Capitolo 68

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Io e Valerio scoppiamo a ridere.
Non ci aspettavamo una reazione del genere.

"Dove ti porto stasera?"
"Dove c'è Lele!"
"Ma perché non provi a dimenticare Lele per un po?"
"Ma che cavolo dici? Qualche volta non ti sopporto...esci da solo che è meglio"
Entro in camera senza guardarlo, sbattendo la porta per farmi sentire.

Mi sdraio sul letto.
Guardo il soffitto.
Perché Valerio, in qualche modo voleva sempre farmi cambiare idea?
Dovrebbe supportarmi invece di mettermi i bastoni fra le ruote.

Valerio mi aveva mandato un messaggio, sperando che io ci fossi stata.
Mi aveva mandato la posizione del ristorante.
Ci sarebbero stati tutti, anche  Elena.

Mi preparo.
Mi metto io vestito di lusso che mi era stato regalato.

Prendo un taxi, ed in quindici minuti arrivo.
Da fuori intravedo già i Q4 ed Elena, seduti in alcune poltroncine in terrazza.

Aspetto Valerio per un po'.
Quando in lontananza lo vedo arrivare.
"Sarebbe l'inverso"
Mi guarda confuso.
"L'uomo deve aspettare la donna"
"Speravo non venissi"
"Ciò ripensato invece"

Entriamo nel ristorante.
Noto che tutti ci stavano guardando.

Ci sediamo vicini a loro.

Facciamo un aperitivo.
Con la coda dell'occhio, vedevo Tancredi che diceva sempre qualcosa a Lele.
Lele non smetteva per un attimo di guardarci.
Quando ci prendevamo le mani, oppure ci abbracciavano, Lele era infuriato.
Cercava di distrarsi, ma il suo sguardo era sempre su di noi.

Era così dolce.
Sarei corsa volentieri tra le sue braccia.
Ma perché se era così geloso, non si alzava da quella poltrona e veniva da me a dirmi che mi amava? Cosa lo bloccava Letizia? Oppure si comportava così solo perché Valerio era con me, invece di un altro?

1) L'amore al tempo dei social network  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora