Chapter 9: Back To The America

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Finito di vomitare, tiro lo sciacquone e apro la finestra, mi metto appoggiata al muro angosciata e terrorizzata

C: <<Tranquilla, è solo l'alcool!>> Mi tocca la spalla per rassicurarmi

<<Non mi toccare, Cristian!>> Gli scaccio la mano da me

Lui mi guarda triste e in colpa di quello che ha fatto, mentre io sto provando solo terrore nei suoi confronti, non lo conosco veramente. Questo lato di lui mi ha spaventata moltissimo

C: <<Giulia, ti prego, non fare così! Per me sei troppo importante!>> Dai suoi occhi scende una lacrima

Lo guardo e lo allontano da me, per poi alzarmi e tornare in camera a prendere le mie cose, arrabbiata e delusa da lui

C: <<Che stai facendo?!>> Mi guarda appoggiato alla porta del bagno

<<Voglio andare via da questo posto!>> Mi incammino verso la porta d'uscita della stanza in lacrime

C: <<Ti prego... Non andartene... Io ti amo!>> Mi ferma un po' in lacrime
<<Non mi lasciare...>> Tenta di baciarmi

Io mi scanso dal bacio, ma le lacrime continuano a scendere dai miei occhi

<<Io... Non so che film ti sei fatto... Io e te non stiamo insieme! Finiamola con questa messa in scena...>> Gli dico arrabbiata e singhiozzando

C: <<Non puoi dire seriamente... Quindi per te non è significato nulla!>>

<<...No! Nulla ha significato niente! Ora se vuoi scusarmi torno a casa...>> Dico per poi uscire dalla stanza

Non ho mai detto una bugia così grande in vita mia, ma è meglio così per tutti e due!
I corridoi sono pieni di gente stesa per terra ubriaca, con ancora le bottiglie in mano, la musica spenta e lo staff a pulire il casino lasciato. Incrocio Rosalie all'uscita del pub

R: <<Ehi, tesoro dove vai!>> Mi ferma

<<Vado a casa... Non mi sento tanto bene...>> Dico piena di lacrime in viso

R: <<Ma aspetta Cristian, no?>>

Ma anche lei non aiuta, mi stacco da lei per poi scappare alla villa che non dista molto da qui, sono solo pochi isolati. Per tutto il tragitto, non ho fatto altro che piangere, lasciarlo mi ha ferita molto, ma i suoi atteggiamenti mi hanno spaventata ancora di più, non lo credevo capace di tanto.
Arrivata, sono andata nella mia stanza, mi sono levata i tacchi e, ancora totalmente in lacrime, sono andata a togliermi il trucco e a cambiarmi, per poi buttarmi nel letto a piangere e a urlare di dolore.
Non ho mai sofferto tanto, io a Cristian tengo molto, ma ciò che ha fatto è sbagliato e non lo giustifica in niente! Io mi alzo per iniziare a preparare una valigia con le mie cose, quelle che potrebbero servirmi, arrabbiatissima e delusa, per poi metterla in un angolino della stanza e mettermi nel letto decidendo di addormentarmi e dimenticare tutto

Il giorno seguente
Mi sono svegliata grazie alla luce del sole, sono le 10:30 di mattina, sono andata a vestirmi in bagno, ma nonostante la dormita che mi sono fatta non ho dimenticato nulla. Difficile dimenticare il fatto che lui abbia sparato a una persona spaventandomi e difficile dimenticare che l'ho lasciato.
Una volta vestita con una t-shirt bianca e dei jeans, mi sono fatta una mezza coda alta e sono scesa con la valigia alla mano

MARRIED MAN || In Love With A Married ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora