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— PARTE CINQUANTOTTO.

"Non possiamo chiedere a Wheein di aiutarci? Perché lo deve fare Taehyung? È troppo pericoloso per lui

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"Non possiamo chiedere a Wheein di aiutarci? Perché lo deve fare Taehyung? È troppo pericoloso per lui."

Namjoon sospirò e si strofinò il ponte del naso. "Lo so che non ti piace l'idea che Taehyung riprenda ad allenarsi, ma lo dovrebbe fare comunque per poter controllare i suoi poteri."

"E Wheein?"

"Dubito fortemente che ci voglia dare una mano, figlio. Potrebbe mettere il suo pianeta e i suoi sudditi in pericolo. Non può correre un simile rischio."

Jeongguk roteò gli occhi, prima di alzarsi in piedi. "Bene", mormorò e se ne andò, ritornando nella stanza dove lo attendeva Taehyung.

Il principe aprì la porta con un sospiro stanco.

Aveva addestrato le guardie tutto il giorno senza poter vedere la sua anima gemella, che era ancora costretto a riposare nella loro stanza. E Jeongguk non si era mai sentito così prosciugato.

Taehyung, dopo aver sentito la porta aprirsi, fece scattare la testa verso l'alto dal libro che stava leggendo e un ampio sorriso si formò sulle sue labbra. "Ggukie!"

"Hey, piccolo. Come ti senti?", chiese l'uomo, sorridendogli e sedendosi ai piedi del letto per togliersi le scarpe.

"Meglio", rispose Taehyung, avvicinandosi a Jeongguk per poterlo abbracciare da dietro. "E tu?"

La voce dolce del ragazzo fece perdere un paio di battiti al suo cuore e del calore si formò al suo interno. "Sono solo stanco", mormorò.

Taehyung mugolò. "E la tua spalla?"

"Fa ancora male. Non so nemmeno perché devo ancora addestrare le guardie quando sono ferito, ma-"

"Chi ti ha detto di addestrare le guardie?", l'argentato chiese severamente con le sopracciglia aggrottate e Jeongguk scrollò le spalle. "Seokjin voleva controllare la spalla, ma non aveva capito perché non fosse ancora guarita. Quindi, ha chiamato un dottore che ha detto che dovrebbe andare bene anche se alleno le guardie. Be', papà l'ha creduto e mi ha detto di andare a prepararmi."

Taehyung si accigliò. "Ma questo è stupido."

Il corvino si fece scappare una risata e annuì. "È vero, ma non posso disobbedire il re, no?", sbuffò.

"Ggukie.. pensavo che tu e Namjoon aveste parlato di tutto."

"Davvero? Si è scusato per essere stato un pessimo padre, ma ne abbiamo seriamente parlato? Di come mi sono sentito? Di perché l'ha fatto? No, e ancora non posso dimenticare tutte le volte in cui mi diceva di stare zitto, perché lui era il re e nessuno poteva dire una parola contro di lui. Non sono arrabbiato con lui, è solo... solo che non riesco a dimenticarmi del modo in cui mi ha trattato."

Taehyung sospirò e fece vagare una delle sue mani tra i capelli corvini, per cercare di confortarlo. "Ha smesso di farlo, no? Questa è la cosa più importante. Non dovresti pensare al passato, Ggukie."

"È più facile a dirsi che a farsi", mormorò e chiuse gli occhi, abbassando la testa quando la sua anima gemella continuò a toccargli i capelli.

Taehyung non rispose, ma premette un bacio affettuoso sul suo collo.

Il silenzio aleggiò nella stanza, fino a quando Jeongguk non si alzò. "Vado a farmi una doccia", disse e si diresse in bagno, dopo aver sentito il cenno di assenso del più piccolo.

Taehyung si era già rannicchiato sotto le coperte quando Jeongguk finì finalmente di lavarsi. "Hai sonno, piccolo?", sentì chiedere dal suo ragazzo. "No, non proprio."

Il maggiore si stese accanto a lui, tirandolo più vicino a sé e baciandogli la fronte, lasciando che le sue labbra restassero lì per un secondo. "Perché è tutto così complicato?"

Jeongguk scrollò le spalle. "Non lo so, ma riusciremo a superare tutto quello che si metterà sulla nostra strada."

"E se-"

"Piccolo", il maggiore lo interruppe dolcemente, facendogli alzare lo sguardo. "Niente ci potrà mai separare, lo sai vero? Siamo pronti a tutto. Se Minho dovesse iniziare una guerra, allora combatteremo. Vinceremo."

Il minore annuì debolmente. "Lo spero."

"Okay, ho bisogno che ti concentri. Concentrati sui poteri che ti scorrono nelle vene. Concentrati sulla sensazione scintillante sulle tue dita. Cerca di vedere i tuoi poteri."

Taehyung chiuse gli occhi e prese un profondo respiro, cercando di fare quello che Wheein gli aveva detto.

Ma non riusciva a concentrarsi. Era troppo impaurito e preoccupato da ciò che sarebbe potuto succedere.

"Taehyung", disse la donna con calma, avvicinandosi a lui e prendendo le sue mani tra le proprie. "So che sei spaventato. Forse anche terrificato. Ma per poterlo controllare, non puoi lasciare che le tue emozioni abbiano la meglio su di te. Cerca di ignorare la paura, la rabbia o qualsiasi cosa tu stia provando in questo momento. Concentrati sul tuo potere."

"Non posso..."

"Sì che puoi. Non stai credendo in te stesso, Taehyung. Ma ricorda cosa sei stato capace di fare quando mi hai sconfitta. Hai sconfitto una regina, e hai scoperto i tuoi poteri qualche giorno fa. Sei forte. Molto forte", disse e il ragazzo deglutì, guardandola con occhi pieni di dubbio.

"Non avere paura del tuo potere. Sei capace di possedere l'acqua e può essere pericoloso. Ecco perché devi imparare come controllarlo", continuò Wheein. "E sei anche capace di cose che non ho mai visto prima. Non posso insegnarti come controllarlo, ma se solo riuscissi a maneggiare almeno l'acqua - sarebbe già un grande passo in avanti."

Taehyung annuì esitante. "Posso farcela", mormorò e la regina sorrise. "Questo è lo spirito giusto, piccoletto", ridacchiò. "Ora, coraggio, mostrami cosa sei capace di fare."

Dopo aver riso con fare adorabile, chiuse gli occhi e stabilizzò il suo respiro, focalizzandosi sul bagliore che stava esplodendo nelle sue mani, unito ad un calore confortevole. Sembrò magico.

"Ecco qua", sentì Wheein mormorare, la sua voce calma e monotona. "Cerca di formare qualcosa nelle tue mani."

Taehyung poteva a mala pena sentirla, ma immaginò un cuore composto d'acqua, sorridendo dopo aver sentito il bagliore intensificarsi.

"Bene. Visto? Devi solo credere in te stesso", la donna disse ancora e Taehyung aprì gli occhi, guardò il palmo della sua mano per vedere un piccolo cuore, che scintillava di un colore blu e argenteo. Aggrottò le sopracciglia. "Perché ha questo colore?"

"La tua capacità di possedere l'acqua si è unito al tuo altro potere. Quello con la luce argentata. Non lo so-", si interruppe, i suoi occhi si spalancarono. "La luce argentata", sussurrò Wheein. "Ma certo! Come ho fatto a non notarlo prima?"

"Che cosa?"

"So da dove viene l'altro potere, Taehyung."

cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora