Capitolo 53

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Apro piano la porta.
Mi affaccio.
Guardo dappertutto.
Non c'era Valerio.
Mi domandavo se ho visto bene, oppure era un altro ragazzo.
Giù di sotto, sento una gran confusione.
Chiudo la porta.
Mi metto una felpa, dei shorts e delle sneakers.
Esco.
Greta era seduta per le scale.
"Come mai ti sei cambiata?"
"Lunga storia"
"Io e Valerio, ci siamo baciati"
Dovevo essere felice per lei...ma non ci riuscivo.
"Penso che non gli piaccio...perché se n'è andato!!"
"Perché?"
"Non lo so, sembrava nervoso"

Chiamo Valerio.
Mi dà la segreteria.
Gli mando un messaggio.
Ma dà una sola spunta.
Presumo abbia il cellulare spento.

Prendo la borsa e scendo velocemente le scale.
Esco.
Provo ad andare a casa sua.
Ma è chiusa.

Penso a dove potrebbe essere andato.
Non mi viene in mente nulla.
Mi sto preoccupando per lui.
Non è da Valerio, spegnere il cellulare.

Faccio un giro in centro.
Magari è lì.
Ma nulla.
Mi siedo su una panchina.
Guardo in giro.

Non so come, ma...mi viene in mente dove potrebbe essere Valerio.
In un bar.
Dove si vede il Duomo.

Arrivo.
C'era un sacco di persone a fare l'aperitivo.
Musica a tutto volume.
Era strapieno.
Dei ragazzi mi vogliono offrire da bere, ma rifiuto.
Giro tra i tavoli.
Ma non c'è traccia di Valerio.
Poi da lontano, lo vedo.
È seduto su un divanetto infondo alla terrazza.
È solo.
Si beve uno Spritz.
Vado verso di lui.
"Ehi, disturbo?"
Mi guarda e abbassa subito lo sguardo.

Mi siedo vicino a lui.
Si scansa per farmi posto.
"Come mai non mi parli? Ti ho fatto qualcosa? Perché sei andato via dalla festa?"
Mi guarda.
"Mi sono preoccupata per te...poi tu ti comporti così con me...che ti ho fatto?"
Rimane in silenzio.

Anche se non ricambia, lo abbraccio.
Sembra freddo con me.
Come se la nostra amicizia non esistesse più.
Ancora una volta lo sento agitato.
Ma faccio finta di nulla.

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