-13- UN BANCO VUOTO

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Le lezioni ripresero dopo una settimana. Kaminari, Mina e Tsuyu tornarono fasciati dalla testa ai piedi, ma nell'aula continuava ad esserci un banco vuoto.

Katsuki si voltò come faceva ogni mattina, di solito faceva una battuta per dare fastidio al suo compagno di classe che si trovava appena dietro di lui, ma quel giorno si voltò e trovò la sedia vuota.

Tornò a guardare il professore, aveva le occhiaie più scure del solito e i capelli, se possibile, sembravano più scompigliati dei giorni precedenti; stava in piedi con un foglio stretto in mano e senza problemi stava facendo l'appello saltando di proposito il nome Midoriya.

Shoto alzò la mano e, quando Aizawa gli diede il permesso di parlare, si tirò su in piedi. Poggiava le mani sul banco e la schiena era leggermente curva in avanti. Da quella distanza Bakugou non avrebbe potuto dire se era stanco, affranto o se era la sua normale cera.

"Professore a che punto sono le ricerche per trovare Midoriya?" il bicolore aveva posto quella domanda lasciando intendere che dubitava del loro lavoro, sapeva che le ricerche andavano a rilento e che nessuno si stava impegnando sul serio. Ciò che più gli importava era sapere se si stessero arrendendo nel suo ritrovamento solo perché si trattava di uno studente e non di un pro hero.

"le ricerche sono state interrotte questa mattina alle 6" la voce del professore era triste, gli occhi con le palpebre mezze calate guardavano lo studente ancora in piedi in fondo all'aula

"COSA?" l'urlo di Bakugou fece saltare tutti sul proprio posto. Si era alzato spostando in avanti il banco, le mani erano strette al bordo di legno e avevano lasciato un segno di bruciatura intorno a dove poggiava il palmo.

"come sarebbe a dire che sono state interrotte? Deku è ancora disperso. Non potete smettere di cercarlo è uno di noi, di voi" tremava leggermente, la rabbia mischiata alla frustrazione stava mettendo alla prova il giovane studente che voleva solo far saltare qualcosa in aria.

"Vedi Bakugou, Midoriya era solo un aspirante eroe, uno studente. Come dire una pedina sacrificabile. Dico bene Professor Aizawa?" lo studente bicolore cercò di mantenere un tono calmo, di sufficienza, nei confronti dell'unico adulto lì presente

"ti sbagli Todoroki. Mai e poi mai vi ho visti come pedine sacrificabili"

"e allora..."

"CREDETE SUL SERIO CHE A ME VADA BENE ABBANDONARE UN MIO ALUNNO?" gli occhi si spalancarono con l'urlo, erano diventati di un rosso luminoso, i capelli fluttuavano minacciosi e gli studenti tornarono composti sulle proprie sedie, tutti tranne Todoroki e Bakugou.

"allora professore faccia qualcosa. Non possiamo abbandonarlo così" il biondo esplosivo strinse con più forza il bordo del banco, le nocche persero colore e diventarono bianche sotto lo sforzo di quella presa

"lo so Bakugou, lo so. Sto facendo il possibile per far riprendere le ricerche. Ma non hanno idea di dove andare per trovarlo. Si è come dileguato"

La lezione non continuò. Nessun ragazzo riusciva a seguire e il professore era stremato per aver passato la notte in giro per la città a cercare di procurarsi qualche informazione sul suo alunno.

Alla mensa la confusione era tale che gli studenti non riuscivano a parlare tra di loro, nemmeno stando a pochi centimetri di distanza le parole di uno arrivavano all'orecchio dell'altro. La 1A decise di tornare in aula e mangiare in santa pace senza nessuno che andasse da loro a chiedere notizie su Izuku.

"Avete intenzione di fare qualcosa voi due?" Kirishima si era avvicinato silenziosamente a Shoto e Katsuki, aveva i capelli più scompigliati del solito, ricadevano giù quasi ad arrivare alle spalle tese e le iridi, di solito luminose, sembravano avere un velo opaco sopra. Nessuno dei tre aveva voglia di mangiare. Shoto stava in piedi davanti alla finestra, guardava come l'entrata della scuola si stesse affollando di giornalisti ed ebbe l'istinto di andare lì e congelarli tutti.

"non sappiamo cosa potremmo fare" distolse lo sguardo dal panorama esterno e lo posò sul suo compagno di classe dai capelli color porpora.

"potremmo fare dei gruppi di ricerca"

"inutile, se i pro hero non l'hanno trovato vuol dire che non vuole essere trovato o peggio che l'hanno eliminato e hanno fatto sparire il corpo"

"ma non avrebbe senso. Gli eroi morti in quello scontro erano stati lasciati lì sul campo"

"lo so, quindi la più probabile è che sia lui stesso a non volersi far trovare"

"è improbabile anche questo"

"non per forza" Shoto sollevò il viso, chiuse gli occhi e si immerse nei pensieri.

"forse non può farsi trovare perché lo stanno minacciando" riprese a parlare sempre ad occhi chiusi

"oppure lo fa per difenderci, magari ha paura che, se si facesse trovare, i villain se la prenderebbero con noi" ipotizzò Kirishima

"oppure..." Bakugou inspirò rumorosamente e trattenne per un po' l'aria nei polmoni

"...è andato con i villain di sua spontanea volontà" buttò fuori quella frase tutta d'un fiato

"perché mai dovrebbe fare una cosa del genere?" il ragazzo dai capelli color del fuoco aveva alzato leggermente il tono, ma subito tornò ad essere il solito studente tranquillo di sempre

"perché c'è qualcuno che vuole salvare. Forse si è sentito obbligato a seguirli per aiutare qualcuno al loro interno"

"ma come sarebbe possibile? Insomma, come si fa a conoscere qualcuno dei villain"

Bakugou e Todoroki si scambiarono un'occhiata veloce per poi tornare a guardare il loro compagno di classe

"C'è una cosa di cui non vi abbiamo parlato. Quando siamo stati attaccati dai villain un mese fa, abbiamo incontrato qualcuno. Una ragazza che si è presentata come la sorella di Izuku. Potrebbe essere che lui sia andato a cercarla per portarla via, per salvarla."

Quel discorso lasciò senza parole Kirishima e Kaminari che, nel frattempo, si era avvicinato e aveva udito tutto.

"qu-quindi secondo voi che dobbiamo fare?"

"non ne ho idea" disse affranto Katsuki poggiando la testa sul banco 

"non ne ho proprio idea"

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