-2- CONVIVENZA PERICOLOSA

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"Hai paura di me stupido nerd?" Katsuki si trovava di fronte all'amico di infanzia. Sfoderava le proprie esplosioni una dietro l'altra senza dare il tempo di respirare all'altro, ma in quel momento Izuku stava escogitando un modo per uscire sano e salvo da quella situazione.

Corse con più forza possibile, puntellò il piede su di un muro e si spinse nella direzione del compagno di classe, chiuse la mano a pugno e, bilanciando bene le forze, colpì Bakugou in volto.

Lo scontro tra i due studenti si concluse e i due ragazzi tornarono affranti dal professor Aizawa.

"Ma siete idioti?" i ragazzi rimasero con lo sguardo basso, Midoriya si teneva il braccio dolorante e sul viso di Katsuki stava iniziando ad apparire un livido 

"voi vorreste diventare degli eroi, ma non sapete nemmeno come agire in una situazione del genere" i due studenti mugugnarono qualcosa continuando a tenere gli occhi fissi sull'asfalto "non ho intenzione di sentire nulla da voi due, aspettatemi in infermeria".

Quando i due giovani aspiranti eroi si allontanarono dal resto della classe, il professor Aizawa si voltò verso Toshinori al suo fianco, la risata del collega gli stava dando sui nervi 

"da non credere, quegli idioti hanno superato ogni limite" disse a denti stretti Aizawa. 

L'altro professore, che vantava il primo titolo come eroe, continuava a ridere di gusto senza riuscire a dire una parola 

"sono proprio due imbecilli, dovevano fare squadra contro gli altri due studenti e invece hanno litigato tra di loro e si sono massacrati" Aizawa si trattenne dall'urlare per la frustrazione.

L'infermeria aveva il suo solito odore di disinfettante. Le bende candide si stavano già macchiando di rosso a contatto con la pelle dei due ragazzi e gli sguardi che si lanciavano lasciavano intendere un conto in sospeso.

La porta della piccola stanza venne spalancata con forza, la figura del professore appena apparso pietrificò i due studenti all'istante.

"Allora, voi due non vi caccio dalla scuola perché sarebbe da stupidi perdere due ragazzi promettenti come voi, ma non potete certo passarla liscia" faceva grandi passi disegnando un cerchio davanti ai due letti dell'infermeria che accoglievano i ragazzi. Aizawa si fermò di scatto, gli occhi rossi luminosi e i capelli fluttuanti trasmettevano paura agli studenti.

"Da adesso passerete una settimana senza potervi allontanare l'uno dall'altro, dovrete sempre stare a meno di un metro di distanza. Forse così imparerete a collaborare o a odiarvi ancora di più" li lasciò sgomenti e senza parole chiudendosi la porta alle spalle con la stessa forza con cui poco prima l'aveva aperta.

Dovettero mettersi d'accordo su come vivere quella settimana, in che casa andare a mangiare, in quale dormire, dove andare nel tempo libero e dove allenarsi. Si prospettava una lunga settimana per i due aspiranti eroi.

La prima sera decisero di andare da Izuku, la madre del ragazzo era contenta che l'amichetto d'infanzia del figlio si fosse rifatto vivo, ma non era a conoscenza del motivo e il figlio non aveva intenzione di spiegarglielo.

"Tua madre cucina proprio bene"

"sì lo so, grazie" Izuku stava seduto alla scrivania a studiare, ogni tanto buttava uno sguardo al compagno di classe sdraiato sul suo letto intento a leggere un fumetto.

"tu dormi per terra nerd?"

"ti chiedo di non chiamarmi in quel modo"

"tsk ti offendi troppo facilmente merdeku"

"hai peggiorato l'insulto" urlò senza rendersi conto

"ma non ti va bene nulla" sbuffò il biondo girando pagina

"to-torna a nerd, preferisco" sconsolato Izuku riprese a scrivere sul quaderno e a concentrarsi sui compiti che gli erano stati assegnati dal professor Aizawa.

"scrivete una lettera l'uno per l'altro, non le leggerete, le terrete per voi e le consegnerete solo se vorrete. Io sarò l'unico a leggerle obbligatoriamente" era stato un ordine del professore, non sapeva assolutamente cosa scrivere a quel suo amico d'infanzia che lo aveva maltrattato per tanti anni e così continuava a picchiettare il foglio bianco con la punta della penna.

"Ehi Kacchan" interruppe il movimento della mano, ma non si voltò a guardare l'amico

"uhm?"

"tu la scriverai la lettera?" la voce insicura del ragazzo arrivò debole all'orecchio del biondo intento a leggere le imprese eroiche del famoso Ninja dalla tuta arancione

"certo che no, non ho intenzione di scriverti una lettera stupido nerd" voltò pagina con rabbia e quasi strappò la carta

"ma il professor Aizawa le vorrà leggere, sicuro che non si arrabbi?"

"quel vecchio si dimenticherà di averci dato un compito così idiota" si girò su un fianco lasciando cadere il manga accanto a lui e in un attimo prese sonno.

"Ka-Kacchan? Ma che ti sei addormentato sul mio letto? N-no quello è il po-posto mio" i capelli verdi si muovevano morbidi mentre Izuku spostava meccanicamente la testa guardando prima il proprio letto e poi il pavimento e viceversa.

"Ka-Kacchan? O-ok dormo io a terra" si sistemò con delle coperte e un cuscino improvvisando un letto sul freddo parquet. Il giovane ragazzo ci mise un po' per addormentarsi, avere a pochi centimetri il suo compagno di classe non lo faceva sentire al sicuro, per niente. Pensava sarebbe stato meglio dormire in un'altra stanza se non avesse avuto quella stupida regola della distanza massima. 

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