─ PARTE DICIOTTO.
"Va bene. Jeongguk, non sopraffarti. Non sai quanto riesce a contenerne il tuo corpo." La voce di Seokjin rimbombò lungo la grande stanza di addestramento.
Taehyung sedeva su una panchina, mentre guardava la sua anima gemella che veniva addestrato dall'uomo dal rango viola.
Anche se Jeongguk conosceva già tutto sui suoi poteri, doveva apparentemente allenarsi di più, specialmente perché perdeva il controllo quando si arrabbiava.
La sua anima gemella gli aveva offerto di guardarlo allenarsi e il giovane aveva accettato volentieri.
Era abbastanza interessante.
L'intera stanza veniva illuminata dalla luce blu che proveniva da Jeongguk e qualche volta delle luci viola si propagavano nell'aria.
Seokjin lo stava provocando, così che avrebbe potuto controllare il suo potere mentre si arrabbiava.
"Sopraffare? Mai sentito." La sua anima gemella ghignò e, all'istante, l'uomo del rango viola cadde al suolo, stringendosi la testa, mentre gli occhi blu di Jeongguk lo fissarono privi di qualsiasi emozione.
"Tu piccolo...", Seokjin cercò di dire, ma un'altra ondata di dolore lo fece zittire. "Basta", l'uomo mormorò tra i denti.
Jeongguk fermò il dolore, offrendogli una mano per rialzarsi, prima di sorridere timidamente. "Scusa..."
"Non sei dispiaciuto, non provare nemmeno a fingere", disse il maggiore e Jeongguk ghignò. "Certo che lo sono!"
Seokjin sbuffò. "Che mancanza di rispetto." Si voltò verso il più piccolo tra loro, il quale era ancora seduto sulla panchina. "Hey Taehyung! Vieni qui!"
Il nominato si alzò e raggiunse i due.
"Sì?", chiese e sorrise leggermente, chiedendosi perché lo avessero chiamato.
Non era una distrazione o qualcosa del genere?
Seokjin gli diede una pacca sulla spalla, "Voglio che provochi Jeongguk. Non ho lo stesso effetto che avevo su di lui prima, perché più o meno sa che nulla di ciò che dico è serio, quindi la sua mente non gli lascia perdere il controllo. Ma se ci fosse una situazione vera, potrebbe diventare pericoloso per tutti noi, perché perderebbe quasi subito il controllo. Puoi farlo per me?"
Gli occhi di Jeongguk si spalancarono. "No! Lui non farà niente, Jin. Chiama una guardia che lo dovrebbe fare."
Il maggiore sospirò prima di annuire. "Va bene allora. Chiederò a John di farlo." Con questo, uscì dalla stanza, lasciando le due anime gemelle da sole.
"Perché non vuoi che lo faccia?", chiese Taehyung con un piccolo broncio. "Non lo so se perderò il controllo, ma se dovesse accadere, significherebbe farti del male. E non voglio."
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cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓
Fanfiction𝓐𝓤 | dove Kim Taehyung è ossessionato dallo spazio e dai suoi pianeti. E se incontrasse un uomo ferito, che non sembra essere della Terra? questa è solo una traduzione! i crediti della storia originale appartengono a ➛ @JJKMONO che mi ha gentilme...