7.

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Una volta arrivate al ristorante, io e Sara andammo subito da Luigi a salutarlo, e subito dopo ci raggiunse anche Vincenzo.

"Ciao." mormorò, per poi lasciarmi un bacio sulla guancia. "Sono contento che tu sia venuta."

"Sono qui solo ed esclusivamente per accompagnare Sara." scherzai, facendolo ridere. "Come stai?"

"Tutto bene." disse, mentre io mi sedevo al suo fianco, visto che mi aveva occupato il posto accanto al suo. "Tu come stai?"

"Sto bene." annuii, accennando un sorriso, per poi posare la borsa e il giacchetto.

"Guarda, ti presento un paio di amici." mormorò, per poi alzarsi e portarmi da una parte della tavola. "Ammò, lei è Giorgia, lui è Loris." disse, presentandomi ad un ragazzo magro dagli occhi chiari e con una barba appena accennata.

"È un piacere." dissi, stringendo la mano al ragazzo che sorrideva.

"Piacere mio, Vincenzo parla spesso di te ultimamente." ammise, facendomi ridere, mentre l'altro ragazzo lo fulminava con lo sguardo.

"Ah sì? E cosa ti dice?"

"Non dico nulla, hai altre persone da conoscere." borbottò, trascinandomi per un braccio, mentre io ridevo. "Lui è Tonino, come se fosse la mia guardia del corpo." ridacchiò, mentre il ragazzo dagli occhi chiari e i capelli neri come la pece sorrideva.

"Ciao bellissima, è un piacere." mormorò, per poi darmi due baci sulla guancia. "Come stai?"

"Tutto bene, grazie. Tu?" chiesi, mentre lui annuiva.

"Non c'è male."

"Tonì, passiamo dopo." disse Vincenzo, per poi baciargli la guancia e riportarmi vicino al suo posto. "Lui è mio fratello, non di sangue, Marco. È il fratello maggiore di Luigi." mormorò, mentre stringevo la mano al ragazzo, che aveva degli occhi blu incredibilmente belli, ma anche la stessa faccia da schiaffi del cugino.

"Ciao, Vincenzo mi ha parlato di te." dissi, lasciando un bacio sulla guancia al ragazzo.

"Stessa cosa di te. È un piacere conoscerti, finalmente. Sei la migliore amica di Sara, sbaglio?" mi chiese, accennando un sorriso.

"Sì, sono io." dissi, per poi sedermi tra lui e Vincenzo. "E il piacere è il mio."

"Oh, Vincenzo mi ha detto che vieni da Roma, cosa ci fai qui a Milano?" mi domandò, per poi sorseggiare del vino rosso.

"Sono qui per studiare, mi sono trasferita a settembre." gli dissi, per poi accavallare le gambe, mentre sentivo Vincenzo alle mie spalle che chiacchierava con Luigi e Sara. "Anche tu di Napoli, quindi?"

"Sì, la nostra famiglia si è trasferita qui quando eravamo bambini. Rozzano è diventata casa nostra ormai." mormorò, accennando un sorriso sbilenco.

"Che poi tu eri il ragazzo che ci ha portato i drink in discoteca l'altro giorno, no?" chiesi, mentre lui annuiva, divertito. "Ecco, ora mi ricordo!"

"Già, invece ho saputo del vostro strano incidente della sera precedente. Mio fratello non sa mai dove mette i piedi, è un po' un imbranato, lo è sempre stato." disse, facendomi ridere.

"L'abbiamo notato. Ha svoltato la serata, però."

"Di che parlate?" chiese Vincenzo, facendo capolino verso di noi.

"Un po' in generale." mormorò Marco, per poi farci l'occhiolino e mettersi a parlare con un ragazzo al suo fianco.

"Che cosa farai per Natale?" mi domandò, quando mi voltai verso di lui.

Odiare | PakyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora