Mi rigiro per l'ennesima volta nel letto a due piazze prima di alzarmi e raggiungere la cucina in cerca di un bicchiere d'acqua. Fa decisamente troppo caldo, per quanto io adori l'estate. In punta di piedi attraverso il corridoio, in camera di mamma la luce è accesa. Lancio un'occhiatina felpata, sta leggendo un libro, il telefono a portata di mano.
"Gwen!" bisbiglia saettando lo sguardo su di me. La ignoro e scendo le scale in direzione del frigorifero grigio. Perché non dorme? Saranno le quattro passate. Apro l'anta dell'elettrodomestico e prendo la caraffa di acqua fresca.
"Hey." allungo lo sguardo su mia madre "Perché non ti sei fermata?"
"Non ho sentito mi avessi chiamata." mento spudoratamente mentre riempio il bicchiere "Acqua?"
"Sì, grazie tesoro." sorride appena e prende posto davanti a me. Le allungo il bicchiere.
"Non è stato carino da parte tua il comportamento dell'altro giorno." bisbiglia "Ma lo sai già. L'avrai fatto anche apposta per provocarci."
Butto giù l'acqua fresca mentre la guardo accigliata. È ubriaca? Sotto psicofarmaci? Oppure entrambi?
"Non me ne pento." annuisco "Lo sapete anche voi."
"Papà non è mai a casa." mormora "Potevi almeno fare uno sforzo per lui. Ci tiene, lo sai, e lo hai ferito."
Trattengo una risata "Ferito lui?"
"Perché fai così?" scuote la testa "Ethan era decisamente meno inquieto. E lo è anche ora."
"Ho sonno mamma." bisbiglio "Non mi va di parlare ora."
"Sai che però puoi farlo, vero?"
"Cosa?" gli occhi chiari sui miei.
"Parlare. Con noi." allunga una mano sulla mia, è fredda "Lo sai vero?"
Mi mordo il labbro inferiore mentre sento il petto andarmi a fuoco. Sento gli occhi riempirsi di lacrime.
"Notte mamma." sussurro.
"Buona notte tesoro. Dormi bene." la sento bisbigliare mentre sgattaiolo in camera e richiudo la porta dietro di me. Affondo la testa nel cuscino e singhiozzo silenziosamente mentre stringo il mio pigiama. È identico a quello di mamma."Non ho intenzione di indossare un'altra volta lo stesso tuo vestito." borbotto incrociando le braccia "Mettilo tu, io vado a cambiarmi."
"No, mettilo tu allora." risponde Daffodil aprendo per l'ennesima volta l'armadio.
"Grr." sbuffo e mi alzo dal materasso su cui ero distesa "Ho detto di no."
"Allora ce lo mettiamo entrambe." ribatte la ragazza in mutande davanti a me.
"Dai per favore." insisto "Facciamo ridere."
"Da quando ti importa di cosa pensano gli altri?"
"No, lo penso io. E lo trovo imbarazzante." scuoto la testa "Poi sta decisamente meglio a te."
"Buuuuu." abbassa il pollice "Risposta sbagliata."
Infila il vestitino dalla fantasia bianca e nera e si specchia più volte stirando il tessuto con le mani.
"Scarpe aperte o sneakers?" mormora abbassando gli occhi sui miei sandali in pelle intrecciata.
"Sandali." replica.
Mi arrendo scrollando la testa e rilasciando un lungo sospiro.
"Andiamo, Cameron." mugugna avvicinandosi pericolosamente al mio volto e premendo le mie guance con le mani "Voglio far sapere al mondo che sei mia e solo mia."
"E chi l'avrebbe detto ciò?!" ribatto cercando di parlare nonostante le sue mani sul mio volto.
"L'ho detto io. Prova a dire che non è vero."
"Non è vero."
"Risposta sbagliata di nuovo." mi lascia un pizzicotto sulla coscia nuda e ritorna a specchiarsi, concludendo l'outfit con un paio di sandali neri ed una borsetta a mano dello stesso colore.
"Perché l'hai scelto rosso?" mi chiede poi.
"Non è rosso.. è.. rosso mattone?" mugugno osservando il mio vestito "E poi perché nero l'avevi già preso tu e l'altro colore disponibile era questo."
"Beh avresti potuto prenderlo nero e saremmo state perfette." annuisce vigorosamente.
"Sbrigati Dallas, siamo in ritardo." sbuffo una risata e infilo sulla spalla la borsa a tracolla di pelle marrone.
Prima di salire in macchina guardo Daffodil sistemare il telefono alla meno peggio sul muretto ed impostare il timer della fotocamera.
"Foto!" esclama vicino al mio orecchio prima di alzare un braccio all'aria e avvicinare l'altro a me. Copio la posa e socchiudo gli occhi.
Dovrò dire ai miei figli che sì, la mia migliore amica mi ha obbligato più volte a vestirci uguali.
STAI LEGGENDO
never too far
Romance"Non lo so.." sospira "Tu ci credi alle anime gemelle? Io ci credo. E sono convinto che in un modo o nell'altro uno si ritrovi. Anche solo per qualche secondo mentre vi incrociate da qualche parte, dieci anni dopo, con due vite completamente stravol...