Chapter 54: Reproaches

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2 settimane dopo
Queste ultime due sono state le settimane, penso, più dure di tutte: il bambino non ha smesso due secondi di piangere, anche durante la notte, i motivi principali erano o la fame o i cambi pannolino, spesso il giorno quando è stanco, Cristian è spesso uscito per tornare al jet o per lavoro e con noi ci sta poco, ma non è una cosa che mi dà fastidio perché quando torna sta sempre col nostro bambino a giocare e la notte è sempre a farmi molte coccole, io sono tornata in casa invece, guarita dai dolori del parto.
Ora è sera, saranno verso le 19:50, stiamo aspettando tutti la cena cucinata da mia mamma, sono sul divano a cullare Michael con accanto mio padre che sta perennemente al telefono, mentre mio nonno sta a leggere il giornale tranquillamente, sono un po' in ansia visto che domani dobbiamo portare il piccolo dal pediatra, io spero che sia sano, che stia bene, che sia cresciuto... Insomma, spero veramente di essere una brava madre per mio figlio

<<Papà, sei da tutto il giorno su quel telefono, che combini?>> Chiedo curiosa tentando di sbirciare il telefono di mio padre

P: <<Sto ordinando dei regali per Natale!>> Scansa il telefono
<<Non sbirciare, avrai tempo di aprirli tra tre giorni!>>

<<Che noioso... Va bene!>> Sbuffo

P: <<È la regola, figlia mia! I regali si aprono a Natale!>> Mi spettina

Ho iniziato a ridere a crepapelle, tra poco dovrebbe tornare Cristian, è uscito per andare a prendere anche lui dei regali per Natale, ma non dovrebbe metterci molto.
Il piccolo è seduto sulle mie gambe tranquillo, mentre io chiacchiero un po' con i miei genitori per passare il tempo, ma per divertirsi, il piccolo ha afferrato i lacci del mio cappuccio e li ha messi in bocca

<<No, Michael, non si mettono in bocca!>> Lo brontolo e gli tolgo i lacci dalla bocca

N: <<Mi fa strano che tu abbia dato il mio nome a tuo figlio!>> Ridacchia

<<Già, è strano, ma l'ho fatto perché sei stato coraggioso a salvarlo, voglio che lui porti il nome dell'uomo che lo ha salvato, cioè il bisnonno insieme al nonno!>> Cerco di tenere buono il piccolo

Ma il bambino ha rimesso i laccetti del mio cappuccio in bocca sempre per divertirsi, iniziando a ciucciarli

<<Michael, basta! Questi non si mettono in bocca!>> Lo rimprovero
<<Tieni!>> Gli metto il ciuccio in bocca

P: <<Sei troppo severa con lui!>> Mi rammenta

<<Io con lui non sono mai severa, ma sinceramente sono meglio i lacci, che potrebbero scappargli metalli in gola, o meglio il ciuccio che non gli fa nulla?>> Domando retoricamente

Ma Michael ha sputato il ciuccio e ha iniziato a piangere per il mio piccolo rimprovero, io non voglio che gli succeda nulla per questo l'ho rimproverato, non per cattiveria, ho provato a zittirlo sentendomi in colpa, ma infondo è solo un piccolo rimprovero.
L' ho appoggiato con la testa sulla mia spalla e ho provato a consolarlo, mentre lui si è rannicchiato

<<Amore mio, non volevo rimproverarti, ma i lacci non si mettono in bocca, è pericoloso!>> Lo picchietto sulla schiena
<<Non piangere, non è successo nulla... La mamma non è arrabbiata con te!>> Lo sbaciucchio

A questo punto, si sente la porta di casa aprirsi, è Cristian! Mio padre gli aveva prestato le chiavi di casa, è tornato con tante buste in mano e le ha appoggiate a terra nell'ingresso, per poi entrare in salotto

C: <<Che ha? Perché piange questo omettino?>> Tenta di prenderlo in braccio

<<Ci è rimasto male perché l'ho rimproverato>> Glielo do in braccio

MARRIED MAN || In Love With A Married ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora