Capitolo 48

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Mi allontano dal cancello della villa.
Madda è in giardino e sta chiamando il vincitore.
Tancredi arriva tutto felice.
Aveva vinto cinque mila euro.
Gli sorrido.
Lui distoglie lo sguardo verso di me.
È ancora arrabbiato.
Come non capirlo...

Finita la festa, tutti se ne vanno.
Madda è stanco.
Mi propone di restare qua a dormire e io accetto.
Dormirò nella stanza affianco.
Rimangono anche Greta, Valerio e Tancredi.
Adesso bisognava solo pulire, nonostante nessuno di noi, avesse voglia.
Dopo due ore, la villa era come nuova.
Greta si era addormenta sul divano io ero andata su in camera.

Vado in camera mia, avevo un sonno allucinante.
Mi butto sul letto.
Perché Valerio si comportava così?
Decisi di non pensarci e mi addormentai.

È mattina.
Sento odore di crepês.
Scendo giù.
Madda stava cucinando a petto nudo.
"Buongiorno"
"Ho fatto le crepês, come piacciono a te"
"Gli altri dove sono?"
"Valerio dorme, Tancredi e Greta, sono fuori e aspettano di fare colazione"
"Vado a svegliare Valerio!!!!"

Prendo una crepês.
Salgo su le scale.
Busso alla camera.
Non mi risponde nessuno.
Apro la porta, molto delicatamente.
Valerio stava dormendo.
Mi avvicino a lui.
Mi siedo sul bordo del letto.
Lo chiamo, ma sembra non funzionare tanto.
Inizio a dargli dei schiaffetti molto delicati sulla guancia.
Si sveglia.
Si alza dal letto.
Io mi giro dall'altra parte.
Si veste e scendiamo giù insieme.

Tancredi ci vede.
Fa delle faccie.
Qualche volta non lo capisco il ragazzo.
Gli avrei voluto dire qualcosa, ma non volevo litigare di nuovo.

Ci sediamo a tavola.
Mi siedo davanti a Tancredi.
Mi evita per tutta la colazione.

Verso mezzogiorno, Valerio mi dice che deve ritornare a Milano.

Tancredi ci interrompe.
Tocca la spalla a Valerio.
Lo guarda e poi guarda me.
"Hai la felpa che ti ha regalato Lele?"
"Si, perché?"
"Tancredi è venuto fin qui per riprenderla.
Lo guardo.
"Hai fatto un viaggio a vuoto...l'ho lasciata nella casa a Milano"
Sbuffa e va via.

Madda e Greta mi accompagnano a casa.
Che poi a ripensandoci, Lele non mi ha mai regalato un felpa.
Quindi quello che diceva Tancredi non aveva senso.
Chissà perché avrà detto così.

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