Capitolo 50

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Siamo in treno.
Greta sta ascoltando la musica con le cuffie.
Sicuramente avrà il volume al massimo, perché sto sentendo tutto.
Guardo fuori dal finestrino.
Nemmeno due giorni a Firenze, che torno a Milano.

Arrivati alla stazione, Greta mi presenta alcuni dei suoi amici.
Mi sorridono tutti.
Io ricambio.
Ci portano verso la casa che hanno affittato.
È molto grande.
Al suo interno c'è anche una vasca idromassaggio, con un bar.

La casa è davvero bellissima.
La giro tutta.
Mi innamoro sempre di più.

Greta si prepara per uscire.
Andiamo a piedi.
Visto che è a pochi minuti dal centro.
Seguo Greta da tutte le parti.
Compra tutto quello che gli capita sotto mano.
Io cerco delle poltroncine per sedermi.
In camerino ci passa letteralmente delle ore.

Andiamo a prendere un frullato.
Apro la porta del bar.
Escono Lele e Tancredi.
Mi blocco.
Greta mi va a sbattere addosso.
Stava guardando il cellulare.
Non mi hanno vista, o forse lo hanno fatto apposta.
"Entra dentro...io devo fare una chiamata!"

Mi appoggio al muro.
Chiamo Valerio.
Ma non mi rispondeva.

Mi affaccio alla porta.
Greta era ancora in fila.
Vedo Valerio da lontano.
È in skate.

Greta esce dal bar.
Vado da lei a prendere il mio frullato, ma appena vede Valerio, fa cascare tutti e due i frullati.
"Noo" grido.
Sono inzuppata.
Greta non sa che fare e corre via.
Pensavo fosse cambiata dalle superiori.
Mi giro verso Valerio.
Rideva.
Io un po' meno.

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