Capitolo 39

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Rimango a fissare il cellulare per minuti.
Non so che inventarmi.
Non vorrei creare sospetti.
In casa ci sono almeno dieci persone.
La metà nemmeno li conoscevo.

Valerio non è ancora uscito dal bagno.
Vado da lui.
Lo trovo a dormire nella doccia di nuovo.
Senza che se ne accorga, gli apro l'acqua fredda, ma questa volta ghiacciata.
Urla come un matto.
"Mi devi aiutare"
"Dopo questo, non avrai il mio aiuto"
"Devi coprirmi...inventati qualche scusa, così posso andare in stazione... Tancredi mi aspetta da mezz'ora"
"Sarà una reazione a catena, immagino"
"Lo so, ma mi capirà"

Mi siedo per terra, vicino a Valerio.
Mi viene da piangere.
"Se Lele mi dovesse..."
"Non lo farà"
"Se dovesse comunque farlo..."
"Smettila, non ti lascerà"
"Ascoltami...se dovesse lasciarmi, non voglio che tu perda i tuoi amici, per stare affianco a me..."
"Hai sbagliato...molte volte, ma non sei una persona cattiva"

Piango.
Valerio mi abbraccia forte.
Mi stavano arrivando un sacco di messaggi.
Mi alzo.
Io: "Dai, adesso devo andare in stazione, mi sta mandando un sacco di messaggi"
Valerio si alza.
Andiamo in salotto.
Valerio si inventa che avevo preparato una torta per l'occasione e che l'avevo lasciata a casa.
Sembrano crederci.
Approfitto per uscire.
Corro molto velocemente.

Dopo dieci minuti, arrivo in stazione.
Mi sono vestita e truccata come Gaia.
Da lontano vedo Tancredi seduto su una panchina.
Mi avvicino e lui alza la testa.
"Dove eri? Ti ho cercata ovunque"
"Invece eccomi qui"
Tancredi si avvicina e mi da un bacio alla guancia.
Faccio in tempo a spostarmi.
Mi guarda.

Mi scendono le lacrime.
"Non è facile...non volevo che succedesse questo...ti spezzerò il cuore...e non è poco"
"Avevo preparato una serata, per farti conoscere dai miei amici...ma vedo che...non ricambi"

Mi tolgo il trucco e mi levo alcuni vestiti.
Lo guardo nei occhi.
"Sono Lucia...per tutto questo tempo, io ti ho mentito"
Tancredi è scioccato.
Non sa cosa dire.

Tancredi era rimasto immobile.
Mi guardava schifato.
Gli stavano scendendo le lacrime.
Anche se non aveva detto nulla, sapevo di aver perso un amico.

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