Capitolo 6

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Dopo aver fatto una bella colazione, mi accompagna fino all'ingresso dell'hotel.
Ci abbracciamo molto forte con la promessa di rivederci un giorno.
Nonostante il successo, si comportava come un ragazzo qualunque e non era da tutti.
Scendo dalla macchina, con una paura alle stelle, ma dovevo farmi coraggio.
Entro dentro e subito mi invento qualche scusa, ma niente da fare.
I professori erano molto, ma molto delusi da me ed io mi sentivo una stupida.
"Abbiamo informato i tuoi genitori!"
"Capisco..."
"Abbiamo deciso di farla tornare a casa...non è un comportamento adatto per la gita"
Irene era lì con loro, ma non so degnava di parlare.
"Diglielo che c'eri anche tu! Perché non parli?"
"Perché ti inventi questo? Io ero con loro stamattina"
Perché si stava comportando in questo modo? Cosa era cambiato in una notte?
Corro in camera mia piangendo e prendo la mia valigia, che non era nemmeno tanto sfatta e scendo giù.
Irene mi corre dietro.
"Aspetta"
"Che cosa devo aspettare? Perché non hai detto che c'eri anche tu? Perché?"
"Sai che non ho dei bei voti a scuola...non voglio che questa cosa possa comportare la mia bocciatura...voglio andare alla maturità"
"Quindi metti me nei casini eh!?"
"Tu hai dei bei voti...non ti faranno nulla"
"Non voglio più vederti...la nostra amicizia finisce qui"
"M-Ma Lucia...."
"Anche se non siamo mai state amiche..."
Non volevo sentire altro, tutto questo mi bastava.
Salgo sul taxi, insieme ad un professore che mi avrebbe portato in stazione.
Spengo il cellulare, lo metto dentro alla tasca, ma cade un bigliettino, lo prendo e inizio a leggerlo.
"Molte persone entreranno ed usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici, lasceranno delle impronte sul cuore.
Ti voglio bene!
Diego"
"Ti voglio bene anch'io" sussurro.
Era veramente una persona speciale ed io ero molto felice di averla trovata.

1) L'amore al tempo dei social network  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora