Si è sentito suonare il campanello di casa, ma non ci ho dato peso, sicuramente saranno dei colleghi di papà che gli portano dei documenti.
Ho continuato a mangiare tranquillamente, mentre mio padre ha aperto la portaP: <<Cristian... Che bello vederti!>> Guarda lui per poi girarsi verso di me
Alzo la testa incredula, lo guardo con il fiato a mille e guardo mio padre cercando di capire cosa fare.
Per sdrammatizzare, vi dirò: questa è la prima volta che lo vedo con una felpa nera con la cerniera aperta, una maglia grigia e dei jeans neri, insomma è la prima volta che lo vedo vestito come un adolescente maschioP: <<Vai, vai pure, bambina mia!>> Mi fa cenno con la testa di andare
Annuisco, mi alzo da tavola e vado verso di loro. La faccia di Cristian sembra quella di un cane bastonato, è molto triste e mi guarda quasi in lacrime
<<Vai pure, papà! Ci penso io!>> Lo rassicuro
Mio padre ci lascia da soli, comprensivo del fatto che io e lui dobbiamo parlare
C: <<Ciao...>> Mi sorride per poi tornare cupo
<<Come hai fatto a capire dove abito?>> Lo guardo in pena
C: <<Non è stato difficile, tuo padre è conosciuto qui! Avevo bisogno di vederti...>> Si appoggia alla porta
<<Non qui, per favore! Parliamo da un'altra parte>> Chiudo la porta dietro di me
C: <<Come stai?>> Chiede tutto triste e in pena
<<Ho avuto giorni migliori...>> Gli accenno un sorriso per poi guardarlo dispiaciuta
<<Vieni nella casetta infondo al giardino!>> Inizio a camminare facendomi seguireMentre camminiamo, lui mi fissa con aria preoccupata e triste cercando di capire dove stiamo andando, io sono completamente in ansia e con il cuore a mille.
Il posto in cui siamo arrivati è una casetta di legno dietro all'orto di mio nonno, la casetta dove mia madre mi ha messa al mondo e veniva sempre per allattarmi, poche volte ci sono venuta, quelle poche volte che volevo ricordare mia madre come una bella persona.
Ho afferrato le chiavi, appese a un gancio nascosto dell'esterno della casetta, e ho aperto la porta: me la ricordavo disordinata e pieno di attrezzi di mio nonno, ma non è ridotta così, è stra ordinata e le cose di mia madre sono tutte al loro posto, il letto matrimoniale è sempre rimasto lo stesso e un divano appoggiato alla parete.
L'ho fatto entrare dentro la casetta e ho chiuso la porta a chiave per evitare interruzioniC: <<Che... Che posto è questo?>> Chiede curioso cercando di rompere il ghiaccio
<<Questo è il covo di mia madre... Qui sono nata io!>> Quasi piango per l'emozione di essere tornata in questo posto
Mi siedo sul letto e inizio a guardarlo in pena, vederlo in questo stato mi fa male. Si siede accanto a me e inizia a fissarmi, quasi in lacrime
C: <<Giulia, io non ne posso più... Sento la tua mancanza, sto veramente male...>> Iniziano a scendergli delle lacrime
<<Cristian, io... Mi hai spaventata molto quel giorno, sento di non conoscerti davvero>>
C: <<Sono stato un mostro, lo so benissimo... non sono perfetto e me ne rendo conto, ma... Mi sento perso senza di te!>> Inizia a piangere
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MARRIED MAN || In Love With A Married Man
Storie d'amoreLei è una governante, lavora nella casa di un ricco mafioso, lui è sposato da tre anni. Lei è sempre stata una ragazza molto riservata, una giovane adulta che fa le pulizie e cucina per il suo capo, ma al di là di quello non ha mai fatto sapere null...