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"Sunshine, mi dispiace se oggi ti ho vomitato sulle scarpe, non sono proprio riuscito ad arrivare in bagno. Tu però non ti sei scomposto più di tanto, mi hai detto:'non ti preoccupare, tanto queste scarpe non mi piacevano più'. Ti adoro perché sei sempre generoso e non ti arrabbi mai, quando non ci sarò più tutto ciò che ora è mio voglio che sia tuo, soprattutto la mia prima chitarra, te la ricordi? Me l'hai regalata al mio undicesimo compleanno, spendendo tutti i tuoi risparmi. L'ho conservata gelosamente in garage, è protetta nella sua custodia, chiedila a mio padre e prendila, sopra ci sono scritte ancora le nostre iniziali. Fai ciò che vuoi delle cose che troverai in camera mia, le cose che servono tienile, le altre puoi anche buttarle. Mi fido di te e voglio che tu stia bene anche senza di me. Quando sarai alla Stanford o a qualsiasi altro college a Los Angeles o in qualsiasi altra parte della California, puoi comprare una di quelle felpe bellissime con il logo dell'università e indossarle per me?. Mi sarebbe piaciuto tanto averne una anche adesso che non potrò più andare al college mi immagino come sarebbe stato. Quando sto male e il dolore diventa insopportabile chiudo gli occhi e mi vedo a camminare per il campus, passando da una lezione all'altra con indosso una di quelle felpe, mentre aspetto te che finisci le tue lezioni sul tuo amato universo. Mi hai insegnato cosi tanto sulle stelle e sui pianeti. Abbiamo passato le nottate stesi sulla collinetta nel nostro posto speciale oppure sul tetto di casa mia con te che mi indicavi le costellazioni e i pianeti visibili e con mia mamma che ci urlava di scendere perché secondo lei era troppo pericoloso e le nostre risate di sottofondo. Ci divertivamo con poco e anche se non andavamo alle feste più esclusive e non ci ubriacavamo, eravamo felici e soprattutto insieme. Vorrei che tutto questo non finisse mai, ma purtroppo non si può. So che in questi video ho un tono malinconico e sto sempre a rivangare il passato ma ne approfitto perché sono solo e posso parlare liberamente, tanto quando vedrai questi video io non ci sarò più e tu non potrai rimproverarmi. Ti lascerò delle cose da fare così non potrai crogiolarti nel dolore e non sentirai troppo la mia mancanza. La prima cosa da fare è restare vivo. Devi vivere Louis! Ti conosco e so quale sarà il primo pensiero che ti passerà per la testa, non farlo per favore, non permettere al dolore di sopraffarti. Poi come ti ho già detto, ridi, scopri il mondo, viaggia e ama, ama tanto. Prenditi sempre cura di Gustav, te lo ripeterò ad ogni video e poi.. cosa importante, quando avrai un figlio chiamalo come me. Ti sembro forse presuntuoso? Eh beh lo so, ma d'altronde il mio nome è così bello che non può andare perduto. Se invece il tuo primo figlio sarà una bambina la chiamerai Sunny, come abbiamo sempre detto. Ricordi cosa dicevamo? Io Sun, tu Sunshine e lei Sunny, doveva essere una cosa simpatica e invece quando succederà io non ci sarò, ma dovunque andrà la mia anima, ti prometto che veglierò su di te e sui figli che avrai. Io non ho mai fatto l'amore e mi dispiace non aver mai provato una cosa così bella, tu non aver paura e quando accadrà viviti il momento, poi però raccontami tutto, ti sentirò e in qualche modo saprai che io ci sarò. Non ti lascerò mai solo, sei il mio piccolo Sunshine e ti proteggerò anche da lontano, anche quando ti sembrerà che non ci sarò più. Ti sembrerò ripetitivo adesso ma sono morto e posso permettermi di esserlo. Si è vero, tecnicamente mentre sto facendo questo video non sono ancora morto ma lo sarò quando lo  guarderai. Non storcere il naso, oltre che ripetititvo sono anche lugubre lo so, ma sono tutte cose necessarie che devo dirti per farti guardare in faccia la realtà e per farti capire che anche se non sarò più con te e non ci vedremo mai più, io non ti dimenticherò mai e diventerò un minuscolo pezzettino invisibile che sarà sempre nel tuo cuore. Ricordati di guardare le stelle e sorridi quando ne vedrai una brillare più delle altre. Ti voglio bene Sunshine".
"Lou". La porta della sua camera si apre e il sorriso di Niall lo accoglie. Louis spegne il pc, lo nasconde sotto al letto e poi accoglie il suo migliore amico fra le braccia.
"Sei venuto!"
"Stupido, certo che sono venuto, avevi dubbi?".
"No, è solo che da quando te ne sei andato le cose qui sono molto cambiate. Io mi sono sentito cosi solo e non ce l'ho fatta, h ho pensato di morire per non sentire più dolore"
"Louis mi stai facendo sentire davvero tanto in colpa, ti ho detto che non è dipeso da me se sono dovuto andare via e lo sai, cosa avrei potuto fare?".
"Uhm.. niente, hai ragione. Scusa N, non voglio litigare con te"
"Nemmeno io voglio litigare con te, dovresti solo smetterla di parlare del passato. Importa solo che adesso sono qui"
"È vero!. Quando uscirò da questo posto faremo tante cose, potremo divertirci come facevamo prima della tua partenza e tornerai a scuola con me!"
"Lou, non tornerò più a scuola con te, mi dispiace"
"Cosa?!. Perché?"
"Perché i miei mi hanno cambiato scuola, ma non temere, ci vedremo lo stesso". Occhi blu annuisce più tranquillo e sospira accoccolandosi a Niall.

***

"Ciao Lou!"
"Ciao Harry!. Sei tornato davvero!"
"Beh si, non vedevo l'ora di tornare in realtà, così ti faccio compagnia. Ho portato dei giochi da tavola e dei disegni da colorare, Liam mi ha detto che li adori e ti rilassano. Ah, a proposito, Liam ha anche detto che non devi preoccuparti per Gustav, ci pensa lui. Se non è venuto a trovarti oggi è proprio perché è andato a casa tua adesso a prendere il cagnolino, se ne occuperà lui e lo porterà a casa sua".
"Grazie per i disegni, Liam ha ragione, mi rilassano molto, mi piacciono quelli che raffigurano le stelle e i pianeti. Sono così contento che Gustav stia bene e c'è qualcuno che si occupa di lui"
"Ti piacciono le stelle?"
"Si, mi piacciono le stelle e la scienza, io voglio diventare un astronomo. sai chi sono gli astronomi? Sono gli scienziati che si occupano dello studio dei corpi e dei fenomeni esterni all'atmosfera terrestre".
"Sai che piace anche a me la scienza?. Non mi occupo di stelle ma di scienza pura, chimica, fisica, le provette per capirci. Oltre al football è la mia passione".
"Wow che bello!. A me non piace lo sport, sono una frana in palestra e a scuola mi prendono tutti in giro, beh lo sai"
"Non pensare più a quelli che ti prendono in giro, sono solo una massa di idioti". Louis annuisce e per un po' non parla più
"Che c'è, Louis? Ti vedo strano oggi"
"Sono triste perché il mio migliore amico è appena tornato a vivere qui a Londra e pensavo che potesse essere  tutto come prima e invece mi ha detto che non tornerà più a scuola con me perché i suoi genitori lo hanno iscritto ad un'altra scuola"
"Hai un migliore amico che era partito?"
"Si! Niall, veniva nella nostra scuola, ti ricordi?". Harry ci pensa qualche secondo e poi annuisce
"Si come no! Il ragazzino irlandese simpatico e sorridente con tutti"
"Si, lui è il mio amico Niall!. È proprio come hai detto tu, lui è molto simpatico e mi fa ridere". Harry non ascolta più ciò che dice Louis, sta pensando ad altro e la sua mente è ormai altrove.
"Harry, che c'è?"
"Niente, io.. devo andare Louis, ci vediamo domani. Ti lascio le cose che ti ho portato e domani mi farai vedere i risultati dei tuoi disegni". Il riccio saluta Louis con la mano e scappa dalla clinica facendo subito partire una chiamata.

Ricordati di guardare le stelle ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora