Capitolo 41

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Ero in ansia.
Sia per Tancredi, sia per dire la verità a Lele.
Mi guardavano tutti.
Si vedeva che ero nervosa.
Avevo le mani sudate.

Valerio si era accorto subito del mio stato d'animo e mi aveva portato in cucina.
"Ti ha detto qualcosa per caso su dove andava?
"No...l'ho solo sentito piangere"
"Era normale"
"Sono molto in ansia... perché so che Lele mi lascerà... così tutti saranno contenti"
"Perché pensi sempre a quello che pensano gli altri su di te nei social? Quello che dicono, non fanno la persona che sei"
"Ma la maggior parte, mi offendono...dicono che non sanno come ha fatto uno come Lele, a stare con me"
"Se Lele è stato per tutti questi mesi con te, è perché ti ama e ha visto in te una bella persona"
"Adesso non lo sono più"
"Quello che hai fatto, non fa di te una cattiva persona...hai fatto quello che hai fatto, perché pensavi sempre al bene di Lele...anche se non è stato così"
"Esattamente...se sono andata a Roma a indagare, sulla possibile relazione tra Tancredi e Irene, l'ho fatto solo perché ho visto Lele piangere perché non gli aveva detto nulla di loro due"
"Si, però potevano risolvere fra di loro"

Sento gli altri andare via.
Lele entra in cucina.
"Possiamo parlare in camera?" Annuisce.
Guardo Valerio, lui mi sorride e mi fa capire che comunque andranno le cose, lui ci sarà.
Andiamo in camera.
Ci sediamo sul letto.
Lele mi prende la mano e mi sorride.
Amo il suo sorriso.

"Dimmi tutto"
Senza giri di parole, gli racconto tutto.
Non mi sorride più e mi lascia la mano.
L'ansia sale.
Non mi dice più nulla.
Guarda un punto fisso per terra.
"Ho capito il mio errore...anzi i miei errori...Tancredi è scomparso per colpa mia"
"Potevi ferire chiunque, ma non Tancredi...lui è il mio migliore amico in assoluto...scusa ma e meglio che ora te ne vai"
"Ho sempre creduto che le cose che che facevo era per il tuo bene, ma adesso mi rendo conto che sono solo un egoista"

Si sdraia sul letto e si gira di fianco.
So che piange.
Esco dalla stanza.
Guardo Valerio e esco dalla porta di casa.
Corro più velocemente possibile, non so dove vado e nemmeno mi interessa.
Nel mentre piango.
Due persone a cui mi importa molto, adesso stanno male...
Mi dispiace molto...e se non mi perdoneranno lo capisco.

Mi fermo.
Sento qualcuno che corre.
Mi giro ed era Valerio.
Mi abbraccia.
Mi dice che sà che Lele e Tancredi mi perdoneranno.
Io lo spero tanto.

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