Mio padre è sorpreso di vedermi dopo anni che non ci vedevamo. Sono entrata in casa e mio padre mi ha aiutata a portare la valigia dentro
P: <<Come mai sei venuta qui?>> Mi domanda tutto in tilt per il mio arrivo
<<Avevo bisogno di starmene un po' a casa mia con il mio papà e il mio nonnino!>> Abbraccio mio padre
P: <<Beh, allora ben tornata bambina mia!>> Mi lascia uno dei suoi vecchi baci sulla fronte per ricordarmi che lui c'è sempre per me
Lui è John Carter, è l'uomo più importante della mia vita, il mio eroe, colui che per me c'è sempre: è un uomo semplice, vestito di campagna con sempre le camice a quadri e i pantaloni beige, alto e magro con i capelli grigiastri e gli occhi verdi. Può sembrare vecchio, ma è molto più giovane di quanto ne dimostri!
Una volta staccata da lui mi sono guardata intorno facendo un piccolo salto nel passato, la casa non è cambiata per nulla! È sempre rimasta la nostra solita e vecchia casetta di campagna!
Mentre mio padre porta su la mia valigia, io vado in sala da pranzo ed è lì che trovo mio nonno, Michael Carter: un uomo un po' burbero, molto anziano che sta sempre a leggere i quotidiani, ma anche se all'apparenza sembra tosto, in realtà è un simpaticone ed è ancora molto attivo per un uomo di una certa età<<Nonno!>> Urlo felice per poi andare ad abbracciarlo
N: <<Ehi, ma guarda... Come sei diventata bella! Da quanto tempo, fatti abbracciare!>> Mi stringe
<<Mi sei mancato moltissimo, nonno! Mi è mancata moltissimo anche la mia casina!>>
N: <<Nipotina mia, sei cresciuta tantissimo! Oramai sei una giovane donna, ci sei mancata molto anche te... Soprattutto a tuo padre!>> Mi spettina i capelli scherzosamente
Mi era mancato tutto questo, per un attimo mi sembra di tornare bambina, mi piace molto l'odore che porta mio nonno e mi piace molto poter tornare a parlare con lui
P: <<Papà, non esagerare! Ovvio che mi è mancata la mia bambina!>> Mi riabbraccia e mi ribacia
<<Vieni, ti ho preparato un po' di pancakes e una spremuta solo per te!>> Dice porgendomi piatto e bicchierePapà si è ricordato che io vado pazza per i suoi pancakes, fin da quando sono piccola ho mangiato sempre e solo i suoi perché, a parer mio, sono i migliori del mondo.
Inizio a mangiare, mentre rido, scherzo e racconto un po' di questi ultimi anni a mio nonno e a mio padre, fino a quando non mi chiedonoP: <<Ehi, ma tu non lavoravi in quella villa di quel ragazzo... Come si chiama...>> Dice non ricordandosi il nome
<<Ah sì, Cristian Chavez, giusto?>>No papà, proprio questo mi dovevi chiedere? Mi sono congelata e sono rimasta muta per un attimo
<<Sì, la sua villa!>> Dico triste
P: <<Come mai te ne sei andata proprio ora? È successo qualcosa?>> Domanda preoccupato
Eccoci, lo sapevo che me lo avrebbe chiesto
<<Io... Non ne voglio parlare!>> Dico cupa
P: <<Spero non sia successo nulla di brutto, bambina mia!>> Mi accarezza
Anche se ho mentito, l'ho comunque rassicurato di stare bene e che non è successo nulla di brutto.
Finito i miei pancakes e la mia spremuta, ho deciso di andare nella mia stanza al piano superiore, seguita da mio padre
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MARRIED MAN || In Love With A Married Man
Roman d'amourLei è una governante, lavora nella casa di un ricco mafioso, lui è sposato da tre anni. Lei è sempre stata una ragazza molto riservata, una giovane adulta che fa le pulizie e cucina per il suo capo, ma al di là di quello non ha mai fatto sapere null...