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─ PARTE QUARANTAQUATTRO.

Seokjin lasciò nuovamente la stanza, cercando Namjoon per dirgli del loro piano mentre Taehyung era stato lasciato da solo con il suo ragazzo silenzioso

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Seokjin lasciò nuovamente la stanza, cercando Namjoon per dirgli del loro piano mentre Taehyung era stato lasciato da solo con il suo ragazzo silenzioso.

"Lo sai... non voglio che combatti contro di loro. Preferirei che lo facesse una guardia, ma Namjoon non lo permetterebbe. E perché mai uno dovrebbe sacrificarsi in quel modo?", mormorò.

"Ma se qualcosa di brutto dovesse accadere? Non posso perderti e so che tu non potresti mai perdere Namjoon o Seokjin. È solo...", si interruppe con un sospiro. "Perché ti sto parlando? Tanto non mi risponderai."

Taehyung guardò la sua anima gemella con occhi tristi. "Non mi piace vederti così. Voglio che mi stringi, che mi sorridi e che mi confessi quanto mi ami. Voglio sentire le tue labbra sulle mie, il tuo tocco e sapere che sei lì con me", sussurrò ma non ricevette risposta.

"Sei in questo stato da due ore e mi sento già morire senza te."

Allungò la testa contro il petto di Jeongguk, sperando di sentire il suo braccio circondarlo e di sentirlo premere le sue labbra sui suoi capelli ma... niente.

"È un po' patetico, non credi? Come fa il mio cuore a dipendere già totalmente da te?"

L'argentato si sedette ancora e toccò dolcemente la guancia del suo ragazzo, tracciando un percorso dalla sua piccola cicatrice fino alle sue labbra.

"Perché mi manchi come se te ne fossi andato per anni?"

Taehyung circondò le braccia intorno a lui e lo abbracciò stretto quasi intimorito che Jeongguk potesse sparire improvvisamente.

Dei passi che si avvicinavano gli fecero scattare la testa, mantenendo le sue braccia intorno al maggiore come se potesse proteggerlo.

Ma rilasciò un sospiro sollevato quando vide Seokjin e Namjoon entrare nella sala.

"È successo qualcosa quando ero via?", l'uomo dal rango viola chiese e Taehyung scosse la testa, sorridendo debolmente. "No. Non reagisce ancora."

Namjoon si strofinò le tempie. "Cos'ho fatto?", chiese a bassa voce e si inginocchiò di fronte il figlio con una faccia colpevole. "Mi dispiace, Jeongguk. Avrei dovuto ascoltarti e non ignorare le tue parole." Mormorò e afferrò la mano del ragazzo nella sua prima di voltarsi verso Seokjin.

"Hai detto che deve combattere con tutti e due?"

L'altro annuì. "Dobbiamo mettere in pericolo Taehyung così verrà fuori dalla sua trance. Ma quasi sicuramente perderà il controllo e ucciderà la persona responsabile, il che significa che abbiamo bisogno di qualcuno più potente di lui. E tu sei l'unico che potrebbe essere un vero avversario."

Taehyung annuì e sospirò. "Non sappiamo se diventerà persino più potente di te, tu potresti trovarti in pericolo il che farebbe perdere il controllo a Seokjin. Quindi, in conclusione, entrambi dovrete combattere contro di lui."

Un suono confuso lasciò le labbra del re e i suoi occhi guizzarono avanti e indietro dalla sua anima gemella al più giovane. "Ma se Jeongguk dovesse combattere contro di noi, perderebbe."

L'argentato scosse la testa e deglutì. "Non puoi saperlo!", esclamò.

"Taehyung... siamo entrambi due uomini adulti e i nostri poteri sono pienamente sviluppati. Siamo dei re. Non può vincere contro di noi."

Seokjin si schiarì la gola e guardò il suo figliastro. "Non possiamo esserne certi, Joon", disse. "Lo hai mai visto rilasciare il suo intero potere? Potrebbe essere molto più potente di noi due messi insieme."

"No, mio figlio non è capace-"

"Lo stai facendo di nuovo, Joon", scattò l'uomo dal rango viola. "Jeongguk non è più un ragazzino di sedici anni! I suoi poteri crescono ogni giorno e non sappiamo nulla delle sue vere capacità. Perché credi che sia in questo stato ora? È a causa tua! Lo stai facendo a pezzi, Joon. Stai spezzando il tuo stesso figlio con il tuo stupido atteggiamento! Lui ci prova. Cerca fortemente tutti i giorni di renderti fiero con ogni singola cosa che fa, cerca sempre di aiutare e tu non lo fai neanche parlare!"

Namjoon era silenzioso mentre Taehyung fissava il pavimento.

Non avrebbe mai potuto pensare che un Seokjin arrabbiato potesse essere così spaventoso.

"Jeongguk ha perso sua madre, sei tutto ciò che ha! Ma-"

"Lui ha te!", discusse il re ma la sua anima gemella sbuffò.

"Non sono suo padre, Joon! Non ho nessun legame di sangue che mi unisca a lui. Sono la tua anima gemella che è entrata nella sua vita quando i suoi genitori hanno deciso di separarsi. Questo non cambia il fatto che sei tu che dovresti esserci per lui. Tu dovresti insegnargli come controllarsi, non io! Non sono nemmeno del rango blu! Dovresti essere tu la persona da cui lui viene quando qualcosa lo preoccupa, non io!"

Taehyung sussultò. "Ragazzi-", cercò di dire, ma Namjoon lo aveva già interrotto. "Perché dovrebbe essere colpa mia se lui si sente più a suo agio con te? Non posso farci niente! Se vuole parlarmi delle sue preoccupazioni lo può fare, non lo costringerei a dirmi niente. E lo sai fottutamente bene che non ho avuto il tempo per insegnargli come controllarsi al tempo-"

"Non ci arrivi, vero?", urlò Seokjin. "Si sente più a suo agio con me perché non lo giudico per ogni singola cosa! Lo lascio parlare! Può fidarsi di me senza preoccuparsi che io non lo prenda seriamente o che lo possa vedere come un debole. Jeongguk ha bisogno di te come suo padre, Joon, non come il suo re!"

Taehyung deglutì e chiuse gli occhi. Non doveva andare così.

"Ragazzi!", finalmente urlò e i due re si fermarono, voltandosi verso il più giovane. "Dobbiamo concentrarci su come riportare indietro Jeongguk. Non litigate."

Un sospiro lasciò Seokjin e annuì. "Hai ragione. Joon, tu dovrai minacciare la salvezza di Taehyung. Cercherò di contenere il mio impulso di aiutarti."

"Huh?", chiese Taehyung con un'espressione confusa sul volto. "Non sarebbe pericoloso per Namjoon se tu non lo aiutassi?"

"Se lo aiutassi sarebbe pericoloso per Jeongguk."

"Hai appena detto che potrebbe sconfiggerci!", sbottò Namjoon e la sua anima gemella grugnì. "Ho detto che non sappiamo quanto potere abbia già e che potrebbe essere più forte di noi. Ma fino a quando non avremo prove certe, non dovrò interferire."

Taehyung giocò con le sue dita, facendo viaggiare il suo sguardo su entrambe le anime gemelle irritate. "E come farai a resistere?", chiese e Seokjin scrollò le spalle. "Dovrò trovare un modo."

cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora