-5- RIFUGIO SICURO

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Il cellulare di Izuku squillò facendo fare un salto al ragazzo concentrato a scrivere.

"Pronto Shoto? A-aspetta non ho capito. Cosa è successo?" dal cellulare Katsuki riusciva a sentire solo una voce che urlava agitata, ma non riusciva a distinguere le parole "sì, sì certo puoi venire qui" Izuku riattaccò, aveva uno sguardo preoccupato e la mano con cui teneva il cellulare tremava leggermente.

"che è successo al tizio a metà?" Katsuki aveva occupato di nuovo il letto del compagno di classe, ma questa volta leggeva un manga diverso.

"Ha avuto problemi con il padre, cre-credo che non si senta al sicuro a rimanere lì"

Quando Shoto raggiunse casa di Midoriya entrò e di corsa si diresse in camera dell'amico. Il petto si alzava e abbassava a ritmo elevato, il cuore era accelerato per la corsa e sul braccio destro si stava formando un livido. Izuku si mise seduto di fronte all'amico e iniziò ad ascoltare la storia. Katsuki, ancora sdraiato sul letto, faceva finta di fregarsene, ma rimase tutto il tempo concentrato sulle parole di Shoto.

"E quindi, visto che io mi rifiuto di potenziare il suo quirk, preso dalla rabbia mi ha colpito al braccio destro per impedirmi di usare il ghiaccio. Mi fa malissimo e non riesco a muoverlo. Natsuo ha provato a difendermi, ma visto che non poteva tenere a bada nostro padre per troppo tempo, mi ha detto di andare da qualche altra parte" Shoto sospirò sconsolato, non aveva spostato lo sguardo dal parquet e le mani non avevano smesso di tremare "mi di-dispiace Midoriya se mi sono presentato così all'improvviso, ma non sapevo dove andare e avevo paura che se fossi rimasto a casa mi avrebbe fatto male sul serio"

"male sul serio?" Katsuki non era riuscito a trattenersi, appena aprì bocca si maledisse

"sì, è capace di cose ben peggiori del rompere un braccio o due"

"che pezzo di merda" commentò ancora il biondo, prima tirarsi su e puntare gli occhi sul compagno di classe. Osservò per bene il ragazzo, fece caso solo in quel momento che presentava dei vecchi segni, probabilmente, come aveva lasciato intendere Shoto, quella non era la prima volta che veniva colpito a casa.

"che intenzioni hai?" chiese dopo aver finito di osservarlo. Si soffermò a guardargli gli occhi, uno grigio e uno azzurro, uno che riprendeva i colori della madre e uno quelli del padre. L'occhio sinistro era incorniciato da una vecchia bruciatura e solo in quel momento il biondo si rese conto di quanto potesse odiare quella parte di sé Shoto, tanto da non odiare la madre per averlo ferito, ma da detestare il padre per aver portato la moglie a compiere un gesto del genere. In quel momento Bakugou non vide di fronte a sé lo studente eccezionale della UA, vide un ragazzo che nonostante tutto era arrivato fin lì e che aveva combattuto contro il proprio sangue per rimanere in piedi.

"nessuna, non ho potere contro di lui. Ho paura che Natsuo però finisca in mezzo ai miei problemi"

"come nessuna? E gliela lasci passare liscia così?"

"che dovrei fare contro l'eroe numero 2?"

Katsuki alzò la testa, aveva un'espressione rara, pensierosa. Izuku guardò con apprensione il compagno di classe, era visibilmente turbato e aveva paura, paura sia per sé stesso che per suo fratello, ma come aveva detto lui, l'eroe numero 2 è difficile da battere.

"potresti andartene di casa" il biondo esplosivo rimase con la testa inclinata indietro e le mani poggiate dietro di lui sul letto a stringere il lenzuolo giallo

"e dove andrei?"

"qui" si intromise Izuku "qui posso ospitarti tutto il tempo che vuoi. Questa settimana abbiamo anche Kacchan, ma in tre riusciamo ad entrare in camera mia, non ci sono problemi"

"stai dicendo che sono di troppo stupido nerd?"

"n-no Kacchan, assolutamente no"

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