<28>

219 21 0
                                    

*notifica*
Emma guarda il suo telefono e, qualche istante dopo, cambia espressione.
Io: ehi che succede? Perché quella faccia?
E: è che... mio papà...
Io: cosa gli è successo?
E: ti ricordi quella volta che non sono potuta uscire?
Io: sì, per un problema di famiglia...
E: ecco, avevo scoperto che mio papà stava male e quindi l'abbiamo accompagnato a fare una visita medica... - mentre parla i suoi occhi si gonfiano di lacrime ma lei cerca di continuare a parlare, trattenendosi dal piangere a dirotto -... Gli sono appena arrivati i risultati e - scoppia a piangere prima di riuscire a terminare la frase, così io la abbraccio e cerco di tranquillizzarla.
Io: shhh, non serve che me lo dici ora, calmati.
E: no ma io te lo voglio dire è solo che non ce la faccio.
Io: tranquilla. Respira.
E: gli hanno diagnosticato un cancro e non sanno ancora quanto tempo gli rimane, ma di certo non molto.
Io: cazzo... mi dispiace tantissimo Emma, posso fare qualcosa per aiutarti in questo momento? - dico con tono dispiaciuto ma allo stesso tempo imbarazzato perché mi sentivo inutile ed impotente.
E: no, grazie. Ora però vado a casa se non ti dispiace.
Io: certo, figurati, vai tranquilla.

Mentre eravamo ancora abbracciate entra Nicola in cucina.
N: scusate, interrompo qualcosa di importante? - dice andando verso il frigo per prendersi qualcosa.
Emma si stacca da me e si asciuga le lacrime, facendo finta di niente.
E: no tranquillo.
N: tutto bene Emma?
Lei non risponde allora io faccio di no con la testa, accennandolo appena leggermente in modo che lei non mi vedesse.
N: cos'è successo?
E: beh, in verità... mio padre sta male, molto male - dice ricominciando a piangere.

Mio fratello, contro ogni mia aspettativa, mette giù la bottiglia che aveva appena preso e la va ad abbracciare.
N: cazzo, mi dispiace un sacco, non ne avevo idea.
E: anche per noi è stata un po' una sorpresa. Poco tempo fa si è sentito male ed oggi ha avuto i risultati di una visita.

Finito l'abbraccio Emma si asciuga le lacrime e mi guarda.
E: grazie, a tutti e due, davvero.
Io: figurati.
E: bene, ora vado - dice prendendo le chiavi.
Raccoglie le borse degli acquisti fatti ed io la accompagno alla porta.
Io: salutami la tua famiglia e scrivimi se hai bisogno.
Lei annuisce e dopo avermi riabbracciata, va verso la sua macchina.
Io chiudo la porta e vado in camera mia un po' sconvolta. Ero davvero distrutta da questa notizia.
N: cazzo, mi dispiace per Emma - mi dice mentre saliamo le scale.
Io: non dirlo a me.
Mi chiudo in camera e lui fa lo stesso.

(il giorno dopo)
Non sono uscita dalla mia stanza nemmeno per cenare, ho messo gli auricolari, ho ballato per ore e poi sono stata a disegnare cose a caso fino a tarda notte, avevo bisogno di sfogarmi.
Emma ieri mi ha scritto che oggi non sarebbe uscita perché voleva stare a casa... Posso immaginare.
Io: oggi fai qualcosa?
N: no niente.
Io allora decido di rimanere a casa, dopo compiti e faccende domestiche, che mio fratello ovviamente non osava fare, mi metto il costume, la crema solare e vado in giardino.
Mi metto su una sdraio ad occhi chiusi per prendere il sole e dopo poco sento che Nicola mi ha seguito.
Si mette sul lettino di fianco al mio e rimaniamo in silenzio per un bel po' di tempo.

Io: posso farti una domanda?
N: non so se ti risponderò però, l'ultima volta che hai detto così era una domanda strana. ..
Io: ti è mai piaciuta Emma? So che ora ti interessa un'altra ma volevo sapere nel passato.
N: beh... Una volta un po' mi piaceva, ma dopo poco lei mi ha detto ad una festa che le piaceva un tipo, allora ho capito che per lei ero un amico e niente di più.
Io: lo aveva fatto per farti ingelosire.
Nicola a quelle parole si alza di scatto dalla sdraio e mi fissa a occhi sbarrati.
N: sei seria?!
Io: tu le piacevi.
N: cazzo. Non ci credo.
Io: mi immagino quanto ci sarai rimasto male hahahahah.
N: non ridere, davvero io ci sono stato male.
Io: scusa - dico smettendo di ridere - comunque non illuderti che adesso sta con Andrea.
N: ma che cazzo dici, ovvio che non mi importa... Stavo solo ripensando a quel momento, ma ora nemmeno a me lei interessa.
Io: cambiando argomento... il giorno del ballo cosa pensi di fare con Margherita? Intendo prima della festa ovviamente...
N: credo che faremmo un giro.
Io: solo? Dovresti pensare più in grande, sii romantico!
N: ma cosa vuoi che faccia scusa?
Io: non so... Inventati tu, stupiscila!
N: scusa ed il tuo amico allora, che immagino ti abbia inviata alla fine, cosa farà?
Io: niente, beh non lo so... in realtà non ne abbiamo parlato, perché lui è via in questi giorni. Però sono sicura che mi sorprenderà.
N: non illuderti, noi ragazzi non pensiamo tanto a queste cose.
Io: se ti interessasse davvero qualcosa di lei, ti preoccuperesti anche di queste piccole cose.
Nicola non dice più niente, l'ho lasciato senza parole o forse sta già pensando a cosa potrebbe organizzare per stupire la sua ragazza.

Dopo un po' entro in acqua e mi faccio una nuotata, poi esco e torno a prendere il sole.
Io: guarda che ti stai scottando - dico lanciandogli la crema.
N: macché, mi sto abbrozzando... E anche più di te.
Io: vabbè, convinto te - dico chiudendo gli occhi.
Sono rimasta lì per molto tempo devo dire, di solito non amo prendere il sole, ma oggi mi sono rilassata, e inoltre mi piace il rapporto che sto instaurando con mio fratello,mi piace passare del tempo con lui, poi ora andiamo d'accordo e riusciamo a parlare seriamente.

Io: io vado dentro.
N: io arrivo fra un po' - mi risponde buttandosi in acqua.
Entro e mi faccio una doccia. Quanto è rilassante farsi la doccia dopo essere stati per ore sotto il sole cocente?
Mentre mi lavo di solito canto sempre, a squarciagola, ma questa volta non ero molto felice, quindi, accompagnata dalla mia Playlist "tristezza", sono rimasta in silenzio, ad ascoltare ed a pensare.
Quando esco dalla doccia vedo che...

MY LIFE IS A FILM - non solo sogni // Lopez brothers - Payton - Nick AustinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora