Oh, ti fai sempre desiderà." esclamò Vincenzo, mentre io tenevo ancora gli occhi chiusi. "Scendi."
Ma non dorme mai questo?
"Buongiorno eh." ridacchiai, per poi rigirarmi nel letto.
"Sono qui da te, scendi tu o salgo io?"
"Sali, mi sono svegliata ora." sbuffai, per poi alzarmi dal letto ed andare in bagno a lavarmi i denti. Nel giro di un paio di minuti non ero riuscita neanche a infilarmi una felpa decente, ma riuscii ad aprire la porta a Vincenzo.
"Buongiorno." mi salutò, lasciandomi un bacio sulla guancia. "Come sei bella." mormorò, mentre io lo guardavo male.
Sto dormendo in piedi e c'ho un diavolo per capello. Sta scherzando.
"Buongiorno Vincenzo! Che bello rivederti." esclamò Francesca, per poi abbracciarlo e prendere un bicchiere d'acqua. "Cos'hai in mano?"
"Ho portato la colazione per tutte voi." sorrise, per poi posare un sacchetto bianco sul tavolo.
"Grazie mille." disse la mia amica, prendendo un cornetto, per poi tornare in camera da Elisa, per lasciarci un po' soli.
"Qualcuno ancora non mi ha ringraziato." ridacchiò, mentre si voltava verso di me, posando le mani sui miei fianchi. "Sto ancora aspettando."
"Grazie." mormorai, per poi stropicciarmi gli occhi ed accennare un sorriso.
"Come scusa? Non ho sentito." disse, pizzicandomi i fianchi, facendomi ridere come una scema.
"Hai sentito benissimo." sbuffai, per poi accarezzargli il volto e sedermi su una sedia.
"Invece no."
"Grazie." esclamai, mentre lui mi prendeva il volto tra le mani e si avvicinava a me. "Che ci fai qui?" gli chiesi, sfiorandogli i fianchi con i polpastrelli.
"Ho pensato di farti una sorpresa e ti ho preso anche questo pensierino." disse, per poi aprire la porta di casa e prendere un mazzo di rose rosse, che aveva posato sul tappetino. "Il nostro simbolo."
Mi conosce così bene.
"Grazie, sono molto belle." sorrisi, per poi sporgermi verso di lui ed abbracciarlo.
"Ti sei svegliata con il post sbronza?" chiese, mentre prendeva posto sul divano e si levava la felpa.
"No, mi hai svegliata tu due minuti fa." ammisi, stringevo il mazzo ed annusavo l'odore delle rose, che mi faceva impazzire. "Non avevo bevuto poi così tanto."
"Alle dieci di mattina pensavo fossi sveglia, sennò sarei venuto dopo." mormorò, per poi accennare un sorriso.
"Prima di mezzogiorno non mi alzo, lo sai." ridacchiai, per poi sistemare le rose in un vaso con l'acqua. "Tu piuttosto?"
"La sveglia è suonata cinque volte, non riuscivo." disse, per poi guardarmi con attenzione. "Quelli sono i miei pantaloncini."
"Sì, sono comodi." mormorai, sedendomi al suo fianco.
"E sono del Napoli." esclamò, per poi darmi una pacca sulla coscia, dove c'era il logo della squadra sportiva.
Li metto perché sono i tuoi, infatti. Non per altro.
"Sono dettagli meno importanti."
"Hai piani speciali per oggi?" mi chiese, per poi sfilarsi le scarpe e mettersi comodo.

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Odiare | Paky
Fanfiction"Usi la parola odio a sproposito. Non puoi odiare tutto ciò che ti circonda, è impossibile." "Ne sei sicura?" INIZIATA: 15 MARZO 2020 TERMINATA: 27 APRILE 2020