Chapter 44: Grandfather

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Arrivati, abbiamo ritirato le valige dal bagagliaio del taxi, aiutati dal conducente

T: <<Bene, direi che siamo arrivati a destinazione! Per me è sempre un piacere servirti!>> Mi rende la valigia e mi sorride

<<E per me è sempre bello essere accompagnata dal mio taxista preferito!>> Rido

T: <<Il tuo ragazzo come sta?>> Chiede curioso

<<Direi bene, stavolta non è venuto perché ci sono state delle... Complicazioni...>> Mi butto un po' giù

T: <<Capisco... Beh, se si fa vivo salutamelo!>> Rientra in auto

Ho riso e salutato il taxista con la mano, ma ai miei genitori non ho rivolto di un minimo la parola, ho fatto finta che non esistessero, ma il vedere la porta di casa è stata una delle sensazioni più spiacevoli che abbia mai provato, ho paurissima di come reagirà mio nonno, la gravidanza non la nascondo più visto che la pancia cresce a vista d'occhio, ma molto sicuramente non la prenderà bene

P: <<Entriamo?>> Prende le chiavi e inizia ad aprire la porta

Io ho annuito, a difficoltà riesco a parlare dalla paura, ha iniziato a scendere qualche lacrimuccia, ma nulla che non possa passare, ma la paura non passa

P: <<Ehi... Stai tranquilla, ok? Il nonno capirà!>> Mi accarezza la spalla

<<Lo spero veramente!>> Mi conforto

Aperta la porta, siamo entrati tutti e tre insieme, l'ansia sale ogni secondo sempre di più, ma con quel briciolo di coraggio sono entrata in tranquillità, con la valigia alla mano

P: <<Ciao, papà! Sei stato bene queste settimane?>>

N: <<Sì, dai! Non c'è male!>> Posa il giornale sul tavolo

Mia madre è spuntata in soggiorno, in ansia tanto quanto me, solo che è l'ansia di una che non si fa vedere da vent'anni e, magicamente, riappare. Mio nonno subito si alza in piedi incredulo e la squadra completamente

N: <<Diana... Ma come... Com'è possibile?!>> La guarda con gli occhi stra spalancati

M: <<Michael... È sempre un piacere per me...>> Dice nervosa

N: <<Non ci credo... Non sei cambiata per nulla... Che vera sorpresa!>> Sorride
<<Ma non mi è piaciuto ciò che hai fatto a mio figlio!>>

M: <<Sì, lo so, sono stata orribile, ma ho già chiesto scusa... E chiedo scusa anche a te!>> Si avvicina a mio nonno

P: <<Ho... Rincontrato Diana quasi per caso e... Ci siamo ricongiunti>> La abbraccia e la bacia a stampo

Ma intanto, chi sta morendo di ansia, sono proprio io! Credo di diventare un palloncino e scoppiare da un momento all'altro, sono troppo ansiosa per accorgermi del momento sdolcinato dei miei genitori

N: <<Tranquilli... È acqua passata, è bella la tua volontà d'animo nel recuperare il tempo perduto con la tua famiglia, quindi ben tornata!>> La abbraccia calorosamente

Mia madre ricambia e quasi non si mette a piangere, mia madre l'ha perdonata, ma perdonare me e Cristian? Non credo proprio che lo farà facilmente.
Piano piano sono entrata anche io in salotto e mi sono fatta vedere da mio nonno, tenendo sempre la testa abbassata per l'imbarazzo, a lui sicuro l'ho deluso

<<Ciao, nonno...>> Dico giù di corda

N: <<Ciao, nipotina mia! Sei sempre più bella... Fatti abbracciare>> Mi allunga le braccia

MARRIED MAN || In Love With A Married ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora