─ PARTE TRENTUNO.
"Potremmo testarlo."
Jeongguk sbuffò. "Non è una sorta di esperimento, lo capisci?"
Suo padre sospirò e annuì. "Lo so, figlio, ma se fosse davvero capace di possedere l'acqua, dovremmo allenarlo. E se non sappiamo nemmeno, se la nostra teoria è corretta."
"Questo non ti da comunque il diritto di testarlo! Glielo chiederemo."
"Jeongguk, lui non sa niente. Non c'è niente che ci può dire."
Il ragazzo dal rango blu grugní, strofinandosi le tempie.
Era stanco, confuso e arrabbiato.
"Come vorresti testarlo allora, huh?", scattò Jeongguk, fissando suo padre.
Il re sospirò e indietreggiò sulla sua sedia, osservando il muro in pensiero. "Non ne ho idea."
"Grande", il più giovane sbottò e roteò gli occhi, prima che gli scappasse uno sbadiglio. "Dovresti tornare a casa. Parleremo un'altra volta, okay? Nel frattempo, Namjoon ed io penseremo ad un modo per scoprire se Taehyung è davvero capace di possedere l'acqua."
Seokjin gli sorrise caldamente e lo abbracciò. "Buonanotte. E non dimenticare di coccolare la tua anima gemella."
Una risata fu la sua unica risposta.
"Dormi bene, figlio."
Jeongguk annuì e uscì dall'ufficio di suo padre, camminando verso la grande entrata del castello.
L'aria fredda colpì il suo corpo non appena uscì fuori, facendolo rabbrividire.
Il cielo era ancora una volta illuminato solo dalle navicelle spaziali e dalle stelle.
Anche se era notte fonda, qualche persona si trovava ancora fuori.
Jeongguk lasciò un sospiro di sollievo quando vide la sua casa e corse verso la porta, entrando nel caldo edificio.
Senza pensarci due volte, corse su per le scale fino alla sua camera da letto e fissò la piccola massa sotto le coperte con occhi innamorati.
Fortunatamente Taehyung stava ancora dormendo, quindi si tolse le scape e si sdraiò accanto a lui.
Il suo braccio circondò la vita del più giovane quasi automaticamente, tirandolo più vicino al suo corpo freddo.
Jeongguk rilasciò un sospirò soddisfatto, seppellendo la testa nel collo della sua anima gemella, inalando il suo dolce profumo.
Era davvero una dipendenza.
"Ggukie?", una voce stanca sussurrò e il nominato si maledì nella sua testa per essere stato apparentemente troppo rumoroso, quando era tornato.
"Hey, piccolo."
Taehyung si voltò nella stretta dell'altro, guardandolo. "Dove sei stato?"
"Mi sono allenato nel castello", rispose e il suo ragazzo corrugò le sopracciglia. "Nel bel mezzo della notte?"
Jeongguk mugolò, premendo le sue labbra contro la fronte dell'argentato.
"Sì, ma sono tornato ora. Quindi ritorna a dormire, mh?"
Taehyung scosse leggermente la testa. "Non voglio."
"Non sei stanco, piccolo? Ti ho svegliato, non è così?", mormorò il corvino, ma il suo ragazzo gli sorrise dolcemente. "Non mi hai svegliato. Ero già sveglio da prima."
"Perché non mi hai chiamato? Sarei tornato subito."
Taehyung ridacchiò, il suo dito tracciò la guancia di Jeongguk. "Ho pensato che fosse importante, non te ne sei mai andato a notte fonda senza una ragione. Quindi non volevo distrarti da qualsiasi cosa stessi facendo."
I loro occhi si incontrarono e Jeongguk mugolò al tocco della sua anima gemella.
"Allenando. Mi stavo allenando", sussurrò e chiuse gli occhi, la stanchezza prese il sopravvento sul suo corpo.
Le labbra di Taehyung si curvarono verso l'alto alla vista della sua anima gemella assonnata e continuò ad accarezzare la sua guancia, prima di scendere verso le sue labbra, tracciandone le curve.
Il suo sguardo era fissato sulle labbra del ragazzo dal rango blu, senza notare che il suo ragazzo lo stava guardando.
Lentamente incastrò i suoi occhi con quelli di Jeongguk, il quale non stava dicendo niente e continuava ad osservare l'argentato.
Un rossore si propagò sulle guance di Taehyung e premette velocemente la testa contro il petto della sua anima gemella con uno squittio, facendo ridere il corvino.
La mano di Jeongguk corse dolcemente tra i suoi capelli ancora una volta. "Perché sei imbarazzato, piccolo?"
"Perché hai continuato a guardarmi per chissà quanto tempo mentre io mi ero perso nella mia mente, guardando le tue labbra", la voce del minore uscì ovattata a causa della sua testa che premeva ancora nella maglia dell'altro.
Una risatina uscì dalla gola di Jeongguk, mentre continuò a pettinare i capelli della sua anima gemella.
"È stato carino."
Taehyung si fece sfuggire un altro squittio, premendosi maggiormente contro Jeongguk.
"Guardami, piccolo. Voglio vedere il tuo bellissimo viso."
Timidamente il minore lo guardò, cercando di non imbarazzarsi ancora.
"Eccolo qui", Jeongguk sorrise e premette le sue labbra contro quelle soffici del suo ragazzo.
I loro cuori stavano battendo ferocemente nei loro petti, sentendo come se fosse il loro primo bacio ma anche come se si fossero baciati spesso altre volte.
"Ti amo."
Taehyung arrossì ancora. "Ti amo anch'io."
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grazie a tutti per le mille visualizzazioni *-*
love y'all! ✌🏻💕
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cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓
Fanfiction𝓐𝓤 | dove Kim Taehyung è ossessionato dallo spazio e dai suoi pianeti. E se incontrasse un uomo ferito, che non sembra essere della Terra? questa è solo una traduzione! i crediti della storia originale appartengono a ➛ @JJKMONO che mi ha gentilme...