Capitolo 40

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Tancredi non aveva detto una parola.
Anche se non parlava, dal suo sguardo avevo capito tutto.
Mi facevo schifo da sola.
"Ma non ti fai schifo? Giocare con i sentimenti degli altri? Per cosa poi?"
"Certo, che mi faccio schifo, ma non era nel mio piano"
"Nel tuo piano? Perché avevi un piano? Non so che dire veramente"

Se ne va.
Da lontano lo sento piangere.
Scendono le lacrime anche a me.
Sono veramente una persona orribile.

Mi siedo per terra.
Fa un po' freddo.
C'è poca gente in giro.
Guardo il cielo e penso a quanto io sia stata così stupida.

Passano diverse ore.
Non ho il coraggio di tornare a casa di Valerio.
Non ho il coraggio di guardare nei occhi Lele e dirgli la verità.
Mi scendono le lacrime.

Mi squilla il telefono.
Era Valerio.
"Ti vengo a prendere ok?"
"Torno fra un po"
Riattacco.
Decido di incamminarmi verso casa di Valerio.
Prima passo a casa dei Q4, per vedere se c'era Tancredi.
Da fuori si vedeva che le camere erano buie.

Ho pensato che magari era a letto, così sono andata via.
Arrivo davanti casa di Valerio.
Mi apre.
Tutti mi guardano preoccupati.
"Sai dov'è Tancredi?" Mi chiede Rosalba.

Non stavo capendo.
Vedevo che Lele, andava avanti e indietro per la casa.
"Sono preoccupato"
"Perché?"

Valerio si avvicina a me.
"Tancredi è scomparso"

Non so cosa dire.
Rimango immobile.
Lele era molto preoccupato.
Tutti erano preoccupati.
Ed era solo colpa mia.

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