64

482 40 30
                                    

PARTE SESSANTAQUATTRO.

Jeongguk fece scorrere una mano tra i suoi capelli

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Jeongguk fece scorrere una mano tra i suoi capelli. "Non posso", mormorò.

"Cosa significa che non puoi?", chiese Hoseok con le sopracciglia corrugate. "Jeongguk, non abbiamo tempo adesso! Abbiamo bisogno di te, okay?"

Il principe scosse la testa con la mascella contratta e gli occhi chiusi. "Non posso combattere contro Minho", disse. "E non posso combattere dalla parte di mio padre. Non dopo quello che ha fatto."

Hoseok rilasciò uno sbuffo. "Non sappiamo neanche se abbia fatto qualcosa! Perché ti stai fidando di Minho più di Namjoon, eh? È tuo padre, per l'amor del cielo!", urlò e Jeongguk riaprì gli occhi con uno scatto veloce. Le sue orbite blu stavano fissando l'altro.

"Perché?", ripeté lui. "Oh, ti dirò io il perché. Per la mia intera cazzo di infanzia non sono stato vicino a mio padre! Lui continuava ad usare la sua posizione di re contro di me, non credeva in me e mi accusava di cose che non facevo! È stato distante da me tutto il tempo", sbottò. "Mia madre era morta e io ho dovuto parlarne con Seokjin! Ho dovuto dirgli come mi sentivo, perché a mio padre non sembrava interessare. Non mi ha mai ascoltato! Mai."

Jeongguk puntò il dito contro il petto di Hoseok, i suoi occhi ardevano di rabbia. "E Minho? È stato parte della mia famiglia! Mia madre era fottutamente felice con lui, e mi trattava come se fossi suo figlio mentre mio padre aveva invece fallito nel suo compito. Lui c'è sempre stato per me, tutto il tempo, anche se ero solo un bambino allora", il principe continuò. "Poi ci attacca all'improvviso, dopo che non ci siamo visti per anni e mi dice che mio padre e la sua anima gemella sono i veri responsabili della morte di mia madre! A chi crederesti, mh?"

Hoseok rimase in silenzio e indietreggiò di qualche passo, stringendo la presa sulla sua spada. "Allora non combattere", disse per poi andare via.

Jimin si imbronciò. "È stato molto maleducato da parte sua. Sono certo che non volesse dirlo veramente", disse e Jeongguk osservò solamente la schiena del suo migliore amico, il quale era corso nuovamente sul campo di battaglia con le guardie che stavano ancora combattendo.

"Invece sì. E forse non è totalmente nel torto", mormorò l'uomo prima di spostare il suo sguardo verso il basso, quando sentì la mano di Taehyung afferrare la sua. "Non vi porterei da nessuna parte se non riuscissi neanche a decidere da che parte stare."

Yoongi roteò gli occhi al cielo. "Non essere stupido", disse. "Se vuoi combattere al fianco di Minho, allora fallo. Uccidi le guardie che tu stesso hai addestrato. Oppure combatti al nostro fianco e uccidi quelli che hanno provato ad uccidere te o i tuoi amici. La scelta è tua. Non sappiamo cosa sia successo nel passato e non dovrebbe neanche preoccuparti ora, ma pensa a cosa potrebbe fare l'esercito di Minho a Cerere. Cosa potrebbero fare ai tuoi amici, la tua famiglia e la tua anima gemella."

L'uomo dal rango verde sospirò. "Non ti giudicherò se preferirai combattere al fianco di Minho. Non so cosa ti passi per la testa, Gguk, ma vuoi davvero perdere anche tuo padre?", mormorò e Jeongguk si irrigidì, stringendo la presa sulla mano della sua anima gemella. "No", rispose.

cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora