Dopo aver pranzato alle tre passate, Patrizia ed Annalisa andarono a buttare la spazzatura e a fare un giro al supermercato.
Dopo essermi lavata e vestita, andai in bagno a cercare un paio di occhiali da sole che avevo dimenticato qualche giorno prima e che amavo da impazzire.
Mentre stavo controllando un po' ovunque Vincenzo entrò in bagno e chiuse la porta, per poi prendermi per le spalle e sbattermici contro.
Che è mo?
"Abbiamo casa libera per mezz'ora più o meno." mormorò, mentre mi baciava con passione.
"E che vuoi fare? Una canna in bagno?" scherzai, ricambiando il bacio, mentre lui mi metteva una mano sul sedere, stringendolo con forza.
"No, avrei altri piani."
"E che piani?" chiesi, facendolo ridacchiare.
"Questi piani." mormorò, per poi sbattere il palmo della sua mano contro la mia intimità, facendomi gemere dallo stupore.
"Vincè..." dissi, mentre lui mi alzava la gonna e mi abbassava le mutande, per poi infilare un dito dentro di me. Mi prese in braccio e mi fece appoggiare al lavandino, visto che già sentivo le gambe tremare. "Oh Dio." ansimai, quando lui ne infilò un'altra.
"Ti piace bimba?" chiese, mentre posavo le mani sul suo trapezio e inarcavo la schiena, appoggiando la nuca allo specchio, buttando la testa all'indietro. "Sei bellissima." mormorò, per poi baciarmi il collo con foga ed aumentare sempre di più la velocità.
"Vincenzo." gemetti stringendo i bordi del lavandino, mentre allargavo sempre di più le gambe.
"Sì ammò, ci sono. Sono proprio qua." annuì, per poi mordermi il collo e guardarmi negli occhi, che stentavo a tenere ben aperti. "Vieni per me, vieni piccola." disse, mentre io gemevo sul suo orecchio, per poi raggiungere l'orgasmo poco dopo.
Ancora appoggiata al lavandino ero lì a riprendere fiato, con gli occhi chiusi e in piena beatitudine. Mentre mi accarezzava la guancia con calma, lo sentivo prendere qualcosa dalla tasca ma non aprii gli occhi, mi piaceva l'idea di Vincenzo che mi guardasse e che mi accarezzasse con dolcezza.
"Oddio." esclamai, quando entrò in me con una spinta secca e decisa. "Sei matto."
"Sorpresa bimba." mormorò, per poi prendermi in braccio ed appoggiarmi alla porta. Posai le mani sulla sua nuca ed appoggiai la guancia sulle sue spalle, mentre lui posava le mani sotto al mio sedere. "Oh sì." ansimò, per poi baciarmi la spalla. "Come sei stretta, cazzo... cazzo."
"Più forte Vì, dai." mi lamentai, mentre lui ridacchiava.
"L'hai chiesto tu." mormorò, per poi iniziare a spingere con foga e mettermi una mano sul collo. "Oh Madonna." gemette, mentre sentivo la porta sbattere per le spinte.
"È perfetto." ansimai, per poi tirargli con forza i capelli, mentre lui mi guardava negli occhi e dava le ultime spinte, le più forti. Dopo poco venimmo insieme, ed io appoggiai la guancia sulle sue spalle.
Sono sfinita.
"Oh Dio." mormorai, riprendendo fiato.
"Ti è piaciuto, mh?" sorrise mentre mi teneva stretta a sé.
"C'è davvero il bisogno che io te lo dica?" gli chiesi, facendolo ridere.
"Consideralo come una rosa del 'doppio' che ti devo." scherzò, mentre io arrossivo.
"Mo mi devo lavare di nuovo." sbuffai, mentre lui mi faceva sedere sul lavandino. "Che palle."
"Non devi eh." mormorò, per poi sfiorarmi il collo con il naso. "Hai il mio profumo."
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Odiare | Paky
Fanfiction"Usi la parola odio a sproposito. Non puoi odiare tutto ciò che ti circonda, è impossibile." "Ne sei sicura?" INIZIATA: 15 MARZO 2020 TERMINATA: 27 APRILE 2020