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─ PARTE TRENTATRÈ.
(avvertenza: contenuto per adulti)

Jeongguk inclinò la testa verso il basso, guardando il ragazzo carino sopra il suo corpo, il quale lo stava abbracciando forte mentre leggere risate venivano rilasciate da lui qualche volta

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Jeongguk inclinò la testa verso il basso, guardando il ragazzo carino sopra il suo corpo, il quale lo stava abbracciando forte mentre leggere risate venivano rilasciate da lui qualche volta.

"Non dovremmo prepararci come hai detto tu?"

L'argentato annuì. "Sì. Oh! Possiamo incontrarci con Chae?".

Jeongguk rilasciò un mugolio confuso. "Non ho idea di chi tu stia parlando, ma uhh... certo?"

"La ragazza con cui stavo parlando, quando stavi allenando le guardie. È così simpatica!"

"Oh. Lei." L'altro sbuffò e roteò gli occhi. "Che ne dici se passiamo un po' di tempo con Jimin, Yoongi e Hoseok invece, huh? Non li vediamo da un po'."

Taehyung osservò il muro sovrappensiero, cercando di decidere se volesse trascorrere il tempo con la sua nuova amica Chae o con Jimin e gli altri. Jimin aveva vinto.

"Okay!", sorrise apertamente, prima di sedersi sul suo ragazzo, il quale incrociò le braccia dietro la sua testa e guardò il minore con occhi affettuosi. "Doccia?"

Jeongguk annuì, cercando non grugnire.

Non era nell'umore per farsi una doccia, ma oh bene se quello significava poter passare più tempo con la sua anima gemella e i suoi amici, avrebbe potuto prepararsi sul serio.

L'argentato saltò giù dal letto, correndo dentro il grande bagno e lasciando Jeongguk nella camera da letto, il quale sguardo era concentrato sul soffitto.

Ancora una volta la sua mente stava correndo tra le varie possibilità di un Taehyung che provenga da un altro pianeta - o meglio Nebula, poiché è in grado di possedere l'acqua. Il suo sogno su Minho era un'altra cosa che si ripeteva continuamente nella sua testa.

Ma la domanda principale che si stava chiedendo e che lo stava stressando era perché Minho stava programmando di attaccare Cerere?

Perché avrebbe dovuto infrangere la promessa che aveva fatto a sua madre di non attaccarli mai?

Né Namjoon né Seokjin avevano mai fatto qualcosa per scatenare l'ira del re di Mercurio e quello non aveva un senso.

Troppe cose lo rendevano confuso e Jeongguk aveva bisogno di una distrazione. E questa era trascorrere il tempo con i suoi amici e il suo ragazzo.

Stiracchiò pigramente il suo corpo, prima di alzarsi, si fece scappare uno sbadiglio subito dopo.

Con passi lenti e stanchi, raggiunse il bagno, aprì la porta e camminò verso il lavandino per lavarsi i denti.

Il suono dell'acqua scorrere dalla doccia fece piantare un piccolo ghigno sulle labbra dell'uomo, ma scosse velocemente la testa, cercando di scacciare via tutte le immagini peccaminose dalla sua testa.

Ma oh il suo desiderio era solo quello di unirsi al minore per la doccia.

Jeongguk roteò i suoi occhi a se stesso, ma fu veloce nel togliersi i vestiti e avvicinarsi alla doccia.

Aprì silenziosamente la porta fatta di un vetro lattiginoso e fissò il retro nudo del suo ragazzo con la lussuria a bruciargli il corpo.

Si fece scappare un basso ruggito mentre entrò nella doccia, spingendosi contro la schiena dell'altro, che sussultò all'azione improvvisa.

"G-Gukie?"

Jeongguk mise le sue mani sui fianchi dell'argentato, tirandolo ancora più vicino a sé, così che il più giovane potesse sentire il suo membro. "U-Uhh... cosa stai facendo?"

Non rispose.
No, si avvicinò all'incavo del suo collo, piazzando un bacio affettuoso sulla sua pelle morbida e bagnata.

Non ci mise molto per diventare più rude e appassionato, mentre iniziò a succhiare il collo di Taehyung, il quale era già un disastro di gemiti.

Piccoli sussulti e gemiti riempirono l'aria, mentre i loro corpi sembravano diventare sempre più caldi con il passare del tempo.

La sensazione delle loro pelli l'una contro l'altra creava più dipendenza di qualsiasi altra droga.

Le mani di Taehyung erano aggrappate ai capelli scuri del suo ragazzo, la sua schiena inarcata.

"Ti piace, piccolo?", sussurrò l'altro con la sua voce profonda nel suo orecchio, mandando brividi lungo la spina dorsale della sua anima gemella, la quale si lamentò alla mancanza delle labbra di Jeongguk contro il suo collo. "Non vuoi rispondere?", ridacchiò a bassa voce, ghignando alla vista peccaminosa sel suo ragazzo.

Jeongguk lasciò vagare i suoi occhi sulle curve del suo corpo, un colore luminoso e blu li circondò.

Spinse Taehyung contro il vetro color latte della doccia, l'acqua stava ancora scorrendo su di loro, mentre i loro occhi si incontrarono. "Dio, sei così bello", il ragazzo dal rango blu mormorò e catturò le labbra dell'altro con le sue, facendo scivolare la sua lingua nella sua bocca ed esplorandone la cavità con passione.

Le sue mani ruvide stavano viaggiando lungo le cosce di Taehyung, sollevando una gamba e mantenendola contro il suo corpo muscoloso.

Un gemito scappò dalla sua anima gemella e in qualche modo Jeongguk, all'improvviso, si ricordò di quando lo aveva spinto contro il muro - facendogli male.

E proprio come allora si distaccò da Taehyung, indietreggiò fino a quando la sua stessa schiena non toccò il muro bagnato di fronte il suo ragazzo, il quale lo stava guardando con confusione e con occhi feriti. "Ggukie?", chiese, volendosi avvicinare, ma Jeongguk sollevò una mano di fronte a lui. "Non farlo... ti prego."

"Cosa c'è che non va?"

Il ragazzo dal rango blu scosse la testa e chiuse gli occhi. "Niente. Finiamo di prepararci, okay?", mormorò Jeongguk, ma non ricevette risposta. Invece, un piccolo corpo si lanciò contro il suo, abbracciandolo. "Non mentirmi e dimmi cosa non va", disse Taehyung, il suono della sua voce uscì ovattato.

Il maggiore si fece scappare un sospiro profondo. "Io non... non posso smettere di pensare al giorno in cui ti ho ferito. E tutto ciò che provo sono paura e rabbia, ogni volta che ti tocco in un modo in cui tutto potrebbe ripetersi."

"Hai ancora paura di toccarmi?"

"Io-..."

Taehyung gli sorrise debolmente, cercando di non rimanerne influenzato. "Va tutto bene, Ggukie, davvero", l'altro scosse la testa e aprì di nuovo gli occhi, guardando al ragazzo argentato che sembrava così triste. "Non va bene, piccolo. E mi dispiace", tracciò lentamente il suo pollice sulle labbra del suo ragazzo, maledicendosi nella sua testa per la sua paura di fargli del male.

"Non devi essere dispiaciuto-"

Jeongguk lo interruppe. "Devo. E forse non riuscirò a superare la paura di ferirti, ma ti prego, ricorda sempre che ti amo."

cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora