Capitolo 2

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Irene non faceva altro che ripetermi per tutto il tragitto, che se Lele mi aveva guardato in quel modo, era perché gli piacevo, cosa impossibile secondo me.
Nemmeno mi conosceva e già si era innamorato?
Mi veniva solo da ridere a pensarci.
Non penso che persone come lui si innamorano delle persone "normali".
Non poteva mai succedere nella vita reale, semmai solo nei film.
Finalmente dopo esserci perse anche con il navigatore per diverse volte, arriviamo di fronte all'hotel.
Da fuori potevo intravedere i nostri professori molto arrabbiati e a me faceva molta paura entrare.
Ci diamo coraggio a vicenda ed entriamo.
Proviamo ad inventare qualche scusa ma loro non ci cascano.
Si limitano solamente per questa volta a non farci uscire la sera stessa, per farci capire la gravità di quello che avevamo fatto.
Dai corridoio, potevo sentire i nostri compagni come al solito fare delle battutine per prenderci in giro.
Da quando avevano messo piede alle superiori le critiche e gli insulti erano il mio pane quotidiano.
Eppure non sono mai stata quel tipo di ragazza che gli dà un motivo per farlo, anzi sto sempre nel mio è non dò mai noia a nessuno.
Non capirò mai il motivo di tutta questa cattiveria nei miei confronti!

Pls nostra camera si trovava al secondo piano, era una stanza matrimoniale, con una doccia e un balcone abbastanza grande.
Niente male per essere un albergo a tre stelle.
Mi sdraio sul letto distrutta dalla giornata che non era nemmeno finita.
"Devi scrivergli!" Insiste Irene.
"Non lo farò mai"
"Devi invece!" Mi passa il cellulare.
"Non si ricorderà manco di me...non ho nulla di particolare"
"Hai i capelli ROSSI  e gli occhi AZZURRI!!!!"
"Non vuol dire nulla" mi giro suo fianco sinistro.
Mentre pensavo a quello che era successo e fantasticavo su un possibile incontro, Irene mi fa vedere un post sul telefono.
"Lucia, stasera i Q4 saranno in discoteca, dobbiamo andarci"
"Ti rendi conto che siamo in punizione?"
"Nessuno ci scoprirà! Fidati di me"
" Mah, speriamo che non ci scoprono"
Inizia a spiegarmi il piano nei minimi dettagli.
Saremo uscite dopo cena e saremo ritornate prima di mezzanotte, nessuno ci avrebbe mai scoperto.
Iniziamo a prepararci di nascosto e dopo cena, aspettiamo che tutti i nostri compagni andassero nelle loro camere, prima di entrare in azione.
Dopo aver aspettato una quindicina di minuti, corriamo velocemente e prendiamo il primo taxi che troviamo.
La discoteca era molto lontano, non "vicino" come aveva detto Irene.

Arrivate in discoteca, fuori c'era una fila lunghissima e si poteva entrare solo su invito e se si era sulla lista.
"Menomale che poteva entrare chiunque in discoteca... Non so se te ne sei resa conto, ma è una festa privata" Adesso ero molto arrabbiata.
"Entreremo fidati di me!"
Abbiamo aspettato un sacco di tempo, quando è toccato il nostro turno.
"Siamo state invitate da Lele"
Le guardie ci guardano, facendoci uno screen con gli occhi.
Irene gli mostra un invito sul cellulare e loro ci fanno passare.
"Come ha fatto?"
"Non svelo i trucchi del mestiere!"
Il locale era già pieno e non c'era traccia dei ragazzi.
Non è che avevamo sbagliato discoteca?
Insieme andiamo a prenderci da bere.
Una coca cola con lime per me è un gin tonic per Irene.
"Dobbiamo tornare in hotel sobrie"
"Non ti preoccupare!"
Prendo il mio drink, ma prima di fare un passo, mi dà una spinta.
La bevanda finisce tutta sulla maglietta di un ragazzo , ma non un ragazzo qualsiasi...ma LELE!
"Scusa!" Provo a scusarmi anche se non sarebbe servito a nulla.
Molto scocciato se ne va in un'altra stanza.
Avevo combinato un bel casino.

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