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Non riuscivo ad alzarmi, mi girava un sacco la testa; chiudo gli occhi e cerco di trovare l'equilibrio necessario per non cadere proprio distesa per terra.

L'unica mia speranza era che qualche buona persona, come le due ragazze di prima, mi notasse e decidesse di aiutarmi.
Per mia fortuna, sento un mano appoggiarsi sulla mia spalla ed allora apro gli occhi per vedere chi fosse. Molto meglio delle due ragazze, era il ballerino riccio, che mi guardava preoccupato.
X: ehi, cosa succede?
Io: non mi sento bene, ma non ho neanche le forze per alzarmi.
X: vieni, ti aiuto io.
Mi fa mettere un braccio sulle sue spalle, dietro la testa, e lui mi prende con un braccio per i fianchi.
Questa situazione non era delle migliori sicuramente, viste le mie condizioni, ma non era neanche così male devo dire.
Iniziamo a farci spazio tra le persone, che neanche si erano accorte di me, ma io non riesco ad andare avanti, mi sento quasi svenire. Lui si accorge che sto per cadere, allora urla qualcosa che non ho capito, stranamente, e vedo arrivare subito di corsa l'altro ragazzo. Si parlano per un attimo ed il tipo col ciuffo, che era appena arrivato, mi dice che mi avrebbero portato in un posto più tranquillo e silenzioso.
Non appena finisce di parlare, si piega e mi prende in braccio a mo' di principessa.

Io penso solo a quanto me lo sarei potuto godere se non fossi stata così male; l'unica cosa che mi ricordo è che ho appoggiato la testa alla sua spalla ed ho sentito il suo profumo che, nonostante il sudore dovuto al balletto appena finito, era ancora fantastico. Lui continuava a parlarmi per cercare di tenermi sveglia, io annuivo ma senza capire veramente e, mentre l'altro ragazzo ci faceva strada tra il via vai di persone, mi sentivo tutti gli sguardi delle ragazze intorno a noi... Chissà cosa pensavano, forse che noi stavamo andando a... Beh tranquille, non stiamo facendo niente, non so nemmeno i loro nomi!

Quando arriviamo vicino alla stanza dove ero stata prima faccio un cenno di andare lì e così lui entra e mi fa scendere dolcemente sul letto, dopo che il fratello aveva tolto i cuscini di troppo, per poi rimboccarmi le coperte e rimanere a guardarmi.
Tutti e due mi guardavano. Uno seduto a destra e uno alla mia sinistra. Inquietante ma piacevole, mi sentivo protetta ed osservata.
X: ehi, va meglio?
Io: si dai, grazie... Ma voi chi siete?

Dopo tutto ciò, non l'ho ancora detto ma anche loro avevano un viso molto familiare... Mi pareva di conoscerli.
Io: non è che siamo amici? Perché ho già fatto una figuraccia prima visto che non mi ricordo niente...
Loro due si guardano e poi il parla quello riccio.
X: no, non mi pare di conoscerti, io mi chiamo - lo interrompe l'altro - lui si chiama Antonio e io Andrea. Tu invece?
Io: io mi chiamo Lisa. Siete sicuri che non ci siamo già visti da qualche parte? Avete un viso così familiare...
Loro si guardano di nuovo e fanno cenno di no con la testa.
Vabbè, menomale, non ho fatto un'altra figura di merda,penso tra me e me.

Rimaniamo lì per un po', chiacchieriamo (io li ascolto più che altro, visto che non avevo molte forze per parlare), continuo a pensare di averli già visti e, non so con quale coraggio, gli chiedo se avessero voglia di farmi vedere qualche passo di danza.
Loro sorridono, si alzano dla letto e cominciano a ballare.
Io rimango a guardarli con la bocca aperta e, molto probabilmente, gli occhi a cuore.
Io: Wow, ma siete davvero bravissimi.
And: grazie.

Ant: vado un attimo in bagno.
Andrea si siede di fianco a me e ci guardiamo per qualche istante.
And: hai il tuo telefono qui?
Io: sì, perché?
And: così posso salvarci il mio numero.
Devo ammettere che non mi dispiaceva come idea e così, dopo avergli fatto un sorriso, glielo passo, lui digita il numero e poi si avvicina a me per fare la foto da mettere come suo profilo.
Mentre ci stiamo scattando il selfie entra in camera Emma.
Stava per dire qualcosa ma non fa in tempo ad emettere nessun suono perché rimane fissa a guardarci.
Mi guarda come se fosse stupita, ma poi la sua espressione si trasforma in delusa ed arrabbiata, ma io non capisco cos'abbia.
La guardo con fare interrogativo, per chiederle cosa avesse ma niente, rimane immobile.
E: sei seria Lisa?
Sono veramente confusa. Cosa ho fatto? Forse intende che avrei dovuto aspettarla fuori?
E: io sono la fuori che ti cerco disperata e tu sei qui con lui??
Io guardo Andrea per vedere la sua reazione, visto che io non stavo capendo, e vedo che abbassa lo sguardo... solo allora mi si accende la lampadina: Andrea era il tipo di cui mi parlava prima Emma, poi quando ha visto i ballerini ha reagito in modo strano... È lui il ragazzo che ha quasi baciato. Beh, devo complimentarmi com lei per la scelta anche se, così a primo impatto, mi sembra un po' un Don Giovanni visto che ci ha provato spudoratamente anche con me.
No, forse è solo gentile ed io mi sto facendo 1000 film mentali? Può anche darsi, lo faccio spesso.
Io: Emma scusa, non è come sembra, so che dovevo rimanere là ferma ma - mi interrompe.
E: ma fartela con lui di nascosto era meglio no?
Prima che potessi dire qualsiasi cosa, nel momento meno opportuno, torna Antonio dal bagno.
Ant: eccomi, dove eravamo rimasti?
Emma lo guarda con gli occhi ormai fuori dalle orbite, si rigira verso di me ed inizia ad aggredirmi.
E: ah! Non te ne bastava uno, ben due tipi devi avere?!
Io: mi lasci spiegare perfavore?
E: cosa dovresti spiegarmi? Che sei falsa e che sei una poco di buono? E che non ti bastava farti Patrick?
Io: stai veramente esagerando.
Spero che fosse ubriaca e queste cose non le pensasse davvero, però  continuava ad avvicinarsi e ad alzare il volume, urlando contro di me.
E: io ti corro dietro alla mia festa quando dovrei stare fuori a divertirmi, ti racconto del ragazzo che mi piace e tu te ne freghi così? Che cosa ti è preso?
Io:...
E: rispondi cazzo! Dimmi che cazzo ci fai qui!
Non faccio in tempo a rispondere che Andrea si alza in piedi, fa un passo verso di lei, rimanendo a 15 cm dalla sua faccia e le risponde, abbastanza arrabbiato direi.
A: STA MALE CAZZO! Datti una calmata che la fai solo peggiorare. Non è successo un cazzo tra noi, non dire cazzate, con mio fratello qui?? Lei è stata spinta in mezzo alla gente e non riusciva più ad alzarsi quindi noi l'abbiamo aiutata e lei ci ha detto di portarla qui, perché evidentemente sapeva che l'avresti trovata, ma vista la situazione, ovviamente era meglio stare là che qui con te ora.
Emma rimane zittita e abbassa lo sguardo, un po' si vergogna di quello che ha detto, si avvicina a me e mi abbraccia.
E: è colpa mia scusa, non dovevo lasciarti di nuovo da sola.
Io: non importa, loro mi hanno aiutato.
E: grazie ragazzi e scusatemi davvero per quello che ho detto. Tu ora come stai?
Io: credo che dovrei dormire, meglio se non esco più.
E: rimango qui con te.
Io: non esiste, tu vai a divertirti.
E: ehi, non dicevo sul serio, preferirei stare qui due ore vicino a te mentre dormi, piuttosto che un'ora là senza di te. Non c'è nessuno, a questa festa, con cui starei un secondo solo, sapendo che tu sei qui da sola. Almeno fino a quando ti sei addormentata sto qui e poi ogni tanto tornerò a controllarti.
Mi abbraccia e, mentre mi stringe forte, io mi sento molto meglio.
Io: ragazzi, dopo portatevela via eh.
Loro mi sorridono ed annuiscono.
Chiudo gli occhi e mi addormento abbastanza velocemente.

MY LIFE IS A FILM - non solo sogni // Lopez brothers - Payton - Nick AustinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora