Mi mordo le unghie su cui Amber ha steso qualche passata di smalto scuro per l'occasione mentre picchietto gli stivaletti a terra. Ho presentato la stampa dei biglietti ad un omone con barba e sguardo intimidatorio che mi ha letteralmente trascinata via dalla fila in cui stavo aspettando per farmi strada in quello che credo sia il palazzetto? Il locale? Non so nemmeno indentificarlo. Non è né grande né piccolo. Una via di mezzo, insomma. Ho letto sul web che aveva pochi posti riservati. Secret Party. Come quello di Bon Iver a cui siamo andati per la prima volta insieme. Ho il cuore in gola. L'omone ha borbottato "Sei in ritardo, avevi l'entrata anticipata mezz'ora fa." allora ho dovuto spiegargli che era voluto. Mi ha guardato torvo. Avrà pensato perché ha il VipBox e non vuole entrare prima di tutti gli altri? Vai a spiegargli che ho paura di incontrarlo. Ho paura di incrociare il suo sguardo e sciogliermi come neve al sole ed innamorarmi di nuovo di lui esattamente come é successo due anni fa. Mi guardo intorno spaesata mentre seguo l'uomo su per una scaletta stretta e ripida, sotto di noi una folla di ragazzi urlanti agghindati con cartelloni, fiori, fasce e peluche. Sto veramente vivendo davvero questo momento? Ce l'ha davvero fatta? Alla fine sono dovuta venire fino a Londra da sola. Jackson, il più vicino in linea d'aria, aveva gli esami. Così come Daffodil, Aaron e Peter. Anch'io, teoricamente. Se penso anche solo lontanamente alla quantità di cose che devo preparare, potrei perdere i sensi su una delle due seggiole di plastica su cui mi sono appena seduta. Sono letteralmente sopra il palco. Ho una visuale allucinante da qui. Spero di non svenire, perché al momento mi sento la tachicardia. Guardo l'uomo della security al mio fianco "Grazie." annuisco "Di avermi accompagnato."
"Io devo stare qua." mi guarda con sufficienza prima di abbozzare una risata. Sono veramente un'imbranata.
"Oh." bisbiglio "Giusto. Scusi." mi schiarisco la voce "E grazie."
Mi spalmo una mano in fronte prima di disfarmi del cappotto e sistemare la gonna che ho deciso di indossare. Sblocco il cellulare che ho appena tirato fuori dalla mia borsa mentre cerco di respirare a pieni polmoni. Mi sento soffocare. Apro le chat e digito velocemente sul gruppo "Crackheads ✨⭐🌻🍯🐻🧩🍀"da Gwenny:
8:21pm
sono dentro. il posto è sopra il palco. penso di riuscire a contargli persino i peli delle braccia da questa posizione. voglio morire.da Daf:
8:21pm
Sei veramente melodrammatica. Divertiti e canta anche per noi, andrà benissimo.da Jacky:
*messaggio audio*
"Tranquilla Gwenny! Respira, andrà tutto bene. Ma lui l'hai visto?"Le urla delle ragazzine sotto di me non fanno schiantare, per poco, il mio cellulare al suono. Ho il cuore ancora più in gola di prima, anzi, non ce l'ho più. Perché hanno urlato? Sta per salire sul palco? Non mi sento davvero più l'ossiegno nei polmoni. Non posso stare qua. Non posso. Mi sto facendo del male da sola. Ho già un coltello piantato alla gola, resta solo che da girare il manico ed infierire. Non ce la faccio. Afferro il cappotto e la borsetta.
da Gwenny:
*messaggio audio*
"No, ragazzi, è meglio se me ne vado. Non mi va più, mi sento morire qua dentro e non respiro. Vi va se ci chiamiamo? Io sto uscendo adesso non so.."Le luci del palco si accendono improvvisamente per inghiottirlo nuovamente nel buio. La folla del parterre esplode in un urlo esagerato di eccitazione e gioia. Abbandono l'audio a mezz'aria insieme al telefono. Sono pochi minuti e lo vedo. Non ci sono più le urla. Non c'è più la batteria o la chitarra. O le luci che vanno e vengono impazzite. Ci siamo solo io e lui. Lui con una camicia nera e i pantaloni viola. I capelli corti. È dimagrito. È bellissimo. Resto ferma sugli stivaletti, il cappotto stretto al petto e la borsetta che penzola sul polso leggermente piegato. L'uomo della security mi guarda "Tutto bene, signorina?" mormora. Scuoto la testa, ho la gola secca "No, non va bene."
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never too far
Romance"Non lo so.." sospira "Tu ci credi alle anime gemelle? Io ci credo. E sono convinto che in un modo o nell'altro uno si ritrovi. Anche solo per qualche secondo mentre vi incrociate da qualche parte, dieci anni dopo, con due vite completamente stravol...