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─ PARTE NOVE.

"Ne sei sicuro, Taehyung? Sai quant'è pericoloso

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"Ne sei sicuro, Taehyung? Sai quant'è pericoloso."

Il ragazzo annuì.

Non aveva nemmeno salutato i suoi genitori, ma non erano a casa e tutto quello che voleva era raggiungere Cerere.

Suo padre era sempre a lavoro. Gli sembrava come se non si parlassero da anni.

Solo sua madre teneva a lui, ma gli andava bene così.

La cosa più importante per suo padre era il lavoro, il lavoro... oh, e il lavoro. Era letteralmente fuori per un altro viaggio d'affari, ancora.

Sfortunatamente, sua madre è dovuta andare con lui ma, anche se quello lo rendeva triste, si sentì sollevato nel non aver dovuto dirle addio.

"Prendi la mia mano", ordinò Jeongguk e il ragazzo mise la sua piccola mano in quella grande dell'altro. "Chiudi gli occhi."

Taehyung obbedì, sentendosi improvvisamente nervoso.

Potrebbero essere gli ultimi secondi della sua vita, ma qualcosa dentro di lui gli disse che si stava sbagliando.

Sarebbe sopravvissuto.

Gli occhi di Jeongguk ritornarono a brillare di blu ancora una volta, l'intenso colore attraversò le sue vene.

Le sue sopracciglia si aggrottarono e strinse la presa attorno la mano del ragazzo. La luce blu li racchiuse completamente.

Una sensazione di bruciore invase il corpo di Taehyung, che cercò di non urlare per il dolore.

Non faceva così male come quello che gli aveva inflitto Jeongguk, ma era sempre orribile.

Gli sembrò come se il fuoco stesse danzando sulla sua pelle, strisciando verso il basso e verso l'alto.

Proprio mentre cercò di urlare, tutto si fermò.

Aprì lentamente i suoi occhi, si trovava su un suolo grigiastro, delle luci blu scorrevano al suo interno.

Era affascinante.

Poi ogni cosa si fermò intorno a lui. Non dovrebbe star respirando. Non dovrebbe essere in grado di stare in piedi e camminare. Dovrebbe essere già morto in quel momento.

Con occhi spalancati, si voltò verso Jeongguk, il quale lo stava ancora tenendo per le mani, fissando dritto nei suoi occhi blu luminosi.

All'improvviso, Taehyung vide foto di lui e Jeongguk davanti i suoi occhi.

Era come se stesse vedendo il suo futuro.

Stavano ridendo e si stavano baciando, si amavano.

Sentì tutte quelle emozioni nei suoi confronti che la sua mente iniziò a raggiungere anche il suo cuore e la sua anima. Ad un tratto gli parve di poter affrontare il mondo finché Jeongguk fosse rimasto dalla sua parte.

Taehyung avrebbe potuto fare qualsiasi cosa e sarebbe potuto andare ovunque fino a quando ci sarebbe stato lui accanto.

Vide tutta la sua vita di fronte a sé.

Taehyung iniziò a vedere le cose in modo diverso, in un modo migliore.

Sentì questo tipo di connessione magnetica con Jeongguk, che non aveva mai provato prima.

Quella connessione gli fece dimenticare di ogni relazione che aveva avuto, perché non avevano più importanza per lui.

Era come se il suo cuore e la sua anima avessero dormito per tutto quel tempo e si stessero finalmente svegliando. Era così che si percepiva l'amore ed era davvero la migliore droga in circolazione, perché portava l'anima umana in fiamme.

Quella connessione con Jeongguk era diversa da tutte le cose che avesse mai sperimentato.

Gli sembrava sapere quello che l'altro stava pensando ancora prima che lo dicesse.

I vari talenti che avevano si erano riuniti e riempiti a vicenda.

Le cose in cui Taehyung era scarso erano quelle in cui Jeongguk eccelleva, così avrebbe potuto imparare da lui, e le cose in cui era bravo magari Jeongguk poteva non saperle bene, il che significava che avrebbe potuto impararle dal minore.

Loro due, insieme, avevano tutto ciò di cui avevano bisogno per essere felici. Tutto acquisì improvvisamente un senso e gli parve come se fossero stati destinati da sempre. L'amore doveva farti sentire veramente così, altrimenti tutto il resto avrebbe rappresentato una finzione.

Lo amava già con tutto il suo cuore e la sua anima e avrebbe volentieri rinunciato alla sua vita per lui.

Era un amore incondizionato. Il tipo in cui sapeva che avrebbe fatto guai e che avrebbe incasinato tutto, ma Jeongguk sarebbe sempre stato al suo fianco. Sempre.

Non avrebbe fatto scherzi e non avrebbe fatto in modo che lo inseguisse.

Non c'era spazio per quelle cose infantili, quando condividevano una connessione così forte e reale.

Non avrebbe mai dovuto mettere in discussione i sentimenti di Jeongguk nei suoi confronti, perché gliel'avrebbe detto tutti i giorni e glielo avrebbe fatto capire in ogni modo possibile.

Non ci sarebbe stata mancanza di fiducia o di comunicazione.

Lo avrebbe aiutato a diventare le versione migliore di sé, e se gli fosse capitato di cadere Jeongguk l'avrebbe afferrato e portato egli stesso.

Avrebbe combattuto le sue battaglie per lui e lo avrebbe difeso sempre.

Poi si fermò. Rilasciò un sussulto, quando realizzò cosa gli era successo.

Jeongguk era la sua anima gemella.

cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora