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"Hazzie!. Auguri!!". Louis si butta fra le braccia del suo ragazzo appena arriva davanti scuola.
"Amore mio, eccoti!. Grazie, piccolo!".
"Adesso hai 19 anni! Sei un uomo!. Mi vuoi lo stesso?. Io sono sempre bambino". Harry ride e gli bacia le labbra. In questo primo mese passato insieme a Louis ha imparato che ogni piccola gioia va condivisa insieme, che ogni piccolo pezzo di pizza, di pollo o cibo in generale che Louis mangia va incoraggiato, che ogni piccolo grammo che ingrassa é una conquista e ogni taglio che sbiadisce dalle sue braccia una vittoria. Quello che pensava Harry, quando il mese scorso ha deciso di provare a costruire qualcosa con il ragazzino dagli occhi blu, si è rivelato assolutamente vero. Stanno davvero crescendo insieme giorno dopo giorno. Harry hai imparato a condividere le sue giornate e il suo tempo libero con qualcuno che non sia Liam e Zayn, ha imparato che la sera preferisce rimanere a casa a coccolare Louis sul divano piuttosto che sfidare i suoi amici alla Play. Ha capito che oltre al football e agli allenamenti con la squadra della scuola c'è molto altro è che a questi preferisce di gran lunga passare il pomeriggio in giro con il suo dolce ragazzo. Ha imparato a memorizzare alcuni nomi di stelle e costellazioni e ad individuare con il telescopio le giuste coordinate per guardare la costellazione di Andromeda.
Ogni traguardo di Louis è anche il suo, cosi come ogni preoccupazione e ogni ansia. Harry cerca sempre di tranquillizzarlo soprattutto quando avvengono i suoi momenti no, anche se succedono sempre meno visto che la terapia con la psicologa va sempre meglio e sta ottenendo grandi risultati. L'unica cosa sulla quale Louis non migliora è, come prevedibile, la mancanza di Niall. Non c'è giorno in cui il ragazzo non parli del suo migliore amico o non gli scriva una lettera. Va spesso anche al cimitero ma sempre da solo, questa è l'unica cosa che non condivide con Harry. Ogni volta che pensa a Niall però adesso non piange più, sorride e onora tutti i regali che l'amico gli ha fatto, cosa molto positiva secondo la sua dottoressa e anche tutti quelli che gli vogliono bene. Infatti sta prendendo la patente e sta anche frequentando il corso di chitarra, se prima rifiutava tutte le cose che l'amico gli aveva lasciato, adesso è fiero di condividerle e mostrarle a tutti.
"Magari fossi bambino Lou, sei fin troppo intelligente e maturo, talmente tanto che mi sento stupido accanto a te". Louis ridacchia e lo bacia di nuovo prima di entrare a scuola.
"Ti accompagno in classe?"
"No, uhm.. non vado in classe, devo andare dal preside". Harry alza il sopracciglio non sapendo niente di ciò
"Dal preside? Che mi sono perso?"
"Si, devo andare dal preside per stabilire quando devo fare l'esame del mio anno". Un mese fa Louis effettivamente è andato a parlare con il preside insieme a Maura e Bobby e il signor Clark è stato più che felice a dirgli che secondo lui dovrebbe davvero provare a superare l'esame del suo anno e poi l'esame dell'ultimo anno e diplomarsi a giugno insieme a Harry e ai suoi amici.
"Ancora non mi spiego cosa aspettano a fartelo fare, se perdono tempo come farai a sostenere l'esame finale a giugno?"
"Hai paura che non riesca a diplomarmi con te?"
"Certo!. Abbiamo la fortuna di poter stare nella stessa università, stesso anno, e magari stesso dormitorio". Harry ammicca e Louis arrossisce
"Stupido!. Voglio stare in dormitorio con Liam, non con te".
"Ma come!".
"Dai Harry!. Niall vorrebbe così!. Devo farmi desiderare altimenti non mi guarderai più come lui guardava la pizza".
"Se lo voleva Niall lo accetto!". Louis sorride a 32 denti e lo bacia.
"Sei bravissimo!. Ti voglio molto bene!. Ci vediamo a mensa". Harry gli ruba un altro bacio e poi lo lascia andare. Louis si dirige dal preside con lo zaino stretto al petto e tanta ansia. Bussa e il signor Clark lo fa subito entrare.
"Louis! Eccoti!"
"Salve signor Clark, sono scappato da Harry. Gli ho detto una bugia". Louis non riesce a non essere sempre sincero, in qualsiasi occasione e con chiunque e questa sua dote è apprezzata soprattutto dal preside che ha preso davvero tanto a cuore la storia del ragazzo.
"L'hai fatto a fin di bene, vedrai che quando gli racconterai la verità sarà solo che felice". Dall'occhiolino che il preside gli lascia capisce tutto e deve sedersi perché le gambe gli tremano.
"N non ci posso credere!. È andato bene?"
"Benissimo Lou, non avevo dubbi. Hai fatto il massimo del punteggio, ecco leggi, un'altra copia l'ho subito inviata alla Stanford". Louis ha in mano il risultato dell'esame che ha fatto tre giorni prima. Di norma questo esame viene fatto da tutti gli studenti alla fine del penultimo anno di scuola, quindi Louis avrebbe dovuto farlo a giugno, ma visto che lui ha un quoziente intellettivo di 130 é una specie di superdotato e la Stanford university ha chiesto di fargli saltare un anno, cosa che si può fare in casi come il suo. Così adesso Louis si trova a dover fare due anni in uno. Da domani inizierà a seguire le lezioni del quinto anno e dovrà mettersi al pari con le interrogazioni e i test che gli altri studenti hanno già fatto durante l'anno e se riuscirà nel suo intento, a giugno potrà fare l'esame finale e diplomarsi con Harry, Liam e Zayn guadagnando effettivamente un anno.
"I io n non ci posso credere!. È u un sogno!"
"Non è un sogno, te lo meriti ed è la tua rivincita"
"Mi hanno sempre preso in giro perché ero strano e silenzioso e sembravo stare in un mondo tutto mio"
"Invece sei semplicemente più intelligente della media e a te non interessano le cose che interessano agli altri. Dovevamo fare qualcosa quando abbiamo ricevuto il risultato del test sul quoziente intellettivo. Ci sono scuole per persone dotate come te, non abbiamo abbastanza messo in luce il tuo potenziale. Alla Stanford invece potrai farlo e sappi che io e tutti gli altri professori ti aiuteremo. Ognuno dei tuoi insegnati ti ha preparato il programma dell'ultimo anno che dovrai studiare a seconda dei corsi che hai scelto. Siamo a febbraio, mancano meno di 4 mesi al diploma. Pensi di farcela?. Riuscirai a metterti in pari con i voti, i compiti e in più a studiare per il test finale per ottenere il diploma?". Il preside gli passa anche il programma delle materie e Louis annuisce.
"Ce la farò signor Clark. Sono riuscito a preparare il test del penultimo anno in un mese, ce la farò".
"Louis, potrai assentarti da scuola per rimanere a casa e studiare, non terrò conto delle assenze. Per me e per la scuola è un onore avere uno studente come te, quindi farò di tutto per metterti a tuo agio e per agevolarti nello studio"
"Grazie mille signor Clark!. Onorerò la scuola a Stanford e mi farò valere. Le prometto che già in settimana farò qualche compito in classe che devo recuperare".
"Ne sono sicuro Louis".
"Adesso potrei andare via? Ho bisogno di assentarmi. Domani le porterò la giustifica dei miei genitori affidatari"
"Certo vai, vai pure a studiare. Non hai bisogno della giustifica. Sei giustificato da me".
"Uhm.. io non so dire le bugie e non voglio dirle mai. Non vado a studiare  adesso ho bisogno di andare dal mio migliore amico Niall, al cimitero. Lui è stato il primo e il solo a credere in me, a spingermi a lottare e a non mollare. Se sto per andare in America e per realizzare i miei sogni è solo merito suo. Lui è la prima persona alla quale voglio dirlo".
"Louis, Niall sarebbe orgoglioso di te. Goditi questo giorno, te lo meriti. Vai pure, ci vediamo domani". Louis vorrebbe abbracciare il preside ma per soggezione e rispetto non lo fa. Lo ringrazia con un sorriso ed esce dal suo ufficio. Manda poi un messaggio ad Harry dicendogli che è andato via da scuola e che non deve preoccuparsi se non lo troverá a mensa e che gli spiegherà tutto dopo.
Louis adesso ha solo una cosa in testa, vuole andare a trovare il suo migliore amico al cimitero e renderlo partecipe dei suoi successi.
"É tutto merito tuo Sun. Ti dedicherò ogni mia vittoria".

Ricordati di guardare le stelle ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora