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– PARTE SETTANTUNO.
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"Sono di nuovo un noioso umano", mormorò Taehyung a se stesso, mentre guardava il suo riflesso nello specchio

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"Sono di nuovo un noioso umano", mormorò Taehyung a se stesso, mentre guardava il suo riflesso nello specchio. Jeongguk sospirò un po', appoggiandosi dietro il suo corpo e facendo incontrare i loro sguardi.

"E quindi?", chiese, mettendo le mani sui fianchi del ragazzo; il suo petto toccava la schiena di Taehyung.

"Io...", si fermò. "Mi sento così vuoto. E non mi piace", disse il minore, facendo mugolare Jeongguk.

"Sei ancora tanto perfetto come lo eri prima, piccolo. Con o senza i tuoi poteri, sarai sempre perfetto per me. Niente potrà mai cambiarlo."

Taehyung sorrise leggermente. "Lo dici solo perché mi vuoi consolare."

Il maggiore lo voltò velocemente nella sua presa, premendo il suo corpo contro la superficie dello specchio. "Lo credi davvero?", chiese con voce calma e Taehyung si accigliò leggermente e lasciò che il suo sguardo vagasse sulla figura slanciata dell'altro - fermandosi fino alla corona che poggiava sulla sua testa.

Si morse il labbro e annuì.

Jeongguk rimase in silenzio. "Be', ti sbagli, piccolo", sussurrò contro le sue labbra.

"Non sono perfetto", replicò Taehyung, mantenendo il contatto visivo con la sua anima gemella, la quale inclinò leggermente la testa da un lato. "Sono un umano. Sono debole. Non potrò più combattere in una guerra", disse. "E anche i miei capelli grigi sono andati. Sono lontano dall'essere perfetto."

"Hai finito?", chiese l'altro, alzando un sopracciglio. "Perché non mi piace quando ti sottovaluti così."

Taehyung rilasciò una breve risata e mugolò. "Credo di sì", rispose, facendo viaggiare le mani dalle braccia del maggiore fino alle sue spalle. "E dovresti accettare che sei tu ad avere torto", continuò.

Jeongguk sbuffò leggermente, la sua figura slanciata troneggiava leggermente su quella di Taehyung. "Non dovresti mentire, piccolo. Mi fa incazzare", sussurrò, appoggiandosi maggiormente contro di lui. "E non è quello che vorresti, non è così?"

Un leggero rossore si propagò sulle guance del minore alle sue parole e guardò in basso, fino a quando sentì le dita del suo ragazzo che gli sollevavano il volto dal mento.

"Fai il timido, mh?", sorrise Jeongguk, i suoi capelli corvini ricadevano disordinatamente sui suoi occhi azzurri, la corona sostava sulla testa.

"Non è vero", protestò Taehyung, ma arrossì ancora quando la sua anima gemella si morse brevemente il labbro, appoggiando la mano sulla sua vita e avvicinandosi a lui.

Circondò lentamente le braccia attorno il collo di Jeongguk, premendosi maggiormente contro di lui, mentre alzò lo sguardo per guardarlo. "Stai mentendo di nuovo, piccolo", il maggiore rivelò con voce bassa.

cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora