-53- L'ILLUSIONE DI UN RICORDO

102 11 1
                                    

"voglio chiederti un favore. Dovresti riportare qui una persona per me" la voce delicata del corvino raggiunse con difficoltà il candido, che si girò piano e posò gli occhi color carbone in quelli miele dell'altro.

Yuuta aveva paura della richiesta del suo amico, temeva che se gli avesse chiesto di dare vita all'illusione di Gareki, lui non ne sarebbe stato in grado e così avrebbe deluso il corvino perdendo per sempre la sua fiducia.

"chi-chi vuoi che crei?" domandò in un sussurro

"mia sorella"

Si rividero la sera in camera di Kaizaki. Yuuta aveva riflettuto su quella richiesta e aveva passato la giornata a convincersi che era la cosa giusta e che avrebbe aiutato l'amico.

Bussò piano alla porta di fronte alla propria stanza, il cuore batteva forte e il respiro si face accelerato, non aveva più creato l'illusione di un essere umano da quando aveva detto addio al suo gemello Yukki.

"Kaizaki sei sicuro di quello che vuoi?"

"sì, devo dirle addio come si deve. Non ho avuto la possibilità di salutarla, di abbracciarla un'ultima volta e prima che tu me lo dica, lo so che quella che creerai non sarà davvero mia sorella, ma un'illusione, ma mi va bene, ne ho bisogno" la voce quasi tremò con quella debole preghiera verso l'amico

"va bene Kaizaki"

Yuuta chiuse gli occhi, visualizzò l'immagine della sorellina del corvino dietro le palpebre. I capelli lunghi ondulati e scuri come l'inchiostro, gli occhi grandi color del miele incorniciati da lunghe ciglia, la bocca morbida come le guance leggermente rosate, le piccole mani esili e la corporatura fin troppo magra. Pensò ad ogni minimo dettaglio, come il naso leggermente in su alla francese o la piccola cicatrice che aveva sulla mano sinistra che si era procurata al parco con il fratello.

Non si fece sfuggire nulla e quando riaprì gli occhi quell'immagine, che aveva albergato sull'interno delle palpebre abbassate, era lì in piedi in mezzo alla stanza e guardava Kaizaki con occhi dolci.

"Ka-Kayla" mormorò il ragazzo dal ciuffo scuro

Il candido chinò la testa e silenziosamente si diresse verso l'uscita e rimase dietro la porta, in attesa di un segno da parte dell'amico. Si sedette a terra incrociando le gambe e abbandonò la schiena contro la parete fredda.

Kaizaki guardava a bocca aperta la ragazza davanti a lui, era più bassa di quanto si ricordasse essendo l'immagine di un ricordo di tre anni prima, ma era lei. Si avvicinò piano per paura che sparisse da un momento all'altro, allungò la mano e la poggiò delicatamente sulla guancia morbida della sorella. Quando entrò in contatto con la pelle vellutata di Kayla sentì un brivido percorrergli il braccio, mosse il pollice sullo zigomo rosato e sorrise debolmente.

Gli tornò in mente ciò che faceva quando era più piccolo. Incorniciò il viso della sorella con entrambe le mani e si specchiò negli occhi color oro chiaro

"sorellina anche oggi è un giorno mera..." si bloccò e riprese aria a fatica"... ho finalmente sviluppato un quirk che mi permetterà di proteggere e salvare le persone che amo"

Il corvino tremò appena ma non distolse lo sguardo, strinse le labbra mandando giù il nodo alla gola. 

"Kayla mi dispiace"

La ragazza rimase in silenzio, prese la mano del fratello e la strinse tra le sue. Intrecciò le dita fine a quelle affusolate del corvino e sorrise a sua volta. Fece un passo, accorciando ancora la breve distanza che li separava.

"Sorellina ho tante cosa da dirti. Io-io non volevo perderti, avrei dovuto salvarti, avrei dovuto sapere che stavi male, io..."

Kayla scosse la testa facendo ondeggiare i lunghi capelli, fu il suo turno per accarezzare la guancia dell'altro, inclinò la testa di lato e asciugò una lacrima che stava cedendo alla gravità.

"Kaizaki non potevi sapere, non potevi salvarmi" la voce fece saltare un battito al cuore del ragazzo, le labbra tremarono alla ricerca di parole e gli occhi lasciarono scendere copiose lacrime

"mi manchi. Avevo bisogno di vederti un'ultima volta, di dirti ancora che ti voglio bene, perché te ne ho voluto e te ne voglio ancora. Sei la mia sorellina e perderti è stato un dolore immenso. Adesso però capisco perché Yuuta non ha mai voluto creare l'illusione di Gareki. Ora che ti ho di nuovo qui di fronte a me, non so se sarò capace a lasciarti andare. Soffrirò di nuovo per la tua sparizione"

"Ma tu non devi lasciarmi andare, io sono già andata. Io non sono la Kayla che hai amato e protetto, io non sono tua sorella"

Kaizaki la tirò a sé e la chiuse in un abbraccio, accarezzò i lunghi e morbidi capelli e affondò il viso nell'incavo della spalla. Lasciò che i singhiozzi si liberassero dal fondo della gola e si fece cullare da quell'illusione così reale.

"sei così uguale a lei"

Kayla immerse le dita nelle ciocche scure del fratello, lasciò che si sfogasse accompagnando il dolore di lui con dei movimenti dell'altra mano lungo la schiena curva.

"ti accorgerai che non sono poi così simile e che nessuno mai potrà essere lei di nuovo"

Kaizaki fermò per un attimo i singhiozzi, riprese aria e inspirando si accorse che quella ragazza alla quale stava stretto non emanava alcun profumo, l'odore di bosco tipico della sorella non gli riempì i polmoni. Si staccò dall'illusione di Kayla e la guardò sorridendo

"hai ragione, nessuno è paragonabile a lei e nessuno me la può far riavere. Ma grazie per avermi permesso di abbracciarla e dirle addio come si deve... Yuuta"

Il candido si affacciò dalla porta, si accorse che l'amico era consapevole della sua presenza e che fosse a portata d'orecchio. Annuì e guardò svanire l'illusione a cui aveva dato vita poco prima.

Kaizaki represse un urlo, vederla sparire, anche se non era davvero sua sorella, fu una sofferenza, ma dietro a quell'illusione che ormai era fumo che si disperdeva, c'erano gli occhi del suo amico fidato che lo stavano osservando e che aspettavano un qualsiasi segno.

Il corvino ricambiò lo sguardo e mosse l'angolo della bocca cercando di illudere un sorriso, Yuuta comprese che quello era il segnale, si mosse veloce e lo strinse in un abbraccio solido e protettivo. 







E voi sareste stati come Kaizaki e avreste chiesto di vedere per un'ultima volta una persona perduta pur sapendo che non era davvero lei oppure sareste stati forti come Yuuta e avreste rinunciato a un desiderio così forte sapendo che dopo avreste sofferto comunque?!

Behind the liesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora