-67- IL MONDO SVANISCE

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Kaizaki provava un dolore atroce al petto, la ragazza era inginocchiata davanti a lui e lo fissava con la bocca leggermente fessurata.

Il corvino guardò in basso e controllò la propria felpa. Alla vista non sembrava sporca, il tessuto nero ingannava gli occhi, ma quando la toccò vide il palmo bagnarsi con del liquido scarlatto. Gli tremò leggermente il labbro. Quell'immagine, il suo palmo sporco di sangue, gli ricordò della volta che aveva trovato la sorella sdraiata in una pozza di liquido denso e rosso.

Sollevò di nuovo il viso verso Hisame. Incontrò i suoi occhi lucidi e sorrise. Gli tremava il labbro e così anche la voce, ma si sforzò di sembrare il meno sofferente possibile.

"ehi Hisame st-sto bene. Non ti devi preoccupare"

Lei annuì chiudendo la bocca. Portò la mano al viso di lui e accarezzò la guancia morbida e sporca di polvere "lo so" sussurrò piano cercando di sorridere.

In quel momento sembrò che tutto il mondo intorno a loro svanisse. Il nemico stava recuperando le forze a poca distanza da loro e il rumore degli alberi mossi dal vento li isolava da tutto il resto.

"vorrei solo aver avuto più tempo..." fece scorrere il pollice appena sotto l'occhio di Kaizaki e asciugò la lacrima che scendeva piano "...più tempo per ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me" sentiva le lunghe ciglia nere solleticarle il polpastrello ogni volta che lui sbatteva le palpebre

"non c'è bisogno che mi ringrazi Hisa. Io so già tutto" cercò di rassicurarla

"sei sempre il solito Kaizaki. Hai sempre tenuto testa a mio padre e non ti sei mai arreso"

Una fitta di dolore percorse l'addome del corvino che si piegò su sé stesso. Spostò per un istante lo sguardo dal viso gentile e lo abbassò sulla mano di Hisame poggiata sulla sua pancia. Chiuse gli occhi per il dolore e quando li riaprì cercò di nuovo disperatamente le iridi con quella sfumatura verde scuro come il muschio del bosco.

Anche la ragazza aveva chiuso un attimo gli occhi e quando sollevò di nuovo le palpebre, notò le iridi color oro chiaro osservarla.

"sei stato il fratello di cui avevo bisogno" sussurrò, il sorriso divenne più debole e una lacrima portò via una striscia di polvere dallo zigomo di Hisame.

"se-sei stato la ragione dei miei sorrisi sin dal primo momento che ti ho conosciuto. Hai messo su un gruppo che abbiamo potuto chiamare famiglia, ci hai riuniti sotto lo stesso tetto e ti sei impegnato al massimo per non far sentire nessuno di noi di nuovo solo."

"si-siete stati voi la mia famiglia. Io avevo bisogno di o-ognuno di voi, per questo vi ho radunati sotto lo stesso tetto" Kaizaki respirava piano, ogni parola gli procurava dolore e si sentiva soffocare nel suo stesso sangue.

Gli si annebbiò un attimo la vista e dovette strofinarsi con forza gli occhi per riuscire a vedere di nuovo nitidamente la figura della ragazza inginocchiata accanto a lui.

"Hi-Hisame dov..." si strozzò e riprese fiato "...saluta Yuuta e Gareki per me, digli che mi sarebbe piaciuto bere quel tè insieme a loro" sorrise di nuovo, sentiva le palpebre pesanti e le forze abbandonarlo. Trattenne le lacrime per non rendere troppo triste l'amica che aveva scelto come sorella.

"lo farai te Kaizaki..." sorrise anche lei e non riuscì a trattenersi. Si sbilanciò in avanti e mise le braccia intorno alle spalle del corvino "...mi-mi dispiace" sussurrò con voce tremante.

Kaizaki sollevò debolmente le braccia e ricambiò la stretta. Affondò il viso nella chioma color prato di lei e respirò quel profumo inebriante, sapone misto a menta. Fu felice che l'ultimo profumo a pervadere i suoi polmoni fosse proprio quello.

Hisame girò la testa rimanendo abbracciata all'amico e guardò un punto vicino, nascosto tra gli alberi.

"Yuuta puoi fermarti ora" disse muovendo piano la bocca contro spalla di Kaizaki.

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