Corro verso le scalinate della scuola mentre stringo il cellulare illuminato tra le mani. Sorrido in preda alla gioia più grande e guardo i miei amici ricambiare lo sguardo attenti "Sono entrata!" esclamo allungando lo schermo illuminato sull'email di conferma di superamento del test d'ingresso, e quindi di ammissione, alla Stanford "Sono entrata alla Stanford, ragazzi, per davvero."
Abbraccio Aaron che mi ha appena lanciato le braccia al collo mentre cedo il cellulare tra le mani di Marisss che mi osserva incredula "Dio, Gwen, sono così contento per te." mormora il mio migliore amico vicino al mio orecchio "Sono fiero."
"E non solo." Daf si intromette nel cerchio "È entrata anche alla Brown, ovviamente."
"Non è detto, vogliono un colloquio orale." blatero "Perché appunto non sono sicuri...Quindi non sono entrata."
"Piantala." Peter mi ammonisce spettinandomi i capelli "Sei brava e lasciatelo dire. Ti meriti tutto."
"Dio!" esclamo "Ragazzi! Ma vi rendete conto?!? Stanford. Cioè è dall'altra parte di Newport, wow." sto straparlando in preda all' euforia.
"Non avrai mica paura di qualche ora di aereo?" poso lo sguardo su Jackson e sorrido "Hai tutta l'America ai tuoi piedi, Cameron, lo sai." scuoto la testa e ridacchio mentre mi accoccolo sotto la spalla di Edward "Complimenti, Girasole, non avevo dubbi."
"Io ne avevo un sacco invece." riprendo il cellulare e sorrido di nuovo "Scusate, ho avuto i miei quindici minuti di gloria. Ora basta, voi che dite?"
"Volevamo organizzare una festa per Edward ma lui non vuole." Marissa incrocia le braccia al petto e sbuffa "I nostri genitori vanno anche via questo weekend! Avremmo anche il posto."
"Facciamogliela a sorpresa!" esclamo allungandomi per tappargli le orecchie "Lui non saprà niente!"
Ridiamo all'unisono mentre il riccio si lamenta per essere considerato sempre come l'ingenuo della situazione "Non sono scemo." borbotta.
"Sei solo noioso." gli punzecchio un fianco e sorrido "Dai, solo tra di noi." saetto lo sguardo su Peter che schiude la labbra, per lamentarsi lo so già "E al massimo a qualcuno della squadra di pallanuoto." lo vedo annuire "E qualche ragazza." aggiunge Aaron "Perché scusate ma non esiste solo la vita di coppia in questo gruppo."
Torno a guardare gli occhi verdi di Edward "Faccio tutto io."
Gwendoline, devi studiare. Lunedì hai il compito di matematica, dio.
Lo sento sospirare rumorosamente "Tu non hai il compito di matematica lunedì?" mi guarda. Beccata.
"Sì, che c'entra?" faccio spallucce "Mica studio sabato sera."
"Gwendoline." mi richiama.
"Edward." sorrido mentre la campanella interrompe i nostri discorsi. Stringo le cinghie del mio zaino prima di allungare l'indice nella sua direzione "8:30 da te. Sabato sera. Massimo 20 persone. Promesso."
Alza gli occhi al cielo ma sorride "Ed è il tuo diciottesimo!" esclamo.
"Va bene, va bene." alza le mani "Mi arrendo." sorride e lo imito.
Non può tenermi testa. Sono una testa di cazzo.
"Siete incredibili." mormora Aaron affiancandomi "Perchè?" rispondo.
"Perché siete sdolcinati." storce il naso "Mernomale che prima le giudicavi le coppie così."
"Non ero mai stata innamorata." faccio spallucce "L'amore mi rende come pazzo!" esclamo.
"Si vede." ridacchia mentre prende posto al banco. Guardo fuori dalla finestra il cielo azzurro e sorrido. Mi sento sana. Finalmente. Dopo tanto tempo.
Mi sento leggera e felice. E lo so. Che è merito suo.Mi agito nei tacchi mentre controllo per l'ennesima volta il cellulare in cerca di un segnale di vita da parte di Peter, il quale mi aveva promesso di passare a ritirare la torta che ho ordinato in una delle pasticcerie migliori nei dintorni, vegana per Marissa e senza tracce di burro di arachidi per Jackson. Avrei voluto farla io ma avevo veramente paura di combinare un disastro.
"Ed?" mormoro al caschetto biondo che mi sta passando accanto proprio in questo momento.
"Era in bagno." risponde "Era indeciso su cosa indossare. Ho scelto io, camicia bianca e completo blu."
Sorrido "Ottima scelta."
Raggiungo il bagno ciondolando sulle scarpe alte che mi fanno già male. Sbuffo ma i pantaloni a palazzo bianchi che ho deciso di indossare non avrebbero ammesso nessun'altro tipo di scarpe se non un tacco.
"Hey!" busso leggermente alla porta semichiusa "Posso?"
"Certo, vieni."
Lo guardo prima attraverso il riflesso allo specchio e poi in tutta la sua bellezza. Ridacchia in imbarazzo, forse, e si sistema i capelli sulla giacca scura.
"Wow." mugugno "Esisti per davvero?"
Saetta gli occhi su di me "Ma non hai freddo?" domanda. Guardo la mia fascia di glitter oro riflessa allo specchio e scuoto la testa "Ma no! Ci saranno venticinque gradi di sotto, chissà poi con l'altra gente."
"Allora dovrò togliere la giacca."
"Non lo so." lo bacio "Per ora tienila perché sei veramente incantevole."
Ride di nuovo e scosta i miei capelli dalle spalle nude "Grazie, comunque."
"Per cosa?" domando divertita.
Sorride "Lo sai." lascia un bacio sulla mia fronte "Lunedì ti farò copiare a matematica."
"Pensi di essere più bravo di me?" incrocio le braccia al petto e sollevo un sopracciglio.
"Non è che lo penso." mi bacia "Lo sono."
"Oooo piccoli maialini sporcaccioniiii!"
Ci giriamo entrambi verso la porta ormai spalancata da Aaron "Volevate fare le porcate in bagno eh? Bravi!"
"Io non avevo intenzione di fare nessuna porcata." mi difendo.
"Seeeeh, come no Cameron." ora a parlare è Daffodil "Lo sappiamo tutti." ride "Ora però fammi fare gli auguri al festeggiato e non fare la gelosa."
"Non lo sono mai gelosa io!" ribatto ed esco dal bagno trattenendo una risata. Diciotto anni, uh? L'età in cui puoi tutto nemmeno te ne rendi conto.Quando sento le note di Fallin' All In You di Shawn Mendes non posso far altro che girarmi in direzione del moro che stava già guardando me e sorridere completamente succube del suo sguardo e raggiungerlo in un batter d'occhio. Ridacchiamo entrambi mentre iniziamo a ballare sulla dolce melodia.
Sunrise with you on my chest
No blinds in the place where I live
Daybreak open your eyesLe sue mani sono intrecciate alle mie e ci muoviamo goffi, trasportati completamente in un'altra dimensione solo a guardarci negli occhi.
Cause this was only ever meant to be for one night
Still, we're changing our minds here
Be yours, be my dearHo capito che l'attrazione fisica svanisce nel tempo di un orgasmo. Che c'è qualcosa di più. Un'alchimia diversa.
So close with you on my lips
Touch noses, feeling your breath
Push your heart and pull away, yeah
Be my summer in a winter day loveQuel sentimento di eccitazione ed euforia che hai nel guardare quella persona come se fosse la prima volta e sentirti nascere dentro una voglia incontenibile di non smettere mai di raccontarti, di svelarti, di concederti, di condividere con quegli occhi.
I can't see one thing wrong
Between the both of us
Be mine, be mine, yeah
Anytime, anytimeE poi effettivamente c'è l'attrazione fisica, alla fine ci fai l'amore, quello fatto di sospiri e gemiti. Ma ricominci subito dopo con parole, risate, pensieri, piccoli gesti. Ed è come se facessi l'amore sempre, un gioco di rimandi continui, ridondante. Allora non me ne frega più niente del panico, dell'ansia, della paura, del tempo che fugge e non torna più. Sto bene.
Oh, you know I've been alone for quite a while
haven't I? I thought I knew it all
Found love but I was wrong
More times than enoughSto bene come se fosse il primo ciao piacere Edward o la prima volta che le sue labbra hanno chiamato le mie. Non so come chiamarlo. Non lo nomino nemmeno. L'amore.
But since you came along
I'm thinking baby
You are bringing out a different kind of me
There's no safety net that's underneath, I'm free
Falling all in
You fell for men who weren't how they appearedMa chi lo sa davvero poi cos'è l'amore? Se è questo allora va bene così. Mi va benissimo così. Allungo le mani sul suo viso e lo bacio a lungo "Cosa farò quando partirai per Londra a rubare i cuori di milioni di persone con questo faccino e questa voce da angelo?" mugugno al suo orecchio per farmi sentire.
Ride "Scriverò una canzone per te." mi bacia "Così la ascolterai quando saremo lontani."
"E se fossimo lontani per sempre?"
China il viso su di me e mi bacia la fronte "Ora siamo vicini." accarezza il mio viso "Staremo bene." annuisce "Te lo prometto."
Lo stringo a me e respiro il suo profumo. Spero di non dovermelo mai dimenticare. Non voglio.Trapped up on a tightrope now we're here, we're free
Falling all in you"Buon compleanno." mormoro al suo orecchio e gli lascio un bacio sulla guancia contrattata in un sorriso con tanto di fossette. Poggio la testa al suo petto. Sento il cuore scalpitare sotto la camicia bianca. Lo ascolto mentre mi mordo le labbra. Non voglio lasciare andare quello che abbiamo io ed Edward. Non voglio.
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never too far
Romance"Non lo so.." sospira "Tu ci credi alle anime gemelle? Io ci credo. E sono convinto che in un modo o nell'altro uno si ritrovi. Anche solo per qualche secondo mentre vi incrociate da qualche parte, dieci anni dopo, con due vite completamente stravol...