Chapter 94: Elle

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Abbiamo cercato Elle in ogni angolo della casa senza perdere mai la speranza di ritrovarla, abbiamo cercato anche in ogni piano, ma di lei nessuna traccia, in questa casa troppo silenzio ci gira il che non è un buon segno, mi sto preoccupando fin troppo e sto dubitando del fatto che lei in casa ci sia ancora.
In accordo con Cristian, ci siamo messi a controllare con più attenzione, di nuovo da cima a fondo: forse non abbiamo perlustrato proprio tutti gli angoli, perciò ripartiamo da zero, forse Elle c'è sul serio, ma non abbiamo guardato profondamente le stanze. Sono stata io a scendere al piano inferiore, mentre lui è rimasto a controllare di sopra, sono andata a controllare in cucina, a controllare ogni angolo, chiamando il suo nome

<<Elle, amore mio... Sono la mamma, cucciola, fatti sentire!>> La chiamo
<<Amore mio, nessuno ti farà del male... Piangi, fai qualche versetto!>> Cerco in ogni angolo

Niente, non sento niente... Né un pianto, né un lamento, né un verso, ma non è il momento di disperarsi, Elle non sarà tanto lontana , se cerco bene la ritroverò, una neonata da sola non può spostarsi. Sono andata anche in sala da pranzo, ma nulla nemmeno lì: dove sei, bambina mia? Perché non stai piangendo? La mia preoccupazione sta salendo a livelli inimmaginabili, la brutta sensazione che sento non smette di tormentarmi, ma mi devo concentrare, dove potrà mai essere?
Sempre io, per forza di istinto, sono andata in soggiorno a controllare, come se una voce dentro mi avesse detto di riprovare qui, mi sono messa, quindi, a controllare con gli occhi più aperti di prima, stavolta sul serio qualsiasi angolo e disperata, è qui! Me lo sento dentro che lei è qui in questa stanza! Questo ambiente non mi piace per nulla, il posto non mi piace se ripenso solo a quello che è successo in passato.
Ho continuato a cercare senza arrendermi, quando, finalmente, tra il camino acceso e il divano, in un piccolo angolo, non l'ho trovata: il mio istinto aveva ragione, eccola! Ma... Il mio cuore sta perdendo dei battiti, ho iniziato a piangere molto forte, lei è in condizioni terribili... Prego dio che sia ancora viva!

<<Oh mio Dio... Elle, amore mio!>> Dico singhiozzante

In questo momento ho potuto vedere la cattiveria di un persona rancorosa fino a dove può arrivare, ho il cuore in mille pezzi: è sdraiata in una cuccia per cani, con un piccolo pezzo di nastro adesivo alla bocca, avvolta stretta in una coperta e con dei piccoli graffi ancora freschi sulla faccia, gli occhi non sono aperti e penso sia troppo ferita per riuscire ad aprirli. Se l'hanno uccisa o ci hanno anche solo provato io... Io... Non risponderò di me! 
Ho cercato di calmarmi il più possibile, ma vederla in queste condizioni mi fa solo del male, perché mai una persona potrebbe arrivare a fare questo? Perché lei e non me? L'ho presa in braccio piano piano, non vorrei sentisse dolore da qualche parte, per poi provare smuoverla un po' e vedere se si muove, ma... Nulla, è immobile! Non si muove di un minimo... Sto piangendo a dirotto, sto sperando con tutta me stessa che non sia veramente morta, svegliati, cucciola! Fallo per la mamma, senza te mi sento persa!
Mi sono seduta sul divano con lei in braccio, l'ho slegata da quella coperta che la avvolgeva, sicuramente stava morendo di caldo e la soffocava pure, piano piano le ho tolto pure lo scotch dalla bocca, ma comunque nulla, è bianca come la neve e sta diventando fredda come il ghiaccio... Lei non è morta, sta morendo... NO! Non posso permettere che muoia! Devo fare assolutamente qualcosa!

<<Amore mio, non mi lasciare adesso... Non ci provare nemmeno, cucciola! Non ti lascerò morire!>> Dico alla bambina sperando che senta
<<Cristian, Cristian, vieni giù!>> Urlo mentre cullo la bambina 

Sto cullando la bambina sperando in qualcosa,  ma continua ad essere immobile e pietrificata nonostante il suo cuore continui a battere, anche se rallenta ogni secondo... Spero che non mi lasci adesso! Non mi deve proprio lasciare! Non morirà, io farò qualcosa!

<<Amore, ora arriva papà... Non morire, per favore, amore mio!>> Mi scendono lacrime mentre la cullo

Dopo pochi secondi è sceso Cristian ed è rimasto incredulo nel vedermi con lei in braccio sul divano, è contento del fatto che l'abbia ritrovata, ma non sa che il nostro problema in questo momento è un altro. Si è avvicinato a noi per poi mettersi a sedere sul divano accanto a me

MARRIED MAN || In Love With A Married ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora