─ PARTE TRENTADUE.
Taehyung si risvegliò tra le braccia della sua anima gemella, il fiato caldo del maggiore colpiva il retro del suo collo.
Un braccio circondava il suo piccolo corpo, tirandolo più vicino a Jeongguk.
Un lieve sospiro gli scappò, prima di voltarsi nella stretta dell'uomo e rannicchiarsi contro il suo petto scolpito con un sorriso sulle labbra.
Sentì da vicino il battito regolare del suo ragazzo, guardandolo profondamente con occhi a forma di cuore.
Jeongguk era il suo tutto ora e il minore non avrebbe mai pensato che la sua vita avesse potuto prendere quella piega.
Aveva in programma di diventare un astronauta e apprendere ancora di più sullo spazio, ma vivere su un altro pianeta e essere capace di viaggiare negli altri, in compagnia della sua anima gemella, che era anche un principe... era qualcosa che non avrebbe mai immaginato.
Ma Taehyung era felice.
Certo, gli mancavano i suoi amici e sua madre - non suo padre, perché era uno stronzo - e gli mancava andare a scuola e avere la tipica routine dei suoi giorni, ma preferiva mille volte la sua nuova vita a quella vecchia.
"Sei sveglio?", sentì Jeongguk sussurrargli con la sua voce profonda e rauca e il ragazzo guardò verso l'alto
con occhi luminosi, facendo ridere l'altro. "Posso vedere che sei sveglio. Dormito bene?"Taehyung mugolò. "Sì, ho fatto un sogno strano però."
"Me lo vuoi raccontare, piccolo?"
Annuì. "Allora... mi trovavo in un grande e vuoto campo tutto da solo. Non c'era davvero nessuno. Luci rosse, gialle, verdi, viola e blu sono comparse nel cielo all'improvviso e io stavo semplicemente lì... non potendomi muovere nemmeno un po'."
Jeongguk aggrottò le sopracciglia, chi avrebbe mai sognato una roba del genere?
"Poi il fuoco mi ha circondato, formando un cerchio intorno a me, mentre mi si avvicinava sempre di più. Il calore mi stava soffocando e volevo correre, ma non potevo. Era come... se i miei piedi fossero incollati al pavimento", il ragazzo rabbrividì al ricordo del suo sogno e dalla sua intensità.
Era parso così reale, aveva seriamente spaventato Taehyung.
"Ma poi un uomo ha camminato in mezzo al fuoco, fermandosi proprio di fronte a me e mi ha detto 'Vedremo se sei davvero degno dei tuoi poteri' e poi se n'è andato, il fuoco è scomparso e io sono rimasto di nuovo solo nel campo. È stato così strano."
Jeongguk fissò il muro della stanza in pensiero, il sogno della sua anima gemella non era una coincidenza. Aveva un significato e sapeva esattamente chi fosse l'uomo del suo sogno. Minho.
"Già... strano. Non pensarci troppo. È stato solo un sogno dopotutto", rispose e premette le sue labbra su quelle del minore, un sussulto sorpreso lasciò Taehyung, ma lo ricambiò all'istante.
Le loro labbra si mossero con calma contro le altre, mostrando il loro amore nei confronti dell'altro.
"Perché mi hai baciato?", Taehyung sorrise, non appena si allontanarono. "Non mi è permesso baciarti quando voglio?"
L'argentato rilasciò una risata carina, colpendo leggermente la spalla della sua anima gemella, prima di circondare le sue braccia attorno a lui e stringerlo forte.
Jeongguk ridacchiò, abbracciandolo, non così forte come aveva fatto il minore.
"Sai cosa? Mi manca Mina", disse il giovane all'improvviso. "Mi manca l'odore di cibo per la casa non appena mi sveglio. E i suoi cupcakes."
La sua anima gemella rise. "Sciocco. Tornerà presto. Lasciale passare un po' di tempo con Jae, era quello che volevi, giusto?"
Taehyung mugolò. "Sì, era quello che volevo. Ma questo non mi fermerà dal sentire nostalgia per il suo cibo."
Ottenne un'altra risata come risposta, il che lo fece imbronciare leggermente e sedere sul grande letto. "Prepariamoci."
"Per cosa?"
"Non lo so. Prepariamoci e basta."
Jeongguk alzò un sopracciglio. "Stai bene? Nessuno si alzerebbe dal letto e si preparerebbe per fare niente."
"Io sì, alza il culo e vai a farti una doccia!"
"Vuoi che mi faccia una doccia? Non abbiamo niente da fare oggi e vuoi che mi lavi? Sei stato posseduto da qualche strano demone o-"
"Ggukie. Non mettermi alla prova", lo minacciò Taehyung, aveva già messo le mani sopra la coperta, mandando al suo ragazzo uno sguardo per mostrargli che non avrebbe esitato nel tirargliela via e lasciare che il freddo investisse Jeongguk.
"Non ti permettere, piccolo", disse Jeongguk, assottigliando gli occhi, mentre guardava ogni sua mossa.
"Allora vai a farti una doccia."
"Non voglio."
Taehyung grugnì, gettandosi sul ragazzo dal rango blu e togliendogli l'aria per un breve periodo di tempo. "Perché sei così complicato?", si lamentò e premette la testa nell'incavo del collo della sua anima gemella, la quale ghignò e circondò le sue braccia attorno a lui.
"Penso che sia tu quello complicato."
Un sussulto lasciò il minore e scattò con la testa verso l'alto, guardando l'altro con occhi traditi. "Non lo sono."
Jeongguk scrollò le spalle. "Hm... convincimi allora."
"Come dovrei convincerti che non sono complicato? Tu-"
Il corvino ridacchiò e scosse la testa, prima di tirare il minore più vicino e catturare di nuovo le sue labbra in un bacio appassionato, cercando di non pensare molto al sogno della sua anima gemella.
Non è stato solo un sogno.
Era un avvertimento.
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cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓
Фанфик𝓐𝓤 | dove Kim Taehyung è ossessionato dallo spazio e dai suoi pianeti. E se incontrasse un uomo ferito, che non sembra essere della Terra? questa è solo una traduzione! i crediti della storia originale appartengono a ➛ @JJKMONO che mi ha gentilme...