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Emma mi guarda e mi fissa, come se stesse cercando di capire cosa mi fosse accaduto.
E: senti se è uno scherzo smettila, non è per niente divertente.
Io: non lo è, sul serio, devi aiutarmi a ricomporre i pezzi di questi ultimi minuti e non solo... Credo di non ricordare nemmeno quando sono arrivata qui - le dico impanicata.
E: tranquilla, non è poi così strano, c'è un sacco di gente che quando beve troppo si dimentica molte cose, possiamo provare a parlarne per provare a capire cosa ti è successo precisamente - mi sorride e mi stringe la mano.
Non mi ricordo di lei, ma so già che mi posso fidare, vedo che mi vuole bene e che vuole aiutarmi.
Io: grazie. Allora... prima domanda, perché siamo qui?
E: siamo ad una festa.
Io: che festa?
E: sul serio non ti ricordi? - mi chiede ridendo.
Io: no - le rispondo scuotendo la testa.
E: beh, è il mio compleanno.
Io la guardo con una faccia imbarazzatissima ma lei mi dice di non preoccuparmi.
E: tranquilla, prima me li hai fatti gli auguri.
Io: davvero? Qui alla festa? E poi sai dove sono andata o non ci siamo più viste?
E: in realtà me li hai fatti appena arrivata, eri qui con me, siamo state insieme per un bel po', poi però un ragazzo ci ha provato con te ed uno è venuto a parlare con me, quindi non ti ho più vista... A proposito, com'è andata con quel tipo?
Io: una ragazzo?! Io?! Ma se non mi ricordo niente! E te invece? Con chi sei stata? - le faccio una faccia ammiccante e le do una pacchetta sulla spalla.
E: si chiama Andrea, ma non è successo niente, siamo venuti qui in camera e proprio quando ci stavamo per baciare gli è suonato il telefono, lui ha voluto rispondere ed è andato via dicendo che fosse un'emergenza e che sarebbe tornato, per poi scomparire. È per questo che ero qui in un angolo, mi stavo auto rimproverando per esserci cascata di nuovo.
Io: stai scherzando spero!? Ti ha lasciata qui da sola?
E: no, purtroppo non scherzo, ha preferito rispondere... forse però era davvero un'emergenza. Comunque tu invece eri andata a ballare con Patrick, mi pare.
Io: non mi ricordo assolutamente niente... non ho neanche la minima idea di come sia fatto questo Patrick.
E: vabbè lasciamo stare, tu come stai adesso? Te la senti di uscire e fare un giro? Magari sta volta non ti lascio da sola però.
Io: si ecco grazie... facciamo un giro ma poi io torno qua, tu vai pure a festeggiare.
E: si certo, così quando dopo torno tu non sai neanche come ti chiami.
Io: vabbè andiamo dai - dico ridendo.
Mi alzo a fatica, ma non lo dico ad Emma perché altrimenti lei si sarebbe sicuramente sentita in dovere di rimanere qui con me, ma io non avevo intenzione di rovinarle la festa facendola stare rinchiusa in una stanza.
Usciamo e ci facciamo strada tra la folla, quando sentiamo delle grida e vediamo che un gruppo di ragazzi inizia a ballare.
Io, amo vedere le persone ballare, i ragazzi poi...
Le chiedo subito di fermarci per guardarli e lei accetta, però appena vede il gruppo di ballerini non sembra molto felice.
Io: tutto ok?
E: si si, vado a prendere da bere. Ferma qui, perfavore, non voglio ritrovarti fra un'altra ora.
Io: promesso, non mi muovo da qui, non c'è pericolo tranquilla.
Lei si allontana e mi guarda sorridendo, fino a quando non viene coperta tra gli altri mille volti.
Mi rigiro verso i ballerini e vedo questo trio di ragazzi.
Tutti e tre erano vestiti di nero, con uno stile pazzesco.
Appena parte la musica e cominciano a ballare, io rimango immobile a fissarli.

Questo fascino dei ballerini mi uccide ogni volta, anche se un ragazzo non è bellissimo, se è bravo a ballare, per me lo diventa automaticamente, infatti probabilmente avevo anche la bava. Sono davvero fenomenali tutti e tre, ma non riesco a togliere gli occhi di dosso da quello che sta al centro.
Ha i capelli castani col ciuffo che gli cade un po' davanti agli occhi, abbastanza alto e muscoloso... io ho un debole per questi ragazzi.
Mentre balla vedo che mi nota e mi fa l'occhiolino.
Ok, credo di morire, sono abbastanza sicura che l'abbia fatto a me quell'occhiolino stupendo.
Magari era parte della coreografia o forse era per la ragazza qui a fianco, che è anche più bella di me effettivamente, però in questo momento mi sento come in paradiso.

Cerco di guardare anche gli altri ballerini per non dare troppo a vedere il fatto che stessi sbavando per quello lì e noto che anche quello a sinistra mi sta guardando.
Lui ha i capelli corti, ricci, quasi neri e un sorriso davvero bellissimo, o almeno mi sembrava, ma... la vera domanda è: perché mi guardano entrambi? Ah no vero, sarà la ragazza qui vicina.
Io abbasso il viso, intimidita dai loro sguardi e mi sistemo i capelli dietro l'orecchio, proprio da tipica ragazza timida in imbarazzo.
Tempo tre secondi ed il mio sguardo si incrocia di nuovo con il ragazzo centrale, anche se adesso sono abbastanza convinta che stia guardando me.
Forse è auto convinzione, forse invece, fissa un punto a caso, che casualmente sono io, o forse, come spero vivamente, mi ha notata e non riesce a togliermi lo sguardo di dosso.
Ah no vero, quella che non riesce a togliere lo sguardo di dosso da qualcuno sono io, rapita dal suo fascino e dalle sue mosse.

È incredibile, sono bravi in Hiphop, Breakdance, freestyle... la perfezione insomma.
È così virile e sensuale allo stesso tempo, mi piace troppo.

Appena finiscono il loro pezzo, si spostano da un lato e lasciano lo spazio per gli altri che volevano esibirsi ma, mentre io cerco ancora i suoi occhi, vedo l'altro ragazzo che mi guarda e mi sorride.
Che carino, è così tenero, prima quando ballava era tutta
un'altra cosa, l'ho detto che è una specie di incantesimo. Da super figo che mi intimidiva col suo sguardo ballando, ora sembra un carinissimo ragazzo, dolce e super tenero.
Quando vedo di nuovo il tipo col ciuffo, faccio per avvicinarmi a lui e intanto vedo che mi squadra da lontano, dall'alto al basso, per poi sorridere e guardarmi di nuovo negli occhi. Ok, sono innamorata. Definitivamente.

Quando siamo a tre metri di distanza, lui si volta un secondo perché qualcuno lo chiama ed intanto un ragazzo mi passa davanti e mi viene addosso, facendomi perdere l'equilibrio e quindi cadere.
Di nuovo!?! Questa volta mi sono fatta davvero male, nessuno si accorge di me perché sono piccola in mezzo ad una folla di gente che si sta facendo gli affari suoi.
Non riesco a rialzarmi, cerco di appoggiarmi alla muretta della scalinata ma non ho le forze per tirarmi su...

MY LIFE IS A FILM - non solo sogni // Lopez brothers - Payton - Nick AustinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora