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Ant: perché stai con me?
Io: che?

Ant: nel senso, tu sei così bella, attraente, simpatica... Ed io invece sono solo...
Io: tu sei solo un figo della Madonna, primo, e, secondo, sei solo il primo ed unico ragazzo che mi ha fatto sentire veramente bella. Tu mi hai fatto amare come mi stanno le tute, mi ha aiutato a superare momenti difficili, mi hai fatto ridere e divertire e nessun altro ragazzo al mondo era riuscito a farmi stare come mi sento io ogni volta che mi stai vicino e te lo chiedo perfavore, non farmi più una domanda del genere, non dovresti nemmeno osare di essere titubante. Tu sei tutto per me, vorrei solo che tu potessi vedere quello che vedo io quando ti guardo.
Ant: e che cosa vedi?
Io: l'uomo dei miei sogni, la mia gioia, la mia salvezza... devo continuare?
Lui mi prende e mi mette fra lui ed il muro.
Ant: ma mi dici come facevi ad essere ancora single?
Io: nessun ragazzo evidentemente mi voleva al suo fianco.
Ant: che stupidi, non sanno cosa si son persi. Meglio per me.
Si catapulta sulla mia bocca, la sua lingua cerca di entrare ed io allora apro la bocca e lascio che mi travolga, dopodiché mi prende la gamba che esce dallo spacco del vestito ed io la alzo, appoggiandola al suo fianco, mentre lui tiene la mano premendo sulla mia coscia.

Abbandona le mie labbra ed inizia a baciare e leccarmi il collo, i nostri respiri si fanno più lenti e profondi, io gli metto le mani dietro la nuca e mentre lui mi spinge contro la parete è inutile dire che sentivo la sua erezione premuta contro di me, visto che ormai succedeva ogni volta che gli stavo vicina...
Ant: questo lo noteranno - dice riferendosi alla serie di succhiotti che mi aveva fatto nel lato del collo opposto di quello di ieri.
Io: andiamo a casa - dico prendendogli il viso fra le mani e dandogli un bacio a stampo - così non c'è pericolo che li vedano - gli do un altro bacio - voglio fartene ancora anche io... voglio toglierti questa camicia e... - continuo ad alternare una frase ad un bacio quando lui mi interrompe.
Ant: non sai quante cose vorrei farti io adesso - dice con un sorriso pervertito, mentre fa cadere lo sguardo per la seconda volta sul mio seno - e questo vestito poi... è bellissimo eh, non fraintendermi, ma è da tutta la sera che più ti guardo, più non vedo l'ora di spogliarti per poter baciare ogni fottutissimo centimetro del tuo corpo meraviglioso - continua sussurrandomi all'orecchio, mentre la sua mano sulla mia coscia sale fino alle mie mutandine.
Io: non vedo l'ora - dico mentre ripenso a quello che mi aveva detto Andrea prima, aveva ragione.
S

tava guardando me e stava effettivamente pensando a me.

Lui sorridente, mi prende per mano ed esce dalla stanza, torniamo tra le persone ed io mi metto i capelli per camuffare almeno un po' il rossore che si era moltiplicato.
Troviamo Emma ed Andrea che stanno ballando.
E: oh eccoli, finalmente...
And: dove siete stati?
Io: da nessuna parte, fatevi gli affari vostri - dico ridendo - adesso però noi vogliamo andare.
E: uuuu, di già? Vi annoiate così tanto qui al ballo?!
Ant: voi rimanete qui?
And: no, volevamo andare via anche noi in realtà, ma stavamo aspettando che tornaste per dirvelo.
Io: uuuu Emmaaa, andate di già? - dico per prenderla in giro - e cosa andate a fare??!
E: quello che stanno andando a fare tutte queste coppie - dice indicando un sacco di ragazzi che se ne stavano andando proprio in quel preciso istante - compreso tuo fratello e la biondina.
Io: se ne sono già andati?
And: sì, giusto poco fa.
Io: perfetto, allora possiamo andare.
Ant: ciao Emma.
Andrea viene da me e mi abbraccia.
And: ancora auguri Lisa.
Io: grazie.
And: grazie a te invece.
Io: e per cosa scusa?
And: per lui - dice riferendosi a suo fratello - non l'avevo mai visto così felice e preso per una ragazza e soprattutto non era un tipo serio prima di conoscere te. L'hai cambiato, in meglio ovviamente.
Io: allora devo ringraziare voi, che mi avete aiutata a quella festa, quando mi sono sentita male.
And: come potevo non aiutare una ragazza bella come te? Dopo tutto il tempo che ci avevi guardato ballare quasi con la bava di fuori poi... - mi prende in giro.
Io: daiii, non è vero che avevo la bava!
And: ah no vero, quelli eravamo noi, anzi, quello è Antonio quando ti guarda dal momento in cui hai provato questo vestito per la prima volta.
Io arrossisco e lui mi da un bacio sulla fronte.
Io: trattami bene la mia amica eh, che altrimenti te la dovrai vedere con me, non fare il furbo - dico scherzando in tono minaccioso, mentre gli punto un dito al petto.
E: e anche per te vale lo stesso signorinello - disse ad Antonio mentre usciamo tutti insieme ed andiamo verso le macchine.

Io: grazie della bella serata ragazzi, divertitevi!
E: divertitevi anche voi eh, ancora auguri tesoro!... Ah, aspetta! Non ti abbiamo dato il regalo!
Corre verso di me, nei limiti del possibile visti i tacchi, e tira fuori dalla pochette un pacchetto.
Io: Emma ma non serviva.
E: e invece sì che serviva, l'abbiamo scelto insieme - dice guardando Andrea mentre lui le mette un braccio sulle sue spalle.
Io: anche tu ne sei complice?
Lui annuisce e si mette a ridere.

Lo apro e tiro fuori un bracciale coi diamantini argentato davvero bellissimo.
Io: voi siete pazzi!
E: allora??
Io: lo adoro! Grazie grazie grazie! - dico saltando fra le loro braccia - vi voglio bene, grazie mille ancora.
E: guarda che anche tu puoi partecipare a questo abbraccio di gruppo eh! - dice ad Antonio che, senza farselo ripetere due volte, si unisce a noi.

*notifica del mio telefono*
Io: sono i miei genitori, scusate ma devo rispondere.
E: vai pure tranquilla.
Mi allontano e rispondo.
Io: pronto Mamma.
M: ciao tesoro, tanti auguri!!
Io: grazie mille. Come state?
M: io e papà stiamo bene ma non sai quanto vorremmo essere lì, ad abbracciare i nostri due cuccioli. Ci mancate tanto, spero che siate andati abbastanza d'accordo fino ad ora.
Io: anche noi sentiamo la vostra mancanza. Comunque io e Nick siamo stati bene, ce la caviamo.
M: mi fa piacere sentirtelo dire, per il resto come stai?
Io: bene dai, sono al ballo adesso.
M: che bello! E con chi sei andata? - mi chiede con voce curiosa.
Io: ehm... - non so se dirle che sono con un ragazzo.
M: come si chiama? come si chiama il tuo lui?
Ok. Mi aveva sgamata.
Io: ma come hai fatto a capirlo?
M: noi mamme abbiamo un sesto senso... Si sentiva dalla tua voce titubante. Comunque come si chiama?
Io: Antonio.
M: e com'è fatto? È più grande? Che colore ha i capelli? Viene in classe con te?
Io: no mamma, non siamo in classe insieme... È più grande, più alto, capelli scuri ricci e occhi marroni.
M: aww... Salutamelo e digli che lo voglio conoscere eh!
Io: mammaa! Non è il mio ragazzo!
M: non ancora...
Io: ok mamma ti devo lasciare che qui mi stanno aspettando.
M: ora chiamo Nick, un bacione grande amore mio, auguri ancora.

(dopo la telefonata)
Io: eccomi.
And: si è fatto tardi.
Ant: eh già - dice guardando il l'orologio.
E: ora andiamo state tranquilli!
Io e lei ci diamo un ultimo abbraccio e poi ci allontaniamo ma...

MY LIFE IS A FILM - non solo sogni // Lopez brothers - Payton - Nick AustinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora