"Grazie dottoresa!! Grazie davvero!"
"Signora Horan, non deve ringraziarmi. Io voglio solo il bene di Louis e so per certo che stando con la sua famiglia il ragazzino non riuscirà mai a guarire e non possiamo permetterci di perdere i progressi fatti".
"Grazie davvero, se mio figlio prima di morire ha scelto lei per aiutare Louis, vuol dire che si fidava di lei"
"Io ho parlato con Niall al telefono tante volte, ci siamo scambiati email e messaggi e posso solo farle i complimenti per come lei e suo marito avete cresciuto vostro figlio. Era una persona speciale e mi ha pregato di prendermi cura di Louis e di aiutarlo a brillare come il raggio di sole che è". Maura si commuove e abbraccia la psicologa di Louis, grazie a lei il ragazzo può tornare a casa Horan. La donna, chiamata da Robin, ha avuto un colloquio con Louis e ha assolutamente vietato al ragazzino di continuare a stare in casa con la sua famiglia. Secondo lei, Louis perderà presto tutti i progressi fatti se continuerà a rimanere in quella casa e ripiomberá nella depressione totale, in cui era fino a poco tempo fa. Ha portato la sua perizia e la relazione scritta ai servizi sociali e in commissariato e tutti si sono dovuti arrendere alla realtà dei fatti. Il ragazzino rimarrà affidato agli Horan fino alla sentenza definitiva del giudice che dopo un'attenta analisi disporrà se Louis sarà a tutti gli effetti figlio adottivo di Bobby e Maura oppure se dovrà tornare a vivere con la sua famiglia biologica.
"Abbiamo fatto bene a non dire niente a Louis per non illuderlo, c'era comunque il pericolo che gli assistenti sociali non avrebbero accettato la mia valutazione. Adesso però è tutto risolto e può andare a prendere Louis tranquillamente, signora Horan". Maura ringrazia per l'ennesima volta la dottoressa e insieme a Bobby si mette in macchina per andare a riprendersi Louis. Il ragazzino non sa niente della valutazione che la sua terapeuta ha fatto e non sa che gli assistenti sociali hanno accettato le parole della donna e hanno capito che la cosa migliore per lui è proprio quella di tornare a vivere con gli Horan. Nessuno gli ha detto niente per non rischiare di illuderlo, adesso invece sarà una bellissima sorpresa per il dolce ragazzino che ha solo bisogno di essere amato e compreso.***
"Menomale che sei arrivato, Haz!!". Louis si butta addosso ad Harry appena il riccio mette piede nella sua camera da letto. Il ragazzino è in un mare di lacrime, ha le braccia piene di sangue, con ancora i segni visibili dei tagli e ha una guancia rossa.
"Louis!!. Che hai combinato?". Harry lo prende per i fianchi e lo allontana da lui per guardarlo meglio, vuole capire cos'è successo durante la sua breve assenza.
"S sono c cattivi H Hazzie.. t tanto cattivi con me. Guarda". Louis indica il letto e Harry solo adesso si accorge dei cagnolini nascosti sotto e della chitarra di Niall gettata malamente a terra, spezzata e ormai inutilizzabile.
"Mi hanno rotto la chitarra di Niall per dispetto!. Dopo che tu sei andato via per andare a casa tua a prendere il cambio, io sono rimasto in camera a giocare con Gustav e Gregor ed ero tranquillo. Poi i cagnolini hanno iniziato ad abbaiare perché erano felici dei giochi che stavamo facendo e questo ha infastidito le mie sorelle. Sono venute in camera e hanno urlato di smetterla, io non le ho dato retta e loro hanno preso la chitarra di Niall e l'hanno scaraventata contro i cani. Gustav e Gregor si sono nascosti sotto al letto e io non sono riuscito a salvare la chitarra. Era di Niall, la sua prima chitarra, gliel'avevo regalata io al suo compleanno degli 11 anni. N non.. a adesso n non p potrò più suonarla!!"
"Che hai fatto alle braccia e al viso?"
"Uhm.. alle braccia mi sono ferito io.. il.. il dolore era troppo forte, tu non c'eri e l'unica cosa che mi è passata per la mente è stata quella di tagliarmi, so fare solo questo Haz, sono inutile e mi sento uno schifo. Sono una delusione per te e per tutti voi. Il viso invece è stata mia mamma, mi ha dato uno schiaffo perché io non smettevo di urlare e disperarmi per la chitarra. Non mi vogliono bene Haz, mi odiano e non so perché vogliono tenermi qui con loro. Non voglio più starci qui!!. Chiama tuo padre, ti prego. Sono io che stavolta voglio sporgere denuncia!!." Harry è incapace di dire qualcosa, così stringe Louis a se, lo fa calmare, sedere sul letto e gli medica le braccia dopo aver preso tutto il necessario in bagno.
"Sai cosa facciamo adesso?. Con calma prepari la tua roba, prendiamo i cagnolini e andiamo via. Recuperiamo il telescopio e andiamo a rilassarci nel posto tuo e di Niall, dopo aver preso del buon cibo d'asporto. Che ne dici amore?". Louis lo guarda senza capire
"Hazzie non posso prendere la mia roba, chiameranno i servizi sociali e finirò nei guai". Harry sorride e gli bacia le labbra
"No amore mio, nei guai ci finiranno loro se ti costringeranno ancora a stare qui. É finita Lou, puoi tornare da Maura e Bobby e fino alla sentenza definitiva del giudice saranno loro i tuoi tutori legali". Louis non può credere alle parole di Harry e vuole essere sicuro di aver capito bene.
"Dici sul serio? Non mi prendi in giro?"
"Non ti prenderei mai in giro su una cosa del genere amore. La tua terapeuta ha parlato con i servizi sociali e ha stilato una specie di relazione secondo la quale quest'ambiente non ti fa bene. Mio padre, alla luce di ciò, è riuscito a far invalidare la denuncia nei confronti di Maura e Bobby e quindi gli assistenti sociali hanno disposto che per te è più salutare e giusto rimanere con gli Horan, almeno fino a quando il giudice, dopo essersi letto gli atti e aver ascoltato te, Maura, Bobby e la tua famiglia, prenderà la sua decisione". Louis stavolta urla di gioia e bacia Harry
"Quindi posso venire in America con te!?"
"Si che puoi, amore. Vedrai che da adesso in poi andrà tutto bene e sarai felice e ci costruiremo il nostro futuro insieme".
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Ricordati di guardare le stelle ❀ L.S
FanfictionLouis ha 16 anni, un'intelligenza fuori dal comune e proprio per il suo essere 'strano' viene preso di mira dai bulli della scuola. Ha tanti problemi e tante insicurezze che aumentano quando perde l'unica persona che credeva in lui. capitoli di cir...