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Rientrare a casa dopo la discussione furiosa al ristorante è stato più facile di quanto immaginassi. Papà è partito per  Berlino. Mamma non l'ho nemmeno incontrata.
"Ma com'è il nuovo ragazzo di Daf?"
Guardo Ethan e sbuffo una risata.
"L'hai visto." rispondo disinteressata all'argomento ma decisamente più concentrata sul piatto di pasta sotto il mio naso.
"Sì, però intendo dire.. Da dove arriva, come si chiama, quanti anni ha, è simpatico."
"Vuoi anche il passaporto?" aggiungo con la bocca piena.
"Beh se ce l'ha, perché no." ride e mi stuzzica il ginocchio da sotto il tavolo con la gamba.
"Nervosa?" chiede poi.
"Per un concerto?" sbuffo un'altra risata "No."
"Sei tutta un brividino però."
"Falso."
"Se lo dici tu."
Lo guardo in cagnesco e addento l'ultima forchettata di carboidrati al pomodoro. Che bontà.
"Allora com'è questo Edward? Oltre ad essere bello." insiste il biondo davanti me.
"Che palle Ethan." sbuffo "È del Regno Unito, si è trasferito l'anno scorso non so ancora come mai. Non abbiamo nessuna classe in comune quindi non l'avevo mai visto ma Jack dice che hanno storia insieme. Sembra simpatico, non ci ho parlato molto."
"Uh okay. E a Daf piace molto?"
Alzo lo sguardo su di lui sgranando leggermente gli occhi chiari.
"Non dirmelo." lo minaccio con l'indice alzato "Ti interessa Daffodil?!" esclamo.
"Noooo!" si difende alzando la voce "Stavo solo chiedendo."
"No Ethan ti prego, la mia migliore amica no." mugugno "Ti prego."
"Ma non mi interessa Daf! Non è vero! Anzi, ho anche una mezza cosa a St Louis con una. Era per farti parlare. Non parliamo da sei mesi e dopo la discussione al ristorante con mamma e papà sei stata piuttosto silenziosa."
Mi alzo e raccolgo i piatti sporchi riponendoli nella lavastoviglie. Mi verso un altro bicchiere di acqua e lo bevo d'un sorso. Ethan aspetta in silenzio, gli occhi blu su di me.
"Lo so, mi dispiace. Non ce l'ho con te. Sto rimuginando sull'accaduto." ammetto "E comunque non lo so. Sai com'è Daf. Si fissa ma non si sbilancia sui sentimenti. Non so nemmeno se stiano insieme seriamente."
"E tu?" azzarda.
"Io cosa?" raccolgo anche i bicchieri e le posate.
"Ti interessa qualcuno?"
Chiudo l'elettrodomestico dietro di me e mi ci appoggio sopra.
"No, non proprio." scrollo il viso "Sono in ritardo ora. Domani mi racconti della ragazza di St Louis."
"Uhm-uhm." mormora afferrando un pacco di biscotti dalla dispensa "Divertiti al concerto. Non fare video."
"Sarà fatto." sorrido e gli stampo un bacio sulla guancia velata da un leggero strato di barba chiara "A dopo."
"Fate i bravi." aggiunge.
Sparisco nella mia camera e lui nella sua.  Indosso una gonna di jeans abbinata ad un top chiaro, sneakers ai piedi che cerco di infilare con scarsi risultati mentre mi lavo i denti.
Prendo la borsa? Sussurro tra me e me. Non ce n'è bisogno. Qualche spiccio infilato tra il telefono e la cover insieme al documento mi sembra più che abbastanza. Per altre cose superflue ci avrà pensato Jackson. Annuisco vigorosamente anche se sono da sola e mi specchio davanti all'armadio. Mi sistemo i capelli alla meno peggio e aggiusto la gonna in vita aggiungendo la cintura.
Resto a guardare il mio riflesso allo specchio per qualche secondo, ondeggiando sui fianchi e alzandomi sulle punte.
Ethan fa capolino dallo stipite della porta.
"Ti aspettano." annuncia "E sei bellissima."
Sbuffo una risata e lo spintono.
"Grazie. Ci vediamo." sventolo la mano davanti ai suoi occhi e scendo velocemente le scale per poi chiudermi la porta di ingresso alle spalle.
"Ooohhh ooohohohohhhh!!"
Daffodil urla versi e parole sconnesse mentre attraverso il vialetto in ghiaia. Lo fa da quando ha preso la patente e mi aspetta davanti a casa per andare a scuola.
"Ciao bellezza." dice poi, il corpo che si sporge dal finestrino totalmente abbassato dell'auto scura di Edward.
"Heeey!" sorrido scuotendo i capelli emozionata "Siamo pronte?"
"Non posso aspettareeeee!" urla lei facendo segno di salire a bordo.
"Ciao ragazzi." dico prendendo posto nei sedili posteriori affianco a Marissa che si sporge per lasciarmi un dolce bacio sulla guancia.
Daffodil l'ha davvero fatta salire dietro per occupare il posto affianco al guidatore? Trattengo una risata.
Mi sporgo nei sedili davanti a me e lascio un bacio a stampo sulle guance di Daffodil ed Edward, prima di rimettermi comoda ed infilare la cintura.
"Posso andare?"
Incrocio lo sguardo del riccio dallo specchietto centrale. Annuisco vistosamente e abbozzo un sorriso. Ricambia. Con le fossette
"Grazie comunque per il passaggio." mormoro.
"Certo, figurati."
La mia migliore amica alza il volume dell'autoradio e batte le mani sull'abitacolo sopra la sua testa. Ricordo la frase che mi ha detto ieri.
Domani al concerto guida Eddy, così noi ci beviamo una bella birra e cantiamo a squarciagola Goldrushed.
Mezz'ora dopo siamo nel prato. Poche persone ci separano dal palco. Tra le mani una birra fresca e le orecchie già otturate dalle casse troppo vicine. Il petto che sembra amplificare la batteria.
Dio, se esisti, fai che questa sia la mia morte.
Socchiudo leggermente gli occhi e mi lascio trasportare dalla musica mentre con un braccio circondo la vita di Aaron.

Wait, I meant to keep you
But I had to live out the dream.
Wait, I meant to hide you
Safe away from the scene

Daffodil balla con un gruppo di ragazzi che ha appena conosciuto. La sua capacità di attaccare bottone e fare amicizia è una caratteristica che le ho sempre invidiato.

You, you had me thinking,
These times I wish they would last
You, you had me guessing,
Guessing all along

Guardo Jackson cantare a squarciagola, un braccio attorno al collo di Marissa che stringe la sua vita e quella di Edward. Sono curiosa di sapere com'è nata l'amicizia tra quei due. Sembrano essere così diversi.

I know we're kidding this time,
I think I got it by now.
Come be my role model now,
I need a taste for a while then I'll let you go.
Is there a place you would rather be?
Show me your true face then hide from me

Peter mi ruba il bicchiere di birra e me beve un sorso prima di unirsi all'abbraccio e urlare con tutto il petto il ritornello.

But I always end up kissing you then miss you even more and more.
I always mess it up, I never got it right not even once

Tiro leggermente il vestito di Daf nel momento in cui la vedo pericolosamente avvicinarsi alle labbra del ragazzo dai capelli rossi coperti da un cappellino girato all'incontrario.
"Cosa stai facendo?!" blatero cercando di sovrastare la musica.
"Mi diverto." sorride e appiccica le labbra colorate di rossetto scuro a quelle del ragazzo davanti a lei. Giro di scatto lo testa verso Edward, balla e canta, non so se del tutto ignaro o del tutto indifferente. Sente lo sguardo su di lui e volta gli occhi nella mia direzione. La sua espressione è interrogativa ma divertita.

You tell me I'm a liar that I can't decide which way to go
But in the end you're like me
And in the end you're like me

Muove le braccia nella mia direzione e mi attira di nuovo nel cerchio dei miei amici. Saltello a tempo di musica e canticchio stonando, mentre lascio che la sua mano afferri la mia facendomi fare una giravolta su me stessa. Resto incantata dalla sua autostima e dal benessere con se stesso che emana da ogni poro mentre balla e canta. Come ci si sente ad essere così belli ed esserne consapevoli? Sorrido e continuo a ballare. E se fosse Daffodil a ferire lui? Se fosse lui quello che si innamora e resta deluso? Se fosse come me? Che non riesce ad entrare in intimità con una persona senza farsi travolgere?
"Basta pensare!" lo sento urlare nel mio orecchio "Ti vengono le rughe."
Ridacchio al tono di voce buffo che ha usato e scuoto la testa mentre alzo lo sguardo sopra di noi. La luna mi guarda.

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